San Marino. Civico 10: “I disoccupati non possono aspettare il governo”

Una proposta ritenuta necessaria anche dalla maggioranza, ma non passata in quanto avanzata dall’opposizione. All’indomani della bocciatura in commissione Finanze del progetto di legge di iniziativa popolare per un salario di cittadinanza, Civico 10, forte sostenitore dell’iniziativa, racconta alla stampa come sono andate le cose.

“Siamo rimasti basiti dall’atteggiamento del governo, noi eravamo disponibili a delle modifiche”, attacca Matteo Ciacci, coordinatore dei Civici e primo firmatario della normativa. Anche perché il sostegno economico a chi è senza ammortizzatori sociali, spiega, è quanto mai necessario, con 900 persone che li hanno finiti, di cui il 70% giovani. Invece “non c’è stata nessuna discussione con la maggioranza”. Dunque, rimarca Ciacci, “dal governo c’è una volontà fittizia di confronto”, dato che “sui progetti della minoranza non si può lavorare”.E il rammarico aumenta perchè “si perde tempo, mentre i disoccupati non possono aspettare i comodi del governo”.Infatti, stigmatizza il consigliere Luca Santolini, “la pro- posta del salario di cittadinanza ha fatto per 11 mesi la muffa nei cassetti del presidente della commissione”.

Mercoledì poi la maggioranza ha proposto un odg, ritenuto da C10 “inaccettabile e tardivo”, a conferma che “a parole molti concordano sull’iniziativa”. D’altronde, ricorda il capogruppo Andrea Zafferani, già nel Bilancio 2013 c’era “l’impegno per un fondo di solidarietà su cui non si è mai proceduto”.

Così, Marzullo docet, la domanda nasce spontanea nei Civici: “Perchè il governo non ha voluto fare degli emendamenti alla legge per approvarla?”. Altrettanto spontanea la risposta: “Perché non si può fare passare una proposta della minoranza”.

La maggioranza, conclude Zafferani, “ha mille contraddizioni e non cerca il confronto. È un problema più metodologico che politico. Ma certi rituali vanno superati”. C10 non ha comunque intenzione di arrendersi e sta già valutando strade alternative per dare un sostegno economico a chi vede scaduti gli ammortizzatori sociali.

La Tribuna