San Marino. Colpo di scena al Processo MAZZOCCHI. Claudio Raschi ritratta nuovamente: ”Ho visto passare qualcosa di scuro tra Mazzocchi e Podeschi”. Leggi in esclusivo tutta la testimonianza!

tribunaleQuest’oggi in tribunale si sta celebrando la seconda udienza del Processo Mazzocchi, procedimento n.482.2014, ed è un’udienza importante in quanto precedentemente il testimone chiave del procedimento aveva ritrattato le dichiarazioni rese nel corso della fase inquirente.

Claudio Raschi aveva, in definitiva non confermato le dichiarazioni che aveva rilasciato alla Polizia giudiziaria il giorno 8 Agosto 2015 provocando un vero e proprio terremoto nell’economia del processo, vista l’importanza delle persone coinvolte.

Oggi ancora un colpo di scena: Claudio Raschi ritratta di nuovo, e questa volta le dichiarazioni rilasciate nel corso dell’ultima udienza. Questa volta dice che ha visto Mazzocchi e Podeschi passarsi qualcosa.

Ma andiamo a leggere quanto ha dichiarato nel corso dell’udienza di oggi Claudio Raschi. Ecco che cosa è successo:

Inizia a parlare il giudice Felici dicendo che in data 6.3.2015 è pervenuta nota del testimone Maria Rita Morganti.
Le parti concordemente sono d’accordo per revocare la testimonianza della Dott.ssa Morganti in quanto la sua dichiarazione è soddisfacente.
Il testimone Claudio Raschi ha richiesto di essere nuovamente ascoltato per produrre una nuova testimonianza.
Viene letto dal giudice l’articolo del codice penale dove si parla di falsa testimonianza e di come non venga condannato o imputato chi ritratta la falsa testimonianza prima della sentenza e dica la verità.
Il giudice Felici legge quanto dichiarato dal Raschi nella scorsa udienza: ”il giudice mi mostra le immagini e dico che non ho visto passare qualcosa tra Podeschi e Mazzocchi. Sto dichiarando qualcosa di diverso da quanto dichiarato in fase istruttoria perché nell’interrogatorio della Polizia Civile avevo timore di ritornare dentro in carcere dato che ero appena uscito”
Claudio Raschi: ‘‘Ho visto passare qualcosa di scuro tra Podeschi e Mazzocchi. La testimonianza giusta è quella data nella fase istruttoria. L’oggetto scuro veniva passato tra Podeschi e Mazzocchi. Ho visto che Mazzocchi lo dava a Podeschi e dopo un’ora e mezza ripassarlo a Mazzocchi. Io e Podeschi eravamo oltre la grata e Mazzocchi sul pianerottolo. Ho visto il movimento della mano che passava l’oggetto, ma non posso dire che fosse una radio. Dopo mi sono sdraiato sul letto ed ho sentito delle voci, ma non so se si trattasse di Podeschi o dei ragazzi di fuori. Non so se si trattasse di un rasoio elettrico o di una radiolina. Podeschi non mi ha mai detto che disponeva di una radio trasmittente. Non ho avuto l’impressione che si volesse nascondere l’oggetto dalle telecamere. Ho solo visto un movimento normale. 
Ho sentito parlare, dal refettorio dove mangiavamo, il Podeschi con la Baruca. Ho visto una volta che Podeschi parlava da questa grata che da sul cortile chiedendo ad una persona come stesse. E’ stato un dialogo molto veloce, e non ho visto chi era l’altro interlocutore ma penso fosse la Baruca. La grata del refettorio non consente di vedere il cortile dell’ora d’aria ma solo in lontananza, pur affacciandosi sulla stessa. 
Io ero, in quell’occasione, nella mia cella con la porta aperta e quindi ho udito solo Podeschi e non le risposte dell’interlocutore. Podeschi mi disse che aveva parlato con la Baruca, la quale le aveva detto che stava bene.
Nell’intervallo tra l’acquisizione dell’oggetto e la sua restituzione non ho sentito Podeschi farsi la barba.
Altre volte ho sentito il rumore del rasoio, ma non in quel frangente. Ma solo la mattina.
Podeschi mi diceva che si faceva la barba con il rasoio elettrico.
L’8 Agosto dice alla Polizia che aveva visto tutto, nella scorsa udienza ha ritrattato, poi ora conferma la prima versione. L’ho fatto, di non dire la verità, per un dovere nei confronti di Mazzocchi.
Nessuno mi ha chiesto mai di dire falsa testimonianza. Sono andato dal mio avvocato che mi ha detto di dire la verità, così sono ritornato. Ne i colleghi di Mazzocchi, ne l’educatore giudiziario mi hanno mai avvicinato per rendere una testimonianza in un senso o in un altro.
Non ho mai detto a nessuno di aver visto che si passassero qualcosa. Con la Morganti non ho mai detto niente.”
Parte civile: ”C’era un filo attaccato all’oggetto passato”
Raschi: ”Non ho visto nessuno filo. E non abbiamo parlato dell’oggetto passato. Non c’è stata nessuna affermazione inerente il passaggio. Si rideva e si scherzava. Non ho mai udito Podeschi e Mazzocchi parlare di radioline”.
Parte Civile: ”Era solo Mazzocchi che era così confidenziale?”
Raschi: ”Non era solo Mazzocchi ma anche gli altri, anche se gli altri stavano sulle proprie. Mazzocchi era più espansivo, non solo con Podeschi ma anche con me e con tutti.”
Avv. Selva: ”Che ore erano quando ha visto passare questo oggetto di colore scuro?”
Raschi: ”Di sera, attorno alle 20,30”.
Avv. Selva: ”Come mai non ha chiesto a Podeschi che cosa aveva ricevuto da Mazzocchi?”
Raschi: ”Lui non mi ha detto nulla, ne io l’ho mai chiesto. Avevo un buon rapporto con Podeschi e ci davamo del tu.”
Avv. Selva: ”Questo oggetto poteva essere un alimentatore con un filo arrotolato”
Raschi: ”Ho visto della plastica scura, ne dei tasti e ne un’antenna”
Avv. Selva: ”Che cosa si ricorda di quella sera?”
Raschi: ”Io e Podeschi abbiamo visto una partita di calcio per 10-15 minuti. Poi sono andato in cella perché mi faceva male la schiena stare seduto. Non l’ho visto parlare con la radio. Non ho fatto caso più all’oggetto, non so dove lo ha riposto Podeschi.”
Avv.Selva: ”Quando stavate guardando la partita avete fatto dei commenti sulla vostra condizione”
Raschi: ”Si Podeschi mi disse che si sentiva innocente, e non solo quella sera davanti alla tv. Era una partita di serie B”
Avv. Selva: ”Lei ha riferito che un giorno ha sentito Podeschi che parlasse con qualcuno di fuori. Si ricorda di che giorno si trattasse?
Raschi: ”Si trattava circa dell’ultima settimana di giugno verso l’ora di cena”
Avv. Selva: ”Lei ha dichiarato che si stupiva che i gendarmi non intervenissero durante il colloquio con Baruca. Era Mazzocchi a non far niente o in generale?
Raschi: ”Non mi riferivo specificamente a Mazzocchi”
Avv. Selva: ”Dopo la partita lei si coricato in cella. Quanto è stato nella cella?”
Raschi: ”Fino alla mattina. Podeschi venne a vedere se stessi meglio, poi è ritornato nella sala refettorio a continuare a vedere la partita”.
Avv. Selva: ”Nel suo interrogatorio della polizia dell’8 di Agosto lei riferisce che era al corrente che ci fosse un accordo tra Podeschi e Mazzocchi nel ricevere queste ricetrasmittenti. Lei ha dichiarato che erano d’accordo. Da cosa lo desume?
Raschi: ”Non ho mai sentito parlare di radio ne prima ne dopo. Podeschi non mi ha mai detto che avesse una radio. Lo stesso Mazzocchi. E non posso dire pertanto se fossero d’accordo a tale scambio”.
Avv. Selva: ”Si ricorda il momento della riconsegna dell’oggetto?”
Raschi: ”Non c’ero quando l’ho riconsegnato”
Procuratore del Fisco: ”Era l’ultima sera in cui lei rimaneva in carcere?”
Raschi: ”Non era l’ultima sera, e sapevo che dovevo uscire a breve.”
Procuratore del Fisco: ”Questo oggetto è un’oggetto scuro, ed era un’oggetto che stava in una mano. Lo l’ha visto che Podeschi lo ha ridato a Mazzocchi?”
Raschi: ”Non ho visto Podeschi restituire l’oggetto a Mazzocchi ma solo Podeschi andare verso la grata. Io mi andavo a lavare i denti ed alla grata c’era Mazzocchi.”
Seguono altre testimonianze che pubblicheremo nel prosieguo