Giovanni Zonzini, Rete
”Il parallelismo del provvedimento italiano con il Des di San Marino, fatto dal Sds Lonfernini, fa un po’ sorridere, perché l’Italia è un Paese di 333 mila chilometri quadrati, e San Mario di 63 chilometri quadrati. A San Marino non ha senso parlare di località del Paese ‘economicamente depresse’: nella misura in cui a Serravalle abbiamo il Centro commerciale Azzurro ‘non molto vivace’ in questi anni, ma ci sono anche tante altre attività floride. Non ha senso dire che il Des serve a San Marino per rivitalizzare le zone depresse non è la nostra geografia urbana-politico-commerciale. Il Des, come proposto, era un’agevolazione fiscale che non era particolarmente conveniente rispetto agli incentivi che già esistono a San Marino. La vera caratteristica era che chi gestiva Des aveva l’esclusiva poi del business delle residenze fiscali non domiciliate che poi sono state inserite nell’assestamento quando il Des è stato accantonato. La legislazione fiscale del nostro Paese ha già una buona quantità di incentivi per chi investe, pertanto il parallelismo con quanto fa il governo italiano non ha senso, parliamo di realtà e finalità differenti.
Sul rivitalizzare le zone del paese, vorrei fare un discorso più ‘terra a terra’: il centro storico di Serravalle, tipicamente congestionato dal traffico, soffre da tempo del problema parcheggi in piazza. Oltre ai negozi, ci sono due scuole e il Cfp. Tra studenti, genitori, pullman e docenti, il centro è sempre congestionato. La giunta sta ragionando di inserire un senso unico per ottenere posti auto aggiuntivi, la cosa andrebbe ragionata meglio. La sede di Banca Cis ha dei parcheggi sia a livello strada, sia nei sotterranei. Nonostante sia stato acquistato dallo Stato, il parcheggio è sotto-utilizzato e quei posti auto che servono al centro storico di Serravalle sono dunque già nelle disponibilità dello Stato. Pertanto propongo al governo semplicemente di alzare la sbarra, operazione a costo zero, per ricavare 10-20 posti auto, numero non irrilevante a Serravalle. ”
Fonte: Dire