Dalla Commissione d’Inchiesta su Banca Cis, deposizione di Alberto Buriani – 11 agosto 2020.
PRESIDENTE GIOVAGNOLI: Torno al coinvolgimento dell’ex consigliere CELLI perché, mi perdonerà forse ragiono da politico, ma nel momento in cui si deve in qualche modo cercare di avere un’udienza da Banca Centrale, diciamo, fare ricorso ad un ex Segretario di Stato, a quel punto se non ricordo male anche ex consigliere, peraltro dimessosi dal Consiglio per questioni politiche, con anche un’aura di dubbi anche pubblici, non mi pare sia stata una grande scelta. Le esprimo la mia difficoltà a comprendere come tra tante persone, che potevano fare da tramite in una maniera molto più efficace, abbia potuto pensare di scegliere proprio lui. I rapporti di Celli con il Presidente di Banca Centrale non è che fossero dei migliori in quel momento eppoi la scelta di questa persona poteva portare a delle forti critiche. Forse chiamare un politico per avere a che fare con Banca Centrale, in un momento di grande delicatezza e anche di grande eco mediatica su BCSM, le dico la verità non mi sembra sia stata la scelta più corretta. Le chiedo di nuovo come lo individuò? Anche considerando la sua non particolare conoscenza di Simone Celli dato che lo contattò, come ci ha riferito, solo per avere un parere su una legge, come pare di avere capito. Poi lei ci sta dicendo che la questione fosse molto delicata e segreta con anche indagini internazionali di riciclaggio. Forse Simone Celli non era la persona più indicata per farsi portatore di un messaggio, che invece doveva avere una finalità istituzionale, dato che lui istituzionale non lo era più. Proprio per questo le chiedo se lei, nel parlare con Celli, non citò anche altre circostanze oltre quella della richiesta di contatto da inoltrare alla Tomasetti.
BURIANI: ”Ma è difficile rispondere ad una domanda così articolata, … si chiama domanda suggestiva. Io parlai con chiunque potesse mettermi in contatto con l’avvocato Tomasetti. Quindi la segreteria della banca centrale, la polizia e chiunque potesse avere un contatto telefonico, email o qualunque altra cosa, con l’avvocato Tomasetti. Mi rivolsi altresì al dottor Celli senza affatto comunicargli l’oggetto del colloquio, ma dicendogli soltanto che avevo urgenza di comunicare con l’avvocato Tomasetti. Con il senno di poi feci bene perchè a fronte di tutti quei tentativi l’unico che è andato in porto è stato quello del dottor Celli.”
COMMISSARIO SELVA: Mi scusi Commissario Buriani ma in che modo ebbe questo colloquio con Celli per chiedere questo interessamento? Fu una telefonata, un incontro?
BURIANI: ”NON RICORDO come come avvenne il contatto se tramite messaggio o tramite telefono ma ricordo che successivamente a fronte delle rinnovate difficoltà nell’interloquire con la dottoressa Tomasetti mi rivolsi nuovamente a lui ma NON RICORDO se prima o dopo dato che ebbi difficoltà a contattare anche lui perché aveva cambiato numero di telefono. Come feci? Questo NON LO RICORDO ma comunque lo faccio sempre attraverso i nostri canali cioè sempre attraverso la polizia, come come facciamo noi, poi la polizia lo chiede al bar… cioè non è che avessi bisogno di chissà che cosa, avevo solo bisogno di un numero telefonico.”
COMMISSARIO ZONZINI: Commissario Buriani lei poco fa ha detto di aver coinvolto una serie di soggetti per reperire il contatto telefonico della dottoressa Tomasetti. Vorrei chiederle quali sono questi soggetti? se se lo ricorda. Lei ha anche citato la Polizia, le chiedo se lo ha fatto come esempio astratto o se in concreto. Grazie
BURIANI: ”Quando ho bisogno di qualcuno e non conosco gli estremi di quella persona cerco, ovviamente, attraverso i canali che sono più agevoli per un inquirente quindi attraverso la Polizia. Poi in concreto NON MI RICORDO, so solo che ricercai piu’ volte il contatto e forse avevo anche l’indirizzo email ma … NON NON RICORDO. Per me la modalità come ottenerlo era secondaria rispetto all’urgenza di avere questo contatto.”
PRESIDENTE GIOVAGNOLI: Mi scusi ma tra le persone a cui aveva pensato le venne in mente che magari ci potessero essere delle persone, anche istituzionali, che avevano con la Tomasetti un rapporto istituzionale meno lontano di quello che aveva l’ex consigliere Simone Celli? Per esempio i Segretari di Stato Guidi, Zanotti o Renzi. Forse, rivestendo loro quella carica istituzionale, avrebbero potuto sortire un effetto sicuramente più efficace di quello che avrebbe potuto fare un semplice cittadino, che peraltro con la politica e con Banca Centrale, credo, non andasse particolarmente d’accordo in quel momento.
COMMISSARIO ZONZINI: Vorrei chiederle se la Polizia non era quindi in grado di reperire il contatto telefonico di Catia Tomasetti.
BURIANI: ”IO NON LO SO se fosse piu’ o meno in grado. Io ricercavo questo contatto. Poi io avrei potuto cercarlo in tanti modi, perchè per me non era rilevante, dato che io avevo urgenza di farlo e tra le modalità che ho trovato c’è stata questa, quella di rivolgermi a Celli. Che poi fosse più utile o più opportuno rivolgersi ad un Segretario piuttosto che ad una persona che era stata vicino alla Tomasetti io questo non lo so, può darsi! Però a me francamente chi fosse il messaggero o il latore del mio messaggio era indifferente. Non è perché era a conoscenza del contenuto. Comunque se lo avessi detto ad un Segretario di Stato mi sarebbe stato obiettato e mi avrebbero chiesto perché l’hai voluto far sapere ad un segretario di Stato che avevi il contatto con il Presidente di Banca Centrale? cioè ogni questione se valutata in un ottica di contrapposizione e di sospetto è sospetta.”
