San Marino. Cittadini sammarinese propongono un esposto contro l’orefice. Denunciati i reati di riciclaggio e di vilipendio alla Repubblica. Tra i primi firmatari cittadini comuni. C’è anche una mail per aderire se si vuole

oreficeEcco uno stralcio dell’esposto che singoli cittadini sammarinesi vogliono presentare in Tribunale nei prossimi giorni.

”Quanto avvenuto, come evidente, lede in primo luogo il buon nome ed il buon operato di tutti i cittadini onesti che vivono e lavorano, pur tra le mille difficoltà dell’ultimo periodo, nella Repubblica di San Marino, descritta come una sorta di capitale “del nero”. 

Quanto affermato – e confessato! – dai due imprenditori operanti nel settore dei preziosi disegna, infatti, un vero e proprio meccanismo costituito da sotterfugi più vari e furberie da retrobottega per eludere i controlli della Guardia di Finanza e delle magistratura italiana favorendo l’evasione fiscale e, quanto par di comprendere, attività di riciclaggio che pare siano state poste massicciamente in essere a San Marino negli ultimi danni attraverso il settore della compravendita dei preziosi.

Ebbene, gli errori e le scorrettezze di pochi non possono infangare e rovinare il buon nome e la reputazione di un’intera comunità che vive e lavora rispettando le regole e le leggi!

I molti cittadini onesti della Repubblica di San Marino ed i molti imprenditori che su questo territorio operano non ci stanno ad essere associati a evidenti condotte di sostitutuzione di denari dalla dubbia provenienza che, stando al servizio ed alle dichiarazioni dei due imprenditori, finiscono per apparire come l’unica attività posta in essere nella più antica Repubblica del mondo.

Ed invero, tale condotta integra, pertanto ed anzitutto, visto che ha consentito di manifestare all’esterno un’immagine “malata” e “deviata” dell’economia sammarinese il misfatto previsto e punito dall’art. 333 c.p. (attività del sammarinese all’estero contro il buon nome della Repubblica).

Le dichiarazioni rese dai due soggetti registrati a loro insaputa, infatti, hanno delineato una realtà che non risponde affatto al vero! Dal momento che, pertanto, poche “mele marce” non possono rovinare la reputazione di tutti gli altri cittadini sammarinesi e della Repubblica si ritiene che le condotte poste in essere integrino, altresì, il misfatto previsto e punito dall’art. 338 del codice penale il quale sanziona il vilipendio della Repubblica e dei suoi emblemi.

Si ritiene, infine, che nei meccanismi di “sostituzione” di denaro – nelle conversazioni si parla eufemisticamente di “investimenti” ma la realtà pare assai diversa (diversamente i controlli della Guardia di Finanza non parrebbero un problema!) – possano nascondersi attività di riciclaggio sanzionato, come noto, ai sensi dell’art. 199-bis del codice penale sammarinese.

Si chiede, pertanto, che l’A.G. sammarinese, previo accertamento dell’identità dei due imprenditori apparsi, con volto oscurato, durante la trasmissione “TV7” del 06.11.2015 su Rai 1, Voglia procedere ai doverosi accertamenti con riferimento alle movimentazioni di denaro e preziosi ammesse e confessate dai due soggetti per verificarne la liceità dal momento che le complesse modalità descritte per occultare la reale provenienza dei preziosi e per ingannare le autorità italiane parrebbero profilare tratti assolutamente illeciti delle operazioni descritte.

I due imprenditori parrebbero, infine, sia dalle loro parole sia dal tenore complessivo del servizio, essere tuttora in attività nella Repubblica di San Marino e siano ben disponibili a fornire consulenze a clienti desiderosi di realizzare i loro strani “investimenti”. 

Si ritiene, pertanto, doveroso suggerire all’Autorità Giudiziaria procedente, anche al fine di evitare il perpetrarsi di possibili condotte di riciclaggio e dell’offesa al buon nome della Repubblica e di tutti i cittadini onesti di San Marino – perpetrazione evitabile solo attraverso gesti di ripristino della legalità – di disporre nei confronti di questi idonee misure cautelari tali da impedire che simili condotte siano poste in essere in futuro.  (…)

Questo l’esposto che dei cittadini presenteranno nei prossimi giorni. Qualora si volesse aderire e firmare l’esposto si prega di inviare una mail a gp2@giornale.sm