Riceviamo e pubblichiamo la presente mail ricevuta dalla dott.ssa Ceccoli-Orlandoni in nome e per conto del Comitato Civico sulla Cittadinanza
”Grande è la preoccupazione di molti sammarinesi per gli effetti che deriveranno dalla eventuale eliminazione per legge del divieto attuale sulla doppia cittadinanza da parte dei residenti che chiederanno di diventare sammarinesi per naturalizzazione.
La cittadinanza è il valore e lo status primario e fondamentale per l’appartenenza e la fedeltà al nostro Stato. Nel corso di 1.700 anni San Marino ha conservato l’autonomia e l’indipendenza come Entità Statuale Sovrana, ha ricevuto il riconoscimento della sovranità dal diritto internazionale, ha sancito con la Carta dei Diritti del 1974 e le successive integrazioni, il CONTRATTO SOCIALE che tiene unita la comunità sammarinese attraverso le norme costituzionali e le politiche.
Oggi questo equilibrio lo vogliono rompere, l’attuale governo e l’attuale compagine governativa hanno deciso ed hanno predisposto il progetto di legge che ha come fine “eliminare l’obbligo di rinuncia alla cittadinanza d’origine” per i residenti che chiederanno di diventare sammarinesi per naturalizzazione.
Il Governo sta affrontando questa delicata decisione con troppa leggerezza e con troppa fretta, che non ha precedenti nemmeno per leggi importanti che abbiamo visto impiegare anni prima di essere promulgate.
Manca il dibattito sul tema delicato della cittadinanza, manca la valutazione dell’impatto sui delicati equilibri con la popolazione sammarinese d’origine, manca la valutazione dei conflitti d’interesse, mancano i dati demografici e le loro proiezioni dei diversi status: una sola cittadinanza, doppie cittadinanze, plurime cittadinanze, compresa la cittadinanza europea.
In tale quadro di carenze la maggioranza politica vuole decidere con grande rapidità: ecco la gravità ed il rischio della situazione attuale. Ecco le ragioni della creazione del COMITATO CIVICO per la salvaguardia della identità dello Stato e dell’indipendenza dello stesso. Necessita l’analisi di diritto comparato con gli altri piccoli Stati che pongono il divieto della doppia cittadinanza per naturalizzazione: Andorra, Austria, Leichtenstein, Lussemburgo, Monaco, Paesi Bassi, Singapore e molti altri.
Il Comitato Civico si è rivolto alla Reggenza, ha presentato un esposto ed ha chiedo che venga assunto l’indirizzo politico di rinviare il tema della cittadinanza in seno alla Commissione per le Riforme Istituzionali.
Ulteriori saranno le azioni dello stesso Comitato Civico e nel frattempo si sollecitano i cittadini a prendere consapevolezza dell’importanza di questo problema e a sostenere i principi ed i valori di creare Status Equilibrati di Cittadinanza in seno al modello istituzionale.
San Marino 19 marzo 202
Comitato Civico sulla Cittadinanza”