L’estate rovente della politica sammarinese non accenna a finire. Anzi, più passano i giorni e le settimane e più i toni si fanno aspri e la campagna elettorale entra nel vivo. Questo anche se ancora il quadro delle coalizioni non è affatto delineato. In questo senso si susseguono con frenesia gli incontri più o meno ufficiali tra partiti e movimenti.
Ieri ad esempio si sono visti rappresentanti di Civico10, Rete e Movimento democratico. I primi vorrebbero che i “colleghi” si unissero nel progetto con Ssd e Repubblica futura in ottica anti Dc, i secondi invece sono pronti a correre con Ciacci e compagni ma non con i partiti tradizionali. Le bocche restano cucite sugli esiti della riunione ma le due posizioni sembrano molto distanti, forse troppo per trovare una sintesi. Oggi invece si vedranno Noi sammarinesi e Partito socialista. Il movimento di Maria Luisa Berti ha chiesto il confronto per sondare le convergenze in vista della decisione di campo. Nei primi giorni della settimana è previsto poi una riunionedella Direzione del Psd. Ufficialmente si dibatteranno le dimissioni del segretario Marina Lazzarini ma con tutta probabilità si finirà a discutere ancora una volta della linea politica. Alla Tv di Stato il segretario Morganti ha addirittura ventilato l’ipotesi di una nuova votazione sulla linea da seguire, con l’intento così di ribaltare la decisione di andare con la Dc presa a maggioranza solo una settimana fa.
L’area così detta Democratica – che molto democratica non sembra visto che vorrebbe ribaltare quanto votato a maggioranza nel partito – non si vuole arrendere alla sconfitta numerica e anche venerdì nella riunione di segreteria e gruppo consigliare sono volati gli stracci con urla, pugni sui tavoli e toni da rissa stradale.
In mezzo a tutto ciò proseguono i passi istituzionali in vista delle elezioni anticipate. Domani mattina si riunirà l’Ufficio di Presidenza. All’ordine del giorno c’è la scelta
degli argomenti da inserire nel Consiglio di settembre e la composizione del Decreto reggenziale di scioglimento dell’Aula dopo le dimissioni mercoledì di più di 30 consiglieri.
Di sicuro nell’odg ci saranno le istanze d’Arengo sull’aborto e l’elezione dei nuovi Capitani Reggenti. La coppia sarà formata da un consigliere Dc e uno Psd.
In Via Rovellino il candidato da tempo è Marino Riccardi anche se i tumulti dell’ultimo periodo potrebbero portare a sorprese nella votazione finale.
In Via delle Scalette invece la partita è ancora aperta. In lizza ci sono Mariella Mularoni, che però in qualità di consigliere “sostituto” rischia di abbandonare il Palazzo nel prossimo Consiglio, Fabio Berardi, che finirebbe nel migliore dei modi la sua lunga carriera politica, e Stefano Canti.
La Tribuna