San Marino. Commissario Consiglio D’Europa Muiznieks: “Legge editoria da rivedere” – Belluzzi: ”sono sorpreso dalle sue parole”

rassegna-stampaPassi in avanti per il riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità mentre la nomativa sull’editoria è da rivedere. È quanto emerge dalle dichiarazioni rilasciate dal commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muiznieks, a Rtv, al termine della sua missione ispettiva sul Titano.

“Per me è stato un piacere vedere i progressi che San Marino ha compiuto, soprattutto per quanto riguarda i diritti delle persone con disabilità – dichiara -. Posso dire che in questo ambito San Marino è un Paese all’avanguardia. Sono felice di vedere quanto è stato fatto per tutti coloro che sono colpiti da disabilità intelletive e psico- sociali. Credo che il prossimo passo che San Marino deve fare sia quello di ratificare la convenzione del Consiglio d’Europa che contrasta la violenza sulle donne e la violenza domestica. Un aspetto che invece mi desta serie preoccupazioni è il tentativo di regolamentare l’attività dei media. Credo che la nuova legge adottata, che stabilisce che l’Autorità garante per l’informazione sia composta da cinque membri eletti da partiti politici o editori, possa essere un problema perchè il potere di questa autorità è quello di imporre anche delle multe ai giornalisti – conclude -. Questo tipo di autorità non l’ho constatato in altri Paesi e, proprio per questo motivo, invito le autorità sammarinese a rivedere la normativa”.

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La replica di Belluzzi in un comunicato stampa.

Apprendo mentre sono in missione a Ginevra per conto del Governo sammarinese delle dichiarazioni del Commissario per i Diritti Umani del Consiglio D’Europa Nils Muiznieks  a proposito della legge sull’editoria e della Autorità per l’Informazione, dichiarazioni che francamente mi sorprendono non poco sia istituzionalmente che personalmente. Nel breve incontro avuto con il Commissario non ho avuto modo di percepire eccessive perplessità di sorta in merito. Ho avuto modo di rispondere alle (poche) domande fattemi mentre scopro ora che secondo quanto dichiarato alla Radiotelevisione di Stato sammarinese, questa legge sarebbe uno degli elementi più critici dei diritti umani per la nostra Repubblica.
Ringrazio in primo luogo per le osservazioni e i contributi del Commissario che comunque avrei preferito mi fossero stati presentati di persona e non tramite i media, confermo ancora una volta che la legge è nata per essere perfezionata con il contributo di tutti, auspico che il Commissario abbia potuto effettuare una lettura attenta della legge prima di esprimere giudizi cosi decisi e univoci, mi chiedo – ove mai questa lettura fosse stata attenta – in quale contesto abbia trovato quegli elementi che contesta. Nello specifico infatti sarebbe opportuno che il Commissario Muiznieks leggesse – o rileggesse – con attenzione l’art.6 dove si parla delle competenze dell’Autorità, che vigila sul rispetto delle norme e commina sanzioni disciplinari. La legge  rimanda ad un decreto che si fonda sulla approvazione del codice deontologico e le relative procedure disciplinari saranno chiaramente previste al momento della definizione appunto del codice deontologico di competenza della Consulta dell’Informazione. Per quanto riguarda eventuali reati commessi dai giornalisti è comunque la magistratura a verificarne l’effettiva responsabilità.

Per inciso, ho già avuto modo più volte di spiegare che la mia formazione è democratica e quindi i tribunali corporativi fondati sugli ordini professionali, cavallo di battaglia del regime mussoliniano non mi appartengono nè sono convinto appartengano alla tradizione sammarinese.
Per quanto concerne poi le nomine politiche delle Autorità sarebbe meglio riguardare le modalità in cui ogni Paese democratico si tutela e tutela l’organismo dell’Autorità, sempre e comunque di nomina politica. Si prenda a titolo di esempio l’Autorità italiana per le comunicazioni a nomina parlamentare, per riportare il discorso nel contesto opportuno.
Confermo infine la mia massima stima al Commissario Muiznieks nonchè la mia più piena disponibilità a illustrargli la legge, a approfondire punti oscuri (o forse riportati in maniera non corretta), e ovviamente ad accogliere e verificare eventuali suggerimenti che risulterebbero in base alla sua esperienza graditissimi, purchè avvengano possibilmente in incontri istituzionali e non attraverso i media, nel rispetto reciproco della propria funzione e responsabilità.

Il Segretario di Stato Iro Belluzzi