San Marino. Cominciamo ad aprire il file “Europa” … di Angela Venturini (sesta ed ultima parte)

Nell’ultima parte di questa nostra mini relazione sui benefici e sugli obblighi che conseguiranno la firma e l’entrata in vigore dell’Accordo di Associazione con la UE, faremo una breve sintesi di altri argomenti, comunque importanti. 

Politiche sociali e salute in relazione alla sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché dell’uguaglianza e della parità tra uomini e donne (Parte IV – Cap I). Le norme riguardano: la lotta a tutte le forme di discriminazione, incluse quelle fondate sul genere; le pari opportunità nei settori dell’impiego e dell’occupazione; la parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro, promuovendo l’emancipazione femminile.

San Marino non ha chiesto alcun adattamento in relazione alla parità di genere. Ha chiesto invece un anno per l’attuazione del sistema di cooperazione amministrativa IMI; da 1 a 5 anni per le tre tipologie di distacchi dei lavoratori (1 anno per il distacco infragruppo, 2 anni per il distacco nell’ambito di una prestazione di servizi, 5 anni per il distacco tramite agenzia interinale). 

L’aggiornamento della normativa sammarinese al diritto Ue su questa materia comporterà per le imprese sammarinesi molteplici investimenti, anche in termini di risorse economiche, tali da rispettare gli standard fissati. Lo Stato, dal canto suo, dovrà rafforzare i sistemi di prevenzione e controllo da parte dell’amministrazione. 

Senza l’attuale burocrazia prevista per i Paesi Terzi, i lavoratori sammarinesi avranno molte più probabilità di lavorare all’estero. 

Riguardo ai contributi previdenziali a fini pensionistici, in ottemperanza alla libera circolazione delle persone, che quindi possono lavorare in tutto il territorio UE, saranno riconosciuti in qualsiasi Paese siano stati versati. In questa maniera dovrebbero risolversi le problematiche attualmente in corso per i frontalieri, siano essi verso San Marino o verso l’Italia, o verso qualsiasi altro Paese. Ma soprattutto, dovrebbero trovare soluzione, senza necessità di ulteriori accordi specifici, le problematiche contrattuali che frenano l’assunzione di medici italiani. 

Protezione dei consumatori (Parte IV – Cap II) Le esigenze di protezione dei consumatori risultano centrali nell’ambito della normativa europea. L’articolo 38 della Carta dei diritti fondamentali UE stabilisce che nelle politiche dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione dei consumatori. Le disposizioni dell’Accordo di Associazione riprendono gli aspetti giuridici di base dei Trattati istitutivi UE, equiparando lo status di San Marino in questo ambito a quello di un Paese membro.

L’ambiente (Parte IV – Cap III).  L’obiettivo è preservare, proteggere e migliorare la qualità dell’ambiente; contribuire alla protezione della salute umana; garantire un utilizzo razionale delle risorse naturali. L’azione delle parti dovrà essere fondata sui principi dell’azione collettiva, della correzione dei danni recati all’ambiente e del principio “chi inquina paga”. In relazione all’Allegato XX, che tratta appunto questi temi, San Marino ha ottenuto i seguenti adattamenti temporali: 2 anni in materia di monitoraggio della qualità delle acque e dell’aria; 5 anni relativamente alla prevenzione dei rischi derivanti da incidenti rilevanti; 5 anni per l’implementazione dell’infrastruttura INSPIRE (Infrastruttura per l’Informazione Territoriale in Europa). 

Riguardo ai titoli di studio rilasciati da San Marino, saranno riconosciuti su tutto il territorio UE. Sarà vero anche il contrario: cioè tutti i titoli di studio ottenuti in Paesi membri o associati, saranno riconosciuti anche sul Titano. Questo faciliterà molto la possibilità di formazione all’estero per i nostri giovani, ma anche la possibilità di reperire all’estero professionalità eventualmente mancanti sul Titano. Ci sono inoltre nell’Accordo, parti importantissime riguardo alla cooperazione sui fronti più disparati: dalla vigilanza bancaria allo scambio di informazioni, dall’antifrode all’antiterrorismo. Sono poi compresi tutti i settori economici e quelli sanitari, dove viene affrontata anche la sezione vaccini, perché non accada più quanto avvenuto con il Covid. 

Una considerazione finale riguarda il famoso “Accordo di amicizia e buon vicinato” del 1939 con l’Italia e tutte le sue successive modificazioni, sulla cui base si è costruita negli ultimi 80 anni l’architettura del rapporto bilaterale. Ma a questo punto, nella nuova dimensione europea della Repubblica, dovrà essere la politica e, ovviamente, una precisa trattativa con l’Italia a stabilire se quell’Accordo dovrà rimanere in vigore ed eventualmente con quali modalità, oppure verrà interamente superato dall’accoglimento dell’acquis.  

C’è una marea di lavoro, dunque, per il nuovo governo sammarinese appena insediato, che può già essere avviato in attesa della firma. 

Angela Venturini