I lavori della Commissione hanno visto al centro l’aggiornamento sullo stato dell’accordo di Associazione tra San Marino e Unione Europea. Il Segretario di Stato Luca Beccari e il consulente giuridico prof. Roberto Baratta hanno fornito rassicurazioni in particolare ai timori legati ai tempi di ratifica e alla posizione di Andorra.
Beccari ha chiarito che il destino dell’accordo non è appeso alle scelte di Andorra. “I nostri destini sono incrociati fino al momento della firma”, ha spiegato, aggiungendo che la Commissione europea ha sempre manifestato disponibilità ad andare avanti anche con la sola San Marino nel caso – definito ipotetico – di un disimpegno andorrano. Dopo la firma, eventuali ritardi o difficoltà di Andorra, incluso un possibile referendum interno, sarebbero “un problema andorrano” e non bloccherebbero San Marino.
Un secondo punto centrale ha riguardato i tempi di ratifica dei Paesi UE, tema che negli ultimi mesi ha alimentato dubbi e polemiche. Qui la linea emersa è stata altrettanto chiara. Beccari ha ribadito che l’accordo, nella soluzione oggi più accreditata, avrà una natura formalmente mista, ma con una netta prevalenza di competenza esclusiva dell’Unione Europea: “Parliamo di un accordo che è per circa il 95% di competenza esclusiva e solo per una piccola parte di competenza mista”. Questo consentirà l’applicazione provvisoria immediata della parte principale, una volta firmato e ratificato da San Marino, anche se le ratifiche nazionali dei 27 Stati membri dovessero richiedere anni.
Il prof. Baratta ha rafforzato questo concetto dal punto di vista giuridico: “Nel diritto internazionale non c’è nulla di più stabile di quanto è provvisorio” facendo l’esempio dell’accordo GATT del ’47, rimasto provvisorio per circa 50 anni. L’esperto ha ricordato che l’applicazione provvisoria è uno strumento consolidato e che la quasi totalità dell’accordo potrà produrre effetti concreti, restando in vigore anche a lungo, indipendentemente dalle tempistiche delle ratifiche. Le parti che resteranno sospese riguarderanno solo ambiti marginali di competenza mista, come alcuni profili fiscali o gli investimenti di portafoglio, mentre l’ossatura dell’accordo entrerà in funzione. Baratta ha inoltre chiarito che un’eventuale mancata ratifica da parte di uno Stato membro costituirebbe una violazione degli impegni europei, e non farebbe venir meno l’impianto dell’accordo. In uno scenario estremo, ha spiegato, l’intesa potrebbe comunque essere rimodulata per restare in vigore su base bilaterale tra Unione Europea e San Marino.
Beccari ha detto di attendere la firma – e l’applicazione provvisoria – entro la primavera 2026 e perciò ha invitato la Commissione e la politica sammarinese in generale ad entrare mentalmente nella fase successiva: “Dopo la firma si apre un mondo nuovo”, in cui San Marino potrà contare su un quadro giuridico stabile, operativo e progressivamente implementabile. “Questo cambio radicale deve essere sfruttato gestendo bene la relazione all’interno degli organismi”, ha detto il Segretario.
In apertura di lavori il Comma Comunicazioni il presidente Michele Muratori ha annunciato l’organizzazione della visita della delegazione parlamentare maltese il 21, 22 e 23 di dicembre, con un momento centrale la mattina del 22 dicembre: udienza, firma del memorandum of understanding e commissione congiunta. Il tema guida concordato con Malta sarà “benefici e criticità dell’ingresso nell’UE nel 2004”.
La Commissione ha quindi affrontato in seduta segreta i commi relativi alle residenze, per concludere con la votazione di due ordini del giorno, entrambi votati all’unanimità. Il primo impegna il governo a relazionare congiuntamente alla Commissione II e III entro il 31 gennaio 2026, per fare chiarezza su progetto, finanziamenti e tutele per residenti dell’aviosuperficie di Torraccia. In origine l’Odg era stato depositato da Rete e Rf ma dopo un confronto, l’ordine del giorno è stato modificato e sottoscritto da tutti i partiti, eliminando i passaggi più polemici e posticipando la data della convocazione.
L’altro ordine del giorno impegna il Governo a sostenere, in tutte le sedi internazionali, l’appello ONU per un cessate il fuoco in Sudan, a promuovere iniziative diplomatiche, supportare l’azione delle organizzazioni umanitarie e riferire alla Commissione II sugli sviluppi in ambito multilaterale.
Di seguito una sintesi dei lavori
20251212 – Commissione Consiliare II – Report venerdi? 12 dicembre 2025












