Quello che sta accadendo all’Asset ha dell’incredibile soprattutto perché è il governo autoproclamatosi della legalità e della trasparenza che sta esasperando un conflitto fra poteri che ha il sapore degli anni addietro. Un passato col quale speravano di avere chiuso grazie, fra le altre cose, alle indagini sul conto Mazzini portate coraggiosamente avanti dai nostri inquirenti. Eppure solo qualche mese fa abbiamo assistito ad un braccio di ferro tra governo e Garanti, massimi giudici della Costituzione. Che cosa sta accadendo? Qualche cosa non torna tanto che si ha la sensazione di esserci già tornati nel passato, quando appunto comandavano sul Titano i poteri economici. Perché non si accettano le sentenze dei Tribunali ma al contrario si appoggia Banca Centrale senza porsi alcuna domanda? Chi ha votato Adesso.sm non si aspettava tutto questo. Risuonano nella testa le parole di Giancarlo Venturini quando nello scontro verbale col suo quasi omonimo Mario Venturini alla serata della Csu sulle banche, gli ha fatto notare che Ap, partito della sbandierata trasparenza, aveva incredibilmente dato vita a Repubblica Futura unendosi con l’Upr tacciato dall’ex Segretario alla Giustizia di essere proprio il partito del conto Mazzini. Non passa neppure inosservato come membri di governo e maggioranza siano dipendenti di Banca Centrale. Il richiamo dunque è al rispetto della Costituzione, della Democrazia e delle sentenze del Tribunale, anche quelle che non piacciono. Chi ha ruoli politici deve fare l’interesse dei sammarinesi altrimenti le conseguenze saranno tragiche. Solo chi vuole speculare sulle macerie della Repubblica può ridere ed essere felice dello scontro in atto. Uno scontro dove non ci saranno vincitori ma solo ulteriore sofferenza e povertà per tutti. C’è ancora qualche giorno per mettersi ad un tavolo, per quanto alcune situazioni siano ormai irreversibili come ad esempio le corpose querele presentate presso le procure italiane o la chiusura d’imperio delle filiali di Asset.
