Lettera inviata nella mattinata del 23 settembre al Direttore di RTV, al Presidente e per conoscenza al Segretario di Stato Pedini Amati.
San Marino, 23 settembre 2025
Alla c.a.
Dott. Roberto Sergio
Direttore Generale di San Marino RTV
Prof. Pasquale Valentini
Presidente di San Marino RTV
E p.c.
Segr. Federico Pedini Amati
Segreteria di Stato per il Turismo Repubblica di San Marino
=LORO SEDI=
Oggetto: Contestazione partecipazione di San Marino all’Eurovision in caso di presenza di Israele
Egregi,
come Collettivo San Marino per la Palestina e Collettivo San Marino United Artists raccogliamo lo sdegno emerso dopo la comunicazione che San Marino parteciperà in ogni caso al prossimo Eurovision Song Contest.
Esprimiamo, anche a nome dei tanti cittadini che ci hanno scritto e che pubblicamente hanno preso posizione, la nostra profonda contrarietà alla decisione di San Marino RTV di confermare la partecipazione della Repubblica di San Marino all’Eurovision Song Contest 2026 anche in caso di presenza di Israele.
Siamo ben consapevoli che la musica ha da sempre una funzione di unione tra i popoli e di superamento dei confini. Tuttavia, non si può restare indifferenti di fronte al genocidio in corso del popolo palestinese. Tanto più che, in occasione dell’invasione russa dell’Ucraina, la Russia fu esclusa dal Contest: un precedente che rende oggi ancor più evidente l’incoerenza dell’European Broadcasting Union e la responsabilità di ciascun Paese partecipante.
Sappiamo che, a quel tempo, San Marino non prese una posizione netta sulla vicenda. Tuttavia, oggi ci troviamo davanti ad un crimine inaudito: Israele sta commettendo un genocidio.
La nostra TV di Stato, scegliendo di ignorare il massacro di civili inermi che sta avvenendo a poche migliaia di chilometri da noi e trasmessa in live streaming da due anni su ogni mezzo di comunicazione, vanifica l’impegno civile che in Repubblica si manifesta costantemente nei confronti del popolo palestinese, e gli sforzi diplomatici e politici del nostro Governo volti al riconoscimento della Palestina e alla fine del genocidio, creando inevitabilmente un forte scollamento tra il servizio pubblico e la comunità che esso dovrebbe rappresentare.
Avremmo sperato che San Marino si unisse ai Paesi che hanno già assunto una posizione di rifiuto — Spagna, Irlanda, Islanda, Slovenia, Olanda— perché esiste un’incongruenza che non può essere ignorata: non si può sostenere la fratellanza tra i popoli e al tempo stesso accettare la partecipazione a un evento culturale di uno Stato che si rende responsabile dei peggiori crimini contro l’umanità.
Con rammarico ma anche con ferma convinzione, vi chiediamo di riconsiderare questa scelta e di unirvi a quei Paesi che hanno deciso di non legittimare, con la propria presenza, l’impunità di Israele.
Distinti saluti,
Collettivo San Marino per la Palestina
Collettivo San Marino United Artists