San Marino. ”Come siamo ridotti…” … di Augusto Casali: ”spendere un milione di euro per la motogp e chiedere soldi ai sammarinese è irrazionale!”

Riceviamo e pubblichiamo

Che il settore del turismo sia in grande crisi è cosa di cui già abbiamo detto ed è arcinota a tutti. Quello che invece sorprende è il tentativo da parte della Segreteria di Stato competente (si fa per dire)  di negare l’evidenza dei fatti e di tentare di nascondere sotto il tappeto una realtà disastrosa.

E allora vai con l’enfatizzazione una volta dei dati positivi di un giorno di maltempo sulla Riviera o di un ponte in Italia,  che  ovviamente portano a San Marino un po’ più di visitatori per l’occasione, ma poi è silenzio sulla “magra” di presenze degli altri giorni e, come dice l’antico adagio, una rondine non fa primavera; vai l’altra con l’inno a qualche sparuto gruppo di asiatici che spunta magari dalla nebbia per le vie di San Marino, spacciato da grande successo sinergico dell’internazionalizzazione del nostro turismo; e ancora vai con l’elogio sperticato del Piano Strategico per il Turismo venuto da Faenza e pagato con 139.000 Euro nostri, che non fa altro che ripetere cose trite e ritrite, già dette e ridette e forse anche un po’ scopiazzate da altri studi fatti in precedenza.

Ora però si sono superati quando esprimono la più grande soddisfazione per come è andato il Gran Premio di Motociclismo di Misano,  infatti pare abbiano scoperto che si tratta di un evento di rilievo internazionale che porta il nome di San Marino in tutto il mondo. Certo e il merito va a coloro i quali hanno avuto l’intuizione giusta tanti anni fa. Si tratta di un veicolo di trasmissione dell’immagine di San Marino, così come lo era il Gran Premio di Formula Uno di automobilismo e così è ogni volta che il Giro d’Italia di ciclismo passa o arriva sulle nostre strade. Non c’era certo bisogno che si scomodassero da Faenza per farci sapere questo. Lo avevamo capito da soli.

Il problema è un altro: purtroppo i tempi delle vacche grasse sono finiti, ora è il tempo delle vacche magre che, tra l’altro,  stanno diventando sempre più magre e quando in una famiglia mancano le risorse economiche è necessario eliminare il superfluo per concentrare le forze su ciò che è indispensabile.

Spendere Un Milione di Euro per il nuovo contratto per la Moto GP, quando ai sammarinesi si chiedono soldi per la patrimoniale, gli si vogliono ridurre gli stipendi e gli si vogliono  toccare le pensioni, è irrazionale.

E allora è inutile arrampicarsi sugli specchi per fare sembrare ciò che non è. E’ inutile diramare i dati delle conversazioni on-line che hanno fatto riferimento alla Moto GP su Twitter, Istagram e Youtube. Con le conversazioni non si riempiono i negozi di San Marino. Ed è risaputo che da Misano i turisti che arrivano a San Marino sono una percentuale irrisoria. D’altronde è logico, se la Moto GP si corre a Misano un appassionato di motociclismo perché dovrebbe venire a San Marino? Va a Misano, è ovvio!

Oggi, purtroppo, a mio avviso, non ci possiamo più permettere questi lussi e le risorse di cui disponiamo dovrebbero essere utilizzate per un progetto concreto di recupero, almeno in parte, di quel 40% di turisti persi in due decenni, lasciando a tempi migliori eventuali manifestazioni che abbiano il supporto televisivo e possano aiutare l’immagine del nostro Paese.

Andate a spasso per le vie del centro storico e fermatevi a parlare con qualche commerciante; sentirete da loro le condizioni in cui versa il settore. Meno turisti, parcellizzazione del comparto a favore di pochi e a danno di molti nel disinteresse di chi dovrebbe vigilare,  negozi che chiudono e che stanno mutilando alcune zone commerciali solo qualche anno fa fiorenti.

Se non si prende atto della reale situazione sarà ben difficile arginare l’emorragia e se il settore del turismo dovesse collassare definitivamente sarebbero davvero dolori per tutti.

In questi giorni si sprecano gli appelli perché cessino le contrapposizione e si trovi unità di intenti nell’interesse del Paese. Credo che siamo tutti pronti a raccogliere questi inviti, ma ciò sarà possibile, a mio avviso, solo sulla base di un progetto serio e trasparente,  che ponga fine alle balle, al gioco delle tre carte e alla “mediocrazia” imperante.

Augusto Casali