San Marino. Comitato Civico per la Cittadinanza: ”Perché un obbligo di legge viene sospeso?”

Perché il governo ed i partiti sia di maggioranza che di opposizione non vogliono affrontare il tema della cittadinanza, in particolare della naturalizzazione (concedere la cittadinanza sammarinese ai residenti stranieri stabili) in modo serio, responsabile, ponderato ed organico?

Perché il Segretario agli Interni, con l’accordo del governo, sospende l’obbligo della rinuncia della loro seconda o plurima cittadinanza, con la delibera n. 1 del 13 agosto 2025, dopo che questi residenti stranieri sono stati già naturalizzati?

Il Segretario agli Interni non è riuscito a far emettere il decreto reggenziale per spostare i termini della rinuncia delle cittadinanze estere da parte dei già naturalizzati (ci sono i primi 37 e poi tanti altri fino a 400 soggetti), eccoche ci riprova con la delibera del 13 agosto ed ordina all’Ufficiale di Stato civile di disattendere ai propri compiti o doveri d’ufficio. Dice al Dirigente di non inviare la lettera di decadenza dalla cittadinanza sammarinese, perché sarà pronta a breve termine una legge o un decreto successivo.

Disattendere regole costituzionali, l’obbligo ad essere fedeli alle leggi (art. 13 della carta dei Diritti) e l’attività della pubblica amministrazione si conforma a criteri di legalità (art. 14) sono gli indicatori dello stato di emergenza democratica con cui attualmente vediamo governare la nostra Repubblica.

Un governo di tale calibro, quale serietà e quale autorevolezza dimostra all’interno del territorio e sul piano internazionale? Perché il governo può disapplicare le leggi, mentre i cittadini devono invece rispettarle per non incorrere in reati e sanzioni? Che fiducia sociale possiamo avere per dei politici che dichiarano con delibera la tutela giuridica e amministrativa ai cittadini che non hanno avuto il tempo o la volontà di adempire ai loro obblighi?

Perché la produzione di tanta illecità istituzionale e giuridica? I Giudici del Controllo preventivo di legittimità, se ancora sono funzionanti, saranno capaci aporre i limiti a tali violazioni ed omissioni di atti d’ufficio?

IN CHE REPUBBLICA SIAMO?

Il Giudice Guido Guidi nel suo recente saggio: Contributo allo studio delle riforme istituzionali nella Repubblica di San Marino, definisce San Marino tra gli Stati di partiti (Parteienstaat). Egli qualifica i partiti sammarinesi superiori ai meri comitati elettorali, come invece ritroviamo nella Costituzione francese. Il giurista riconosce ai partiti sammarinesi “l’esercizio di funzioni pubbliche e questo ruolo è esercitato anche in seno agli organi istituzionali dello Stato”.

Perché sul tema della cittadinanza e della naturalizzazione i partiti e gli organi istituzionali non svolgono la loro funzione di partito e di maggioranze partitiche con il compito di attuare la politica nazionale e la tutela dell’identità nazionale, ma si trasformano e agiscono come puri comitati elettorali?

IL COMITATO chiede con forza che il dibattito e l’azione legislativa sulla cittadinanza siano ad alto livello e che nel contempo, secondo la tradizione storica e giuridica della nostra Repubblica siano tenuti in considerazione l’equilibrio degli interessi, il confronto e la partecipazione.

La prima conferma l’avremo con la risposta del Consiglio alla nostra istanza d’Arengo.

???????Il Comitato Civico per la Cittadinanza

8 settembre 2025