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Lunedì 10 novembre 2025, pomeriggio
La seduta pomeridiana vede terminare il dibattito sulla crisi demografica con l’approvazione a larga maggioranza (19 si e 7 astenuti complessivamente) di un ordine del giorno che rinnova l’impegno del Congresso di Stato a presentare entro la fine dell’anno un progetto di legge di riforma della Legge 129/2022. Il testo raccoglie e integra le indicazioni emerse nel precedente ordine del giorno del 27 marzo 2025, proponendo un percorso condiviso per affrontare la crisi demografica della Repubblica.
Canti ha sottolineato che “la cabina di regia sarà coordinata dalla Segreteria alla Famiglia” e che “sono già stati avviati tavoli di confronto con politica, associazioni economiche e sociali per arrivare a un testo condiviso”. Il Segretario ha inoltre annunciato che “entro breve termine sarà depositato il progetto di legge, frutto di un lavoro aperto e partecipato”.
Tra le misure contenute nell’ordine del giorno figurano il rafforzamento degli assegni familiari e delle detrazioni fiscali, l’istituzione di un fondo per la natalità e la famiglia, con attenzione alle madri disoccupate o lavoratrici autonome, e la riforma delle residenze per favorire l’insediamento stabile di giovani coppie con figli. Previste anche politiche per il diritto alla casa, l’ampliamento dei servizi per l’infanzia, e campagne culturali sulla genitorialità e la fertilità.
Il documento ribadisce la necessità di “monitorare costantemente i dati su natalità, fertilità e nuzialità” e di riferire periodicamente alle Commissioni sullo stato di avanzamento delle politiche adottate.
Durante il dibattito, Marco Mularoni (Pdcs) ha definito la denatalità “la vera sfida strutturale del Paese», invitando il governo «ad agire rapidamente, investendo sui giovani e sulle famiglie: questa è la differenza tra debito buono e debito cattivo”.
Gemma Cesarini (Libera) ha richiamato l’importanza dell’approccio integrato, sottolineando che “l’inclusione della donna nel mondo del lavoro non è solo un tema sociale ma anche economico”.
Maria Donatella Merlini (Psd) ha evidenziato che “le politiche per la natalità devono essere viste come politiche per il benessere, basate su parità e inclusione”.
Apprezzamento trasversale ha raccolto anche l’introduzione della figura del caregiver, riconosciuta e finanziata nel futuro testo di legge: “Una grande innovazione”, ha commentato Canti.
Non sono mancate le polemiche. Dall’opposizione Giovanni Maria Zonzini (Rete) ha criticato duramente il metodo e i contenuti, parlando di “un ordine del giorno fuffoso, che ripete impegni già assunti senza introdurre scadenze concrete”.
Dalla stessa linea critica, Katia Savoretti (Rf) ha aggiunto: “Siamo in ritardissimo e continuiamo a scrivere il nulla. Servono atti concreti, non elenchi di buone intenzioni”.
Si è poi accesa la discussione sull’assenza della firma di Alleanza Riformista dal documento poi approvato. Denise Bronzetti ha chiarito che “non vi è alcuna frattura politica”, ma solo “un problema di tempi tecnici che non ha consentito di visionare il testo in anticipo” in quanto la stessa Bronzetti era impegnata come presidente della Commissione. AR si è tuttavia astenuta, per coerenza, riservandosi di “presentare contributi correttivi nelle prossime fasi legislative”.
Nel finale il Segretario Canti ha ribadito che la Segreteria con delega alla Famiglia si farà “carico degli ulteriori impegni proprio per arrivare alla stesura definitiva di questo progetto di legge e alla sua presentazione entro breve termine in quest’aula consiliare”.
Di seguito una sintesi dei lavori.
20251110 – Commissione congiunta I e IV – Report lunedi 10 novembre 2025 pomeriggio











