San Marino. Clamoroso: il passaggio di Asset in Cassa slitterà ancora e solo alcuni dipendenti di Asset verranno eventualmente assunti: quali? E con quali criteri?

Riunione questa mattina alla Csu alla presenza della Rsa di Carisp. Da fonti sindacali possiamo anticipare che cosa è emerso. Venerdì scorso c’è stato un incontro fra Anis, Presidente del CdA Carisp e associazioni sindacali (Csu e Usl). A quanto emerge sarebbe stato rimesso in discussione il passaggio di tutti i dipendenti a tre mesi. Non solo: a quanto pare il trasferimento dei conti è slittato ai primi dieci giorni di novembre e contestualmente dovrebbero passare solo la metà, forse meno, dei dipendenti. La restante metà passerà solo in base al comportamento dei correntisti Asset perché è prevista una forte emorragia di liquidità. In realtà c’è chi sostiene che si voglia dare la “colpa” proprio ai correntisti di Asset – che non vedono i soldi da mesi – quando invece starebbe incidendo sul possibile passaggio di Asset in Cassa altri fattori. Senza contare che la situazione è in continua evoluzione anche alla luce delle recenti iniziative di tribunali (ci dicono non solo sammarinesi). L’emorragia inoltre riguarda tutto il sistema bancario sammarinese: in tanti infatti non si fidano più delle banche del Monte proprio alla luce della gestione del comparto da parte di Banca Centrale e del governo che la ha sempre appoggiata. E mentre l’Italia brinda alla nostra salute, la domanda che tutti si pongono resta ancora senza risposta: quando verranno sbloccati in conti di Asset? I correntisti dal canto loro hanno già deciso le mosse da intraprendere e ne parleranno domani sera, ore 21, sala ex international di Borgo Maggiore, alla presenza dei legali individuati per intraprendere tutte le iniziative legali del caso, ovvero l’avvocato Stolfi del foro di San Marino e l’avvocato Pagliai del foro di Firenze. Mercoledì invece ore 20 a Palazzo Pubblico manifestazione contro il governo.