Il segretario Celli risponde all’interpellanza dei consiglieri Dc ma non svela le motivazioni dietro la decisione di Bcsm.
Via libera del Ccr “basato sulle oggettive competenze tecniche e professionali e sul pro lo di terzietà garantito dall’Avv. Sommella”.
Era il 21 febbraio quando i consiglieri Dc Marco Gatti, Stefano Canti e Pasquale Valentini hanno presentato una interpellanza per conoscere “le specie che esigenze e circostanze che hanno supportato la decisione del Ccr (Comitato per il credito e il risparmio, ndr) di autorizzare la nomina dell’Avv. Mirella Sommella” a commissario provvisorio di Asset Banca dopo che la stessa Banca centrale aveva avviato la procedura di sospensione degli organi amministrativi dell’istituto.
Nella richiesta i consiglieri democristiani avevano riportato il riferimento normativo all’articolo 79 della Legge n. 165 del 17 novembre 2005 che al comma 6 dispone che “L’Autorità di Vigilanza definisce i requisiti per poter assumere la carica di Commissario o di membro del Comitato di Sorveglianza. Fatto salvo quanto previsto al seguente periodo, l’Autorità di Vigilanza nomina alla carica di Commissario o di membro del Comitato di Sorveglianza liberi professionisti iscritti all’Ordine degli Avvocati e dei Notai della Repubblica di San Marino e/o all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Repubblica di San Marino. Qualora sussistano specifiche esigenze e circostanze opportunamente motivate e previa autorizzazione del Ccr, l’Autorità di Vigilanza ha facoltà di nominare in autonomia professionisti non residenti nella Repubblica di San Marino”.
Nei giorni scorsi sul sito del Consiglio è stata depositata la risposta del segretario alle Finanze Celli che riporta la data del 22 marzo.
“In merito all’interpellanza in oggetto – scrive l’inquilino di Palazzo Begni – sono a rappresentare che nella sua seduta del 14 febbraio u.s. il Comitato per il Credito e il Risparmio, ai sensi delle procedure previste dagli articoli 79 e 84 della Legge n. 165 del 17 novembre 2005 e successive modi che, ha autorizzato la nomina da parte del Coordinamento di Vigilanza di Banca Centrale dell’Avv. Mirella Sommella, quale commissario provvisorio in Asset Banca. Si precisa, inoltre, che in virtù della Legge n. 96 del 29 giugno 2005 e successive modi che, il Congresso di Stato è stato prontamente informato del succitato provvedimento nella sua seduta del 15 febbraio u.s.”. Celli spiega quindi che “l’autorizzazione del Comitato per il Credito e il Risparmio alla nomina da parte del Coordinamento di Vigilanza della Banca Centrale dell’Avv. Mirella Sommessa, quale commissario provvisorio in Asset Banca, è basata sulle oggettive competenze tecniche e professionali e sul profilo di terzietà garantito dalla stessa Avv. Sommella, anche alla luce della temporaneità della durata dell’incarico assegnato (“periodo massimo di sessanta giorni”, ex articolo 84, Legge n. 165/2005 e successive modi che, comma 2)”.
Infine il segretario sottolinea come “durante il periodo di svolgimento del ruolo di commissario provvisorio, l’Avv. Mirella Sommella ha sospeso l’esercizio di ogni funzione nell’ambito del Coordinamento di Vigilanza di Banca Centrale”.
Dunque Celli sottolinea come le norme siano state rispettate nella nomina dell’avv. Sommessa ma non spiega quali “specifiche esigenze e circostanze” hanno portato alla decisione di Banca centrale autorizzata dal Ccr.
I consiglieri Dc hanno depositato sul caso anche una seconda interpellanza il 15 marzo in cui chiedono di conoscere i motivi che hanno portato all’Amministrazione straordinaria di Asset Banca del 3 marzo e i motivi per cui il Ccr ha autorizzato la nomina di professionisti non residenti quali commissari. In questo caso la risposta di Celli non è ancora pervenuta.
Davide Giardi, La Tribuna