San Marino. Commissione Consiliare Permanente I – Mercoledì 10 dicembre 2025 mattina. Report by AskaNews

La Commissione Affari Costituzionali e Istituzionali ha aperto il confronto sul progetto di legge che elimina l’obbligo di rinuncia alla cittadinanza d’origine per i naturalizzati. 

In apertura, al comma Comunicazioni, Maria Luisa Berti (Ar) ha chiesto chiarimenti sui tempi del  giuramento delle nuove Giunte di Castello. Belluzzi ha annunciato che «sono partite ieri le  convocazioni per il giuramento, che si terrà domenica prossima alle ore 17 per tutte le Giunte di  Castello», spiegando il ritardo con il ricorso sulla lista di Domagnano e il successivo riconteggio:  «Abbiamo atteso in maniera ordinata che la Giunta completasse la verbalizzazione, la convocazione  era già pronta». 

Sempre nelle comunicazioni, Enrico Carattoni (Rf) ha sollevato una mozione d’ordine sul progetto di  legge di Repubblica Futura in materia di incompatibilità dei direttori di dipartimento con incarichi  politici, lamentando che «è nei cassetti della commissione» da febbraio 2025 e chiedendo formalmente  una seduta dedicata. Belluzzi ha ammesso una parte di responsabilità: «Non ho nulla in contrario, me  ne prendo una parte di responsabilità se non è stato messo all’ordine del giorno», impegnandosi a  inserirlo nella prossima seduta. 

Giovanni Maria Zonzini (Rete) ha parlato dell’interpellanza presentata su un “museo fantasma” del  trenino storico in riferimento alle dichiarazioni del Segretario al Turismo, sostenendo che non se ne  trovino tracce ufficiali. Belluzzi ha replicato: «Parlare di “Museo del Trenino” è un’imprecisione, esiste l’Associazione Trenino Biancoazzurro, la sede espositiva non è un museo». 

Il cuore dei lavori è stato però il comma 2, con l’esame in sede referente del progetto di legge “Norme  relative alla cittadinanza per naturalizzazione”. Belluzzi ha rivendicato la scelta politica: «Come  maggioranza ci siamo concentrati sull’aspetto di intervenire sul tema della rinuncia alla cittadinanza  d’origine per quei cittadini che divengono sammarinesi per naturalizzazione». Obiettivo: eliminare  l’obbligo di rinuncia e bilanciarlo con nuovi requisiti, fra cui l’accertamento della conoscenza della  lingua italiana e della storia e delle istituzioni sammarinesi. 

Il Segretario ha chiarito anche il nodo del giuramento: «Il progetto di legge fin dall’origine non ha mai  previsto l’abrogazione del giuramento per i naturalizzati», spiegando che la norma riguarda solo chi  ha già giurato e diventa cittadino originario. Altro punto tecnico, la cancellazione del concetto di  “dimora” a favore della sola “residenza effettiva”. 

Belluzzi ha allargato lo sguardo a una riforma complessiva: «Spero che si condivida la necessità di  affrontare il nostro impianto normativo con uno studio e un testo unificato che abroghi tutte le  precedenti normative», collegando il lavoro alla riforma delle residenze in corso e persino lanciando  la provocazione dello ius soli: «Chi è nato e cresciuto a San Marino per me è degno di essere cittadino  originario».

Dall’opposizione, Berti (Ar), Carattoni e Savoretti (Rf) hanno contestato il “metodo a spot” e chiesto  una riforma organica della cittadinanza, ricordando anche gli effetti per chi in passato ha dovuto  rinunciare alla cittadinanza d’origine.

Morganti (Libera) e le esponenti di maggioranza Bacciocchi e  Chiaruzzi (Pdcs) hanno invece difeso il testo come passo necessario per superare una  «discriminazione» e per «aprire un nuovo corso» sul tema. 

Pdcs, Psd, Libera hanno infine presentato un ordine del giorno che impegna il Congresso di Stato ad  avviare un percorso ufficiale di riforma complessiva della normativa sulla cittadinanza, con audizioni,  raccolta dati sui pluricittadini e un primo documento tecnico entro 90 giorni. 

Di seguito una sintesi degli interventi: 

20251210- Commissione Consiliare Permanente I – mercoledi 10 dicembre 2025 mattina