Il Collettivo San Marino per la Palestina accoglie con estremo favore il comunicato di Libera con cui chiede al Segretario di Stato per gli Affari Esteri di avviare subito le pratiche di riconoscimento dello Stato di Palestina, di interrompere le relazioni diplomatiche con lo Stato di Israele e di appoggiare tutte le risoluzioni volte all’adozione di sanzioni nei suoi confronti.
Le stesse richieste erano state avanzate dal nostro Collettivo con la lettera inviata alle LL.EE. i Capitani Reggenti, ai Membri del Congresso di Stato e ai Membri del Consiglio Grande e Generale, in data 22 maggio u.s.
Plaudiamo la presa di posizione di Libera, partito che compone l’attuale maggioranza di governo, poiché non solo manda un messaggio chiaro ed univoco, ma va ad unirsi alle voci che dall’opposizione avevano già ravvisato l’urgenza di riconoscere lo Stato di Palestina e di interrompere le relazioni e appoggiare iniziative per fermare Israele.
Il Collettivo coglie l’occasione per ricordare che il progetto che lo stato sionista sta proseguendo senza sosta è quello della creazione di uno Stato di Israele che va “dal Nilo all’Eufrate”, usando le parole di Daniella Weiss leader alla guida dei coloni.
Per farlo, uno dei passaggi che è stato messo in atto in maniera sistematica e determinata è il genocidio del popolo palestinese utilizzando la fame come arma di guerra, armando le milizie di Yasser Abu Shabab per dividere la popolazione e bombardando in maniera sistematica ospedali, giornalisti e popolazione civile.
L’esercito di occupazione sionista si è reso responsabile, proprio nei giorni scorsi, di un vero e proprio atto di bioterrorismo, nascondendo e sbriciolando nei sacchi di farina distribuiti come “aiuti” al popolo palestinese, pastine di Ossicodone (un potente oppiaceo) con l’intento di intossicare i civili, già duramente provati dalla privazione del cibo.
Proprio oggi – 03 luglio 2025- 14 ministri israeliani hanno chiesto a Netanyahu di annettere immediatamente tutti i territori occupati della West Bank. Ricordiamo che le colonie sono illegali, anche per il diritto internazionale.
Le azioni criminali compiute dallo Stato sionista continuano a trovare il beneplacito dei governi del mondo Occidentale che, non solo voltano lo sguardo dall’altra parte, ma che addirittura, in molti casi, guadagnano dal genocidio in corso. A questo proposito è opportuno citare l’ultimo rapporto di Francesca Albanese, Relatrice Speciale ONU sui territori palestinesi occupati, incentrato proprio sugli interessi economici che supportano attivamente il genocidio del popolo palestinese.
Il Collettivo San Marino per la Palestina chiede ancora una volta aiuto e supporto alla popolazione sammarinese e a tutte le forze politiche presenti in Consiglio di continuare con tenacia ad esercitare pressione sul nostro Governo, e in particolare sul Segretario agli Affari Esteri, affinché la nostra Repubblica si sottragga alle logiche colonialiste violente e militarizzanti che stanno prendendo il sopravvento nei rapporti internazionali, attuando azioni concrete a favore del popolo palestinese e in grado di mettere fine all’impunità dello stato sionista.
Il Collettivo vuole ricordare ancora una volta una peculiarità di San Marino, di cui andiamo orgogliosi: San Marino ha la possibilità di dire e fare tanto nelle sedi bilaterali e multilaterali poiché siamo uno Stato sovrano, la cui storia non è una storia di colonialismo ma è caratterizzata dall’ostinata volontà di autodeterminarsi. Non abbiamo interessi politico-coloniali da difendere e questo rende la nostra Repubblica orgogliosamente libera di portare avanti valori democratici e di sostegno all’autodeterminazione dei popoli.
Collettivo San Marino per la Palestina
San Marino, 03/07/2025