San Marino. Collocato il Bond, oggi entrano in Repubblica 340 milioni di euro … di Marco Severini

La dichiarazione del Segretario di Stato Finanze Marco Gatti nella conferenza stampa di ieri: “Arriveranno risorse fresche, entro metà della prossima in parte verranno utilizzate per la riconversione di debito interno, in parte verranno utilizzate per il sostegno dell’economia, della liquidità dello Stato quindi per attuare quelle politiche di rilancio del sistema economico del Paese che è l’unico modo per ripagare il titolo di Stato”. 

A dir la verità l’operazione che si è chiusa ieri con la collocazione di ben 340 milioni di euro attraverso lo strumento finanziario del Bond dovrebbe portare i suoi frutti a breve se non a brevissimo. Infatti gli oltre 180 finanziatori istituzionali e non che hanno acquistato quote del Bond sammarinese hanno già pagato le loro quote e quindi la liquidità probabilmente già da quest’oggi potrebbe essere disponibile sul Titano. Incredibile ma vero.

Dato che si tratta di un debito che dovrà essere restituito al tasso del 3,25% annuo – tasso in linea con gli Stati di pari rating al nostro e in linea con il tasso benchmark del prestito ponte – al termine del periodo di tre anni occorrerà ben vedere e rendere chiaro come e dove verranno utilizzati questi soldi. La speranza è che tutto sia tracciato e reso trasparente per i cittadini che saranno coloro che dovranno pagare gli 11 milioni annuali di interessi, come il capitale iniziale di 340 milioni di euro al termine dei 3 anni.

Qualora vengano usati per la spesa corrente, che ricordiamo ad oggi disperde oltre il 90% delle entrate statali, sarà un vero fallimento della politica e forse tale scelta potrebbe compromettere poi la restituzione del capitale concesso. E’ opportuno che questo denaro venga speso in infrastrutture utili per la popolazione e che possano portare quel reddito necessario a far si che il prestito possa essere onorato e che la spesa corrente sia drasticamente ridotta attuando tutti quei dispositivi virtuosi che facciano in modo di contenerla. Occorrerà vedere e censire tutte le sacche di spreco che tutto esistono nella pubblica amministrazione e fare in modo di definirle una volte per tutte.

Pertanto è opportuno che la politica si doti di strumenti di controllo e faccia si che questi investimenti siano tracciati in maniera piu’ che trasparente. Tutto obbligatoriamente dovrà essere chiaro e consultabile da tutti i cittadini. Quando si riversa sulle casse statali una ricchezza così cospicua c’è sempre il pericolo corruzione dietro l’angolo; abbiamo anche recentemente visto quanto il pericolo possa essere molto concreto.

Occorre, quindi, che tutti vigilino e denuncino qualsiasi operazione torbida e poco trasparente. Dovrà essere un imperativo per tutti i cittadini, nessuno escluso. Di certo GiornaleSM, come al solito, non si tirerà indietro nel denunciare qualsiasi abuso.

 

Marco Severini – direttore del Giornalesm