Civico10, RETE e Sinistra Unita ringraziano i 14.158 cittadini che domenica scorsa si sono recati alle urne e i tantissimi che hanno espresso in maniera chiara e inequivocabile il proprio SI’ ai due quesiti referendari.
Una vittoria schiacciante della democrazia diretta, della volontà popolare, della cittadinanza che ha decretato con la sua imponente e ferma condivisione la saggezza delle motivazioni del Comitato Promotore.
Grazie ai cittadini che hanno votato SI ora la legge sulla libera professione dei medici e del personale sanitario ISS e il decreto FONDISS saranno abrogati, scongiurando i rischi che più volte abbiamo esposto in campagna referendaria: la deriva privatistica dell’ISS a danno della qualità e della gratuità delle prestazioni sanitarie pubbliche, la disuguaglianza fra dipendenti dello Stato, l’incertezza dei controlli mirati al rispetto delle regole, l’ingestibile complessità organizzativa a fronte di introiti non certi e, per quanto concerne FONDISS, la caduta delle garanzie e della sicurezza dei fondi del secondo pilastro previdenziale, denaro dei lavoratori sammarinesi a tutela del loro futuro.
Noi puntiamo a una sanità dove l’assistito venga messo al centro e dove la certezza delle regole sia il baluardo dei prossimi provvedimenti che necessariamente dovremo andare a redigere: un regolamento attuativo chiaro che dia applicazione alle norme contenute nel Decreto del 1991 e che offra garanzie a tutti i pazienti, senza le odiose distinzioni fra pazienti e clienti generate dalla legge abrogata.
I sammarinesi hanno voluto tutelare il nostro efficiente, universalistico e gratuito sistema sanitario pubblico, fiore all’occhiello del nostro stato sociale.
Su FONDISS invece la maggioranza al potere, con un altro colpo di mano dopo quello del 2005, ha tentato di privatizzare la gestione del secondo pilastro pensionistico. Dietro ci sono enormi interessi economici, poteri forti che si muovono per il “possesso” di quei soldi.
E’ la seconda volta che i cittadini gli fanno capire che non è aria.
I cittadini hanno chiaramente sconfessato la politica del Governo, che si è esposto pubblicamente e ha politicizzato in maniera evidente questi due referendum con la costituzione dei comitati contrari. In particolar modo i cittadini hanno sconfessato la politica del Segretario Mussoni, reo di non aver mai ascoltato le istanze dei promotori e prima, nel Consiglio Grande e Generale, di noi forze di opposizione che poi abbiamo sostenuto i Comitati.
Ora chiediamo che il Governo prenda atto di questo risultato netto e proponiamo alla maggioranza che nella prossima seduta del Consiglio venga inserito all’ordine del giorno un comma dedicato alle valutazioni politiche emerse dall’esito referendario.
Ma soprattutto riteniamo indifferibili e urgenti una presa di coscienza e un atto di correttezza democratica da parte del Segretario alla Sanità che, dopo una sconfitta di queste dimensioni da lui stesso riconosciuta, deve dimettersi senza indugio.
Abbiamo lanciato il cuore oltre all’ostacolo e insieme ai cittadini abbiamo vinto questi referendum nonostante tutto l’establishment della maggioranza e dei sindacati avesse appoggiato il NO.
Il vento soffia in un’altra direzione, il clima sta finalmente cambiando. I cittadini ne sono sempre più consapevoli e noi stiamo con loro.
Civico10, RETE e Sinistra Unita