San Marino. Commissione Consiliare Permanente I – Report lunedì 26 maggio 2025 mattina, by Askanews

Commissione Consiliare Permanente Affari Costituzionali ed Istituzionali; Pubblica Amministrazione; Affari Interni, Protezione Civile, Rapporti con le Giunte di Castello; Giustizia; Istruzione, Cultura, Beni Culturali, Università e Ricerca Scientifica 

Lunedì 26 maggio 2025, mattina 

Nella seduta del 26 maggio della Commissione Consiliare Permanente I si è discusso di temi centrali per la vita istituzionale e sociale del Paese. Al primo posto, la scuola: il Segretario Lonfernini ha parlato della necessità di accorpamenti scolastici, come già avvenuto a Murata, e della volontà di intervenire sul precariato con criteri di stabilizzazione più snelli. È in preparazione anche una riforma più ampia riguardante gli aspetti didattici. 

Ampio spazio è stato poi dedicato alla cittadinanza. In particolare, si è tornati sul progetto di legge che recepisce l’istanza d’Arengo per eliminare l’obbligo di rinunciare alla cittadinanza d’origine: un tema molto sentito, su cui la Commissione ha chiesto un iter più ordinato e trasparente, con dati concreti per accompagnare il dibattito. 

Infine, aggiornamenti su diverse istanze d’Arengo: dall’istituzione della giornata contro l’omofobia alla trasmissione del cognome materno, dal problema dei loculi nei cimiteri alla promozione dei diritti civili con l’installazione di panchine arcobaleno. È stato approvato un Ordine del giorno per istituire la Giornata contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, e parallelamente si lavorerà a una legge per regolare in modo organico tutte le giornate commemorative e nazionali. 

Comma 1 – Comunicazioni 

Carlotta Andruccioli (D-ML): Alcuni temi che avrei voluto trattare sono inseriti nei prossimi commi, come quello della rinuncia alla cittadinanza. Volevo chiedere aggiornamenti rispetto al tema della scuola, che è di stretta attualità e sta a cuore a tutti. Quindi aggiornamenti rispetto al tema degli accorpamenti ma anche rispetto al tema del precariato, e più in generale rispetto a tutti gli interventi che si vogliono fare. Abbiamo un problema enorme di riduzione di bambini: un fattore preoccupante e oggettivo. Chiedo quali sono gli interventi che Governo e maggioranza vogliono porre in essere per mettere un freno a questo problema. Quali sono gli interventi dal punto di vista economico e sociale che si vogliono mettere in campo per mettere un freno alla denatalità? E’ chiaro che non c’è la bacchetta magica, ma ribadisco da parte della mia forza politica la massima disponibilità a mettersi attorno ad un tavolo per affrontare il problema. Quali sono gli sviluppi rispetto alle possibilità di accorpamento? C’è stata una relazione, il riferimento in Commissione, la maggioranza si è espressa sia in Commissione che in Consiglio in maniera non proprio unanime. Ci sono stati incontri nei vari Castelli. Dunque vorrei chiedere verso quale obiettivo si sta lavorando. Lo dico senza polemica: conosciamo tutti la valenza educativa della scuola, e al contempo i numeri delle nostre scuole e non possiamo chiudere gli occhi. Chiedo poi un aggiornamento rispetto al tema del precariato, che ciclicamente torna in auge. Siamo venuti a conoscenza del fatto che ci sono decreti in elaborazione. Vi è una particolare preoccupazione da parte degli insegnanti. Non conosco i contenuti di questi interventi e chiedo aggiornamenti. Sarebbe opportuno, su questo tema, il massimo confronto e una condivisione ampia. 

Giuseppe Maria Morganti (Libera): Chiedo una cosa: oltre alla relazione tecnica, c’è anche la disponibilità da parte dei funzionari ad agire anche sul piano della didattica? Capire se questa relazione tecnica può essere riempita di contenuti sotto il profilo della didattica. Per capire se la scuola approfitterà di questo momento di difficoltà per fare un passo in avanti. 

Enrico Carattoni (RF): Chiedo aggiornamenti rispetto al tema dell’ultima Commissione, quindi sull’accorpamento di alcuni plessi. Ci sono stati due incontri con gli insegnanti delle scuole coinvolte. Chiedo quali sono i contenuti e quali input sono stati dati agli insegnanti. E se, rispetto a quella relazione, ci sono tempistiche già delineate. Secondariamente, vista la presenza dei Segretari, vogliamo chiedere se ci sono passi in avanti sulla questione del part-time in ambito scolastico. Ci sono richieste? C’è una posizione del Governo su questo tema? 

Marinella Loredana Chiaruzzi (PDCS): Vorrei avere un aggiornamento sulla pianificazione rispetto al rinnovo del contratto, dato che è scaduto a dicembre. Sono già iniziati i confronti? C’è qualche nuova contrattazione? La Funzione pubblica ha depositato il nuovo fabbisogno datato 27 aprile, questo lascia pensare che qualcosa sia partito. 

Segretario di Stato Teodoro Lonfernini: Non ci sono sostanziali differenze rispetto a ciò che è stato indicato nella Commissione, quando abbiamo presentato le risultanze del lavoro del gruppo sulla logistica. Questa esigenza dovrà essere affrontata con grande maturità, senso di consapevolezza e logica di intervento, per evitare che il non intervenire o rimandare continuamente trasformi il problema in un problema irrisolvibile. Non è una preoccupazione lontana nel tempo, ma qualcosa che ci troveremo di anno in anno sempre più in aumento, visto e considerato che le questioni demografiche non stanno cambiando e non cambieranno. L’ultimo aggiornamento statistico ci dà rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso un aumento di 4 o 5 unità di nuovi nati. Entro la fine dell’anno, i numeri saranno gli stessi del 2024. Dunque è necessario dare valore a quella relazione tecnica e oggettiva: per la prima volta siamo stati in grado tramite una fotografia completa di portare all’attenzione il problema demografico, sul quale dobbiamo soffermarci, che dobbiamo analizzare in termini di comunità e sistema. La logica degli accorpamenti è partita da quest’anno con una scelta che avevo trasferito in sede di Commissione e mi pare sia stata condivisa con una corretta forma di comunicazione anche dalle realtà locali. Quella scelta di accorpamento già da quest’anno della scuola dell’infanzia di Città è stata ben compresa dai familiari, dal personale docente e ausiliario: abbiamo quindi dato avvio al trasferimento della scuola dell’infanzia per l’anno 2025/2026 verso Murata, facendo sì che la parte di scuola che non era utilizzata da un numero esiguo di bambini consentirà di allargare la parte del nido nella stessa identica struttura. L’utilizzo degli spazi del nido di Città era assolutamente poco servito e poco degno da un punto di vista di spazi e logistica. Quel trasferimento è assolutamente compatibile anche in termini di mobilità. E’ stato accettato ed è stato corretto. Stiamo portando avanti un’azione di massima condivisione anche preventiva. Con la speranza che nel tempo si possa gestire il più possibile questi aspetti. Siamo reduci dagli incontri a Fiorentino e Chiesanuova. Inizialmente c’è stato un atteggiamento da parte degli interessati di preoccupazione che dobbiamo superare. Ma durante le serate quell’elemento di consapevolezza è riuscito a venire fuori, facendo comprendere quali possono essere le necessità. Si esce certamente con una consapevolezza maggiore da parte dei cittadini. Nei prossimi mesi torneremo in sede di Commissione per portare l’aggiornamento della scelta del prossimo anno, ovvero l’eventuale trasferimento della scuola di Fiorentino verso Chiesanuova o viceversa. A seconda di quella che sarà una ulteriore valutazione da parte dei tecnici e delle famiglie. Non ho una predilezione per una cosa o l’altra. Ho il compito di adottare in maniera corretta quello che oggi non può essere rinviato. Le azioni in campo sono queste, sono note. Sto utilizzando ogni strumento per informare le istituzioni, i cittadini e gli operatori scolastici. Rispetto al tema demografico, invito certamente le istituzioni a valorizzare l’approfondimento, cosa che per fortuna stiamo svolgendo. Dobbiamo intervenire con efficacia per capire se gli interventi dovranno riguardare esclusivamente circostanze di carattere economico – io non ne sono così convinto, in un Paese in cui vige la piena occupazione e la media degli stipendi non è cambiata. Se non si affronta il problema integralmente, rischiamo però di avere anche un impatto economico e sociale. E’ volontà del Governo che questo non accada. Sul tema del precariato: è vero, c’è un decreto in corso, non è un segreto. Il lavoro nasce addirittura dall’ultimo rinnovo contrattuale, nel quale è rimasto fuori l’aspetto che riguarda il personale scolastico. Abbiamo ripreso le trattative con i sindacati, c’è un dialogo in corso, c’è un suggerimento da parte del sindacato su come trattare un grande problema: il personale docente che si inserisce nell’ambito scolastico, di quanto tempo ha bisogno per una forma di stabilizzazione? A mio avviso non è accettabile che alcune persone abbiano dovuto attendere la stabilizzazione per 12,13,14 in alcuni casi anche 18 anni. Non rientra in nessuna logica rispetto a qualunque normativa del mercato del lavoro. Lo Stato deve essere virtuoso nel trattare il rapporto di lavoro con il personale dipendente, di qualunque settore. Il decreto porta punti essenziali, prevede la volontà di istituire i concorsi. Qui dovremo aprire una riflessione: in questo momento, il personale docente attualmente occupato è in sovrannumero rispetto al numero degli alunni. Se l’andamento è quello del 2025, non so dare una risposta su quanti concorsi verranno avviati per reclutare nuovo personale. Altro tema è quello del personale docente che sta già lavorando ma sta ricevendo una discriminazione: un lungo periodo di instabilità lavorativa. C’è la mia totale volontà, anche in virtù di quel decreto, anche in virtù dei concorsi, di porre fine a quel tipo di instabilità. Stiamo facendo una valutazione sui numeri e sulle esigenze lavorative nel settore scolastico. L’altra parte del decreto riguarderà anche il tempo di stabilità nel mondo scolastico. Dei tentativi nel precedente rinnovo erano stati fatti, io sto cercando di dialogare. Ritengo che 3 anni possa essere un tempo congruo, ma è probabile che ci orienteremo verso un quinquennio. Siamo però ancora nel campo delle valutazioni e del dialogo con i sindacati. Inoltre, presto presenterò un Pdl sulla riorganizzazione dell’assetto scolastico, rinnovando l’offerta formativa, la sistematicità dei suoi organismi fondamentali, le attività scolastiche ed extra scolastiche. Non è una volontà dei dirigenti, ma una precisa volontà del sottoscritto. Come vi ho anticipato, spero quanto prima di poter presentare un Pdl che guardi esclusivamente al contenuto da dover introdurre poi con una rinnovata logistica nel contenitore. Le strutture scolastiche non devono rimanere svuotate, c’è la volontà della maggioranza e del Governo di mantenere i presidi scolastici, con attività didattiche rinnovate, da affiancare a quella ordinaria. Abbiamo un lavoro in parallelo che riguarda sia la logistica che l’attività didattica. Il part-time da me non è escluso. Al momento però la richiesta è veramente molto limitata. Se si vuole, è uno strumento che si può adottare, però ricordando che il quadro di lavoro del personale docente, sebbene molto complicato e usurante, ha dei criteri di orario e organizzazione certamente differenti rispetto ad altre occupazioni. 

Segretario di Stato Andrea Belluzzi: Sul tema del precariato, ci sono parecchie questioni aperte. C’è un dialogo aperto con il sindacato, c’è una proposta, c’è uno storico. La proposta che è sul tavolo – dunque non una soluzione finale – credo sia un ottimo punto di partenza. Sul part-time nel mondo scolastico: nell’ultimo rinnovo del contratto, abbiamo negoziato alcuni elementi innovativi, alcuni strumenti che come PA potevano essere attivati. La maggior parte di questi strumenti in questi tre anni non sono stati tanto utilizzati. Bisogna fare una riflessione nell’ambito del rinnovo del contratto. Vengo alla risposta ai quesiti. E’ vero, la direzione della funzione pubblica è al lavoro su una ipotesi di fabbisogno, ma bisogna adottare una consecutio corretta. Senza una sostenibilità del nostro fabbisogno, è difficile mettersi al tavolo e portare avanti un negoziato di rinnovo del contratto. Secondo me, la consecutio corretta è una discussione nell’ambito dei prossimi mesi in Consiglio o in Commissione su quella che può essere una visione della PA in generale. Una visione politica e di prospettiva, con obiettivi precisi. Credo che un’espressione dell’Aula sia importante prima di andare ad affrontare un fabbisogno. Fabbisogno che per me deve garantire elementi di sostenibilità per il futuro della nostra PA, ivi comprese le richieste di adeguamento rispetto al costo della vita. Noi siamo in procinto di affrontare il più grosso picco di pensionamenti. Di fronte a questo dato, con un approccio organizzato possiamo gestire in maniera intelligente il turnover garantendo una riorganizzazione della PA che permetta una maggiore sostenibilità. Avremo bisogno di creare nuove funzioni, nuovi uffici, perché la società si evolve, anche in ragione dell’accordo di associazione. Mi aspetto di fare un bel confronto, anche in questa sede, sul percorso che vogliamo dare alla PA da qui ai prossimi dieci anni. Percorso a cui possono essere legati tutti gli altri aspetti. Poi toccherà al Governo dare gambe ad una visione politica dell’aula consiliare o della Commissione.

2-Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi per l’adeguamento del servizio di trasporto scolastico al fine di permettere agli studenti con disabilità di frequentare gli istituti secondari di II grado fuori territorio (Istanza n.13 del 6 ottobre 2024)

Segretario di Stato Teodoro Lonfernini: Come evidenziato nella risposta all’istanza, allo stato attuale non risultano richieste di intervento da parte di studenti con disabilità per il trasporto verso istituti fuori territorio. Di conseguenza, non si è reso necessario attivare ulteriori provvedimenti organizzativi per il servizio. Dall’interlocuzione con l’ufficio automezzi e trasporti, risulta che delle otto linee regolari di trasporto scolastico attive verso istituti esterni, cinque sono già servite da mezzi attrezzati per il trasporto di persone con disabilità. Le restanti tre linee, pur non avendo mezzi allestiti in modo permanente, possono comunque essere coperte con autobus attrezzati qualora ne emergesse la necessità. Inoltre, il Dipartimento Istruzione e Cultura, in collaborazione con l’Istituto Sicurezza Sociale, ha riferito che vengono già garantite soluzioni di trasporto personalizzate anche al di fuori delle linee scolastiche esistenti nei casi in cui siano individuate esigenze specifiche da parte di studenti con disabilità. È stata rilevata la difficoltà, espressa nella stessa istanza, di individuare con precisione le linee e le casistiche a cui essa fa riferimento. Viene confermato che il sistema è in grado di rispondere tempestivamente a situazioni che dovessero emergere. In linea con quanto richiesto dall’istanza, si conferma la volontà di esplicitare in modo più puntuale il principio di accessibilità e inclusione nei percorsi di istruzione anche nella revisione della legge numero 105 del primo luglio 2015 in materia di inclusione scolastica. Questo ha lo scopo di rafforzare il quadro normativo e renderlo ancora più rispondente ai diritti e ai bisogni degli studenti con disabilità.

3-Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi per l’istituzione di un’equipe psicopedagogica scolastica che supporti e affianchi studenti, docenti e famiglie (Istanza n.14 del 6 ottobre 2024)

Segretario di Stato Teodoro Lonfernini: Si conferma la volontà di istituire un’equipe psicopedagogica. Questa equipe sarà composta da figure professionali appartenenti sia al settore scolastico che a quello sanitario. L’obiettivo è garantire un supporto costante, qualificato e integrato a studenti, famiglie e docenti. Viene aggiunto che questo lavoro è già in corso, anche in previsione dei centri estivi e dell’anno scolastico 2025-2026. Per formalizzare l’istituzione dell’equipe, se ne prevede l’inserimento formale all’interno del progetto di legge in fase di definizione, volto alla revisione del quadro normativo sull’inclusione scolastica. In attesa della definizione e approvazione di questo progetto di legge, si intende proseguire l’esperienza già avviata nell’anno scolastico corrente. Questo avverrà con la proroga dell’incarico di distacco amministrativo di numero due insegnanti. Tali figure, individuate con delibera del Congresso di Stato del 2 aprile 2024, hanno svolto funzioni di monitoraggio, coordinamento e tutoraggio negli ambiti delle difficoltà di apprendimento, dell’inclusione, della prevenzione e riduzione del disagio. Questa misura temporanea consentirà di garantire la continuità degli interventi e il presidio educativo nei contesti scolastici in attesa di una normativa definitiva. Parallelamente, si esprime la volontà di definire e formalizzare protocolli operativi condivisi con i servizi dell’Istituto Sicurezza Sociale. Anche questo lavoro è in corso. Lo scopo è una piena collaborazione che consenta un’efficace presa in carico dei bisogni educativi e psicologici degli studenti. 

4-Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo per l’installazione di una targa in ricordo della sepoltura di Domenico Maria Belzoppi, da posizionare sul muro della parete di ingresso della Cappella S. Maria dei Servi (Istanza d’Arengo n.19 del 6 ottobre 2024)

Segretario di Stato Teodoro Lonfernini: Riguardo la questione delle reliquie della famiglia Belzoppi, dopo opportune verifiche con gli istituti culturali, risulta confermato dalle risultanze storiche che le spoglie sono con ogni probabilità conservate all’interno del complesso della Chiesa. Come previsto nella risposta all’istanza, è stato avviato un contatto con la proprietà del complesso ecclesiastico, l’ordine dei Servi di Maria. In particolare, sono stati reperiti i riferimenti ufficiali dell’ordine ed è stata inviata una richiesta di ricevimento da parte del Segretario di Stato. Questa richiesta mira ad avviare un confronto diretto in merito alla proposta di posizionamento della targa commemorativa. Al momento, si è in attesa di un riscontro da parte dell’ordine religioso. Resta confermata la volontà di valorizzare la figura di Domenico Maria Belzoppi, considerato un riferimento storico istituzionale la cui memoria merita riconoscimento anche attraverso strumenti simbolici e culturali sul territorio. 

In caso di assenso da parte degli Ordini dei Servi di Maria, sarà possibile valutare un eventuale supporto da parte pubblica alla realizzazione dell’iniziativa, compatibilmente con le disponibilità finanziarie e nel rispetto delle normative vigenti. 

5-Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi affinché l’intera area comunemente indicata come “Parco del Monte Cerreto” sia intitolato “Parco Emma Rossi” (Istanza n.5 del 3 aprile 2022)

6-Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadino sammarinese per l’istituzione del 26 giugno quale giornata in ricordo delle vittime sammarinesi dei bombardamenti del 1944 (Istanza n.1 del 3 aprile 2022)

Segretario di Stato Andrea Belluzzi: L’istituzione di giornate nazionali non è attualmente disciplinata da una legge specifica. Vengono istituite come volontà del Consiglio Grande Generale tramite specifica deliberazione, la quale prende atto di un’analoga deliberazione del Congresso di Stato (come nel caso della Giornata Nazionale dello Spazio, istituita con delibera del Consiglio Grande Generale numero 8 del 16 gennaio 2025). In alternativa, possono essere istituite tramite un ordine del giorno del Consiglio su istanza di alcuni suoi membri (come la Giornata Nazionale del Volo, istituita con ordine del giorno del 27 agosto 2021), oppure da una commissione consiliare permanente tramite apposito ordine del giorno approvato (come la Giornata Nazionale della Sostenibilità e la Giornata Nazionale dell’Albero, istituite con ordine del giorno della commissione consigliare permanente igiene, sanità, previdenza e sicurezza sociale, politiche sociali, sport, territorio, ambiente e agricoltura del 5 agosto 2020). Di conseguenza, la giornata del ricordo delle vittime dei bombardamenti del 26 giugno 1944 potrebbe anche essere istituita seduta stante da questa commissione, votando apposito ordine del giorno.

7-Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi per l’adesione alla “Giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia” (Istanza n.8 del 3 aprile 2022)

Segretario di Stato Andrea Belluzzi: Mi rifaccio a quanto ho appena esposto: l’Aula, se lo desidera, può presentare un Odg per istituire la giornata. 

Emanuele Santi (Rete): L’Istituto delle Istanze d’Arengo è un istituto con cui il Consiglio Grande Generale dà un parere. In questo caso ha dato due pareri positivi per istituire queste due giornate. Mi rammarico che sono tre anni che c’è un’Istanza approvata di questo tipo e non si sia data attuazione. Sapete bene quanta attenzione ci sia rispetto a questi temi, che sono temi trasversali. Domani si vada in Congresso e si faccia la delibera per istituire la giornata. Lei ha il potere di fare la delibera, non ha bisogno di ulteriori ordini del giorno. L’invito che voglio dare, visto che il Consiglio Grande e Generale nel 2022 si è espresso in questo senso, è che non abbiamo bisogno di altri passaggi, il Governo deve solo mettere in campo l’istanza. Non abbiamo bisogno di altri passaggi. Il governo deve darne atto, metterla in campo e istituire la giornata. Siamo pienamente legittimati a farlo, l’invito è di farlo in maniera accelerata. 

Enrico Carattoni (Rf): Dalle parole del Segretario Belluzzi, mi sono accorto che questa materia – riguardante le giornate celebrative – non ha una legge che disciplini le modalità di istituzione. Ha ragione il collega Emanuele Santi, nel dire che se un’istanza d’Arengo è stata approvata, bisogna trovare il modo di darne piena attuazione. Il ragionamento che faccio riguarda il fatto che lei Segretario ci ha giustamente detto che le giornate celebrative o commemorative sono state istituite o con ordine del giorno del Consiglio, con ordine del giorno della commissione o con delibera del Congresso di Stato. Questo è avvenuto in maniera però, come posso dire, generica, nel senso che non essendoci una legge, non si capisce quale debba essere il risalto da dare a queste iniziative. C’è anche un altro tema: se un’istanza d’Arengo viene approvata, questa impegna il governo. È chiaro che un ordine del giorno è un atto che non ha una natura amministrativa, ma ha una natura politica, è un atto di indirizzo politico. Io credo che attraverso un ordine del giorno non si possa istituire una giornata; se è stato fatto, probabilmente è stato fatto in maniera errata. L’ordine del giorno, essendo un atto di indirizzo politico, può impegnare il Consiglio Grande Generale. Ma che un’istanza d’Arengo venga accolta e a questa si dia esecuzione con un atto formalmente equivalente al suo contenuto, cioè un ordine del giorno che produce gli stessi effetti, è probabilmente un controsenso o comunque un allungare un percorso verso ciò al quale si deve giungere, cioè un atto amministrativo che deve permettere di dare piena esecuzione, quindi istituire una giornata o fare altre azioni. Io quindi, segretario, le propongo se avrà tempo, di riflettere sul pensare a un progetto di legge veramente snello che possa permettere di regolamentare l’istituzione delle giornate celebrative o commemorative. 

Segretario di Stato Andrea Belluzzi: Ho detto che non è che l’Odg dà il mandato al Governo di istituire la delibera, l’Odg istituisce la giornata. Essendo giacente il riferimento, io ho preferito confrontarmi con l’aula. Al termine dei lavori, se non c’è l’Odg, farò la delibera io. 

La seduta viene sospesa per consentire l’elaborazione di un Ordine del giorno. 

Marco Mularoni (PDCS): La commissione consiliare permanente 1, preso atto dell’istanza d’Arengo numero 8 del 3 aprile 2022 con la quale si richiede l’istituzione della giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, approvata dal Consiglio Grande e Generale nella seduta del 20 maggio 2022 con la delibera numero 22. Sentito il riferimento del segretario di Stato per gli affari interni nella seduta odierna. Considerata altresì l’opportunità, all’interno di una cornice più ampia e generale, di dotare la Repubblica di San Marino di una cornice normativa chiara, coerente e trasparente per l’istituzione delle giornate nazionali delle giornate di lutto nazionale. Ritenuta la rilevanza simbolica, storica e culturale di tali giornate nella formazione civica dei cittadini nella conservazione della memoria collettiva. Da mandato al Congresso di Stato, e in particolare al segretario di Stato per gli affari interni, affinché: Provveda tramite apposita delibera congressuale a istituire la giornata nazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia; rediga e presenti un progetto di legge che disciplini in modo strutturato, trasparente ed organico: le modalità e i criteri per l’istituzione della giornata nazionale di lutto nazionale; le procedure di approvazione, modifica e revoca; la pubblicazione e diffusione ufficiale delle suddette giornate. Riferisca alla commissione consiliare permanente 1 sulle linee guida e sugli intenti del progetto di legge di cui sopra prima che venga depositata per la prima lettura da parte del Consiglio Grande e Generale. 

Il Segretario Belluzzi annuncia che adotterà anche i provvedimenti per l’istituzione della giornata nazionale in ricordo delle vittime dei bombardamenti. 

L’Odg è approvato all’unanimità con 13 voti favorevoli.

8-Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi affinché sia predisposto e pubblicato negli uffici della Pubblica Amministrazione e su uno o più siti istituzionali anche il calendario delle Giornate nazionali istituite in Consiglio Grande e Generale (Istanza n.14 del 2 ottobre 2022)

Segretario di Stato Andrea Belluzzi: Vi è motivo di fermarci un attimo dopo questa risposta. Il motivo è per poter predisporre magari un ordine del giorno completo e articolato. Devo comunicare che, con una nota del 20 febbraio 2025 da parte della segreteria di Stato per gli affari interni, è stato dato mandato all’Ufficio segreteria istituzionale sezione segreteria esecutiva del Congresso di Stato di compiere una ricognizione delle giornate nazionali istituite dal Consiglio Grande Generale. È stato anche dato mandato di inserire la relativa indicazione nella compilazione del calendario annuale degli uffici. Questo passaggio, che è fatto attraverso un atto amministrativo, nell’ambito di quello che può essere un mandato della commissione nel redigere un progettino di legge che riguardi la procedura dell’istituzione delle giornate nazionali, potrebbe poi avere anche un articolo per quello che riguarda le modalità di pubblicità. Questo si ricollega a quanto dicevamo prima sulla necessità di una legge per dare il giusto risalto e omogeneizzare questi eventi. Le modalità di pubblicità potrebbero avvenire attraverso il calendario degli uffici o altri strumenti. Faccio un’ipotesi: potrebbe anche nell’ambito di una sezione delle pagine istituzionali web delle segreterie di stato, in particolare della segreteria di Stato agli affari interni, essere pubblicato il vero e proprio elenco delle giornate nazionali. Questo elenco potrebbe includere i riferimenti della data di istituzione e un piccolo commento, o se si vuole anche l’apertura ad una pagina che rappresenti la storia e le motivazioni che hanno portato all’istituzione di quella specifica giornata nazionale. Questo darebbe piena attuazione [previous] a quanto approvato, superando la palude di precedenti che rende difficile districarsi [previous] e garantendo un percorso chiaro

9-Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi affinché sia data maggiore informazione sulla possibilità di trasmissione del cognome materno ai figli (Istanza n.5 del 2 aprile 2023)

Segretario di Stato Andrea Belluzzi: Con la Legge n. 173 del 2015 è stata introdotta, anche a San Marino, la possibilità di trasmettere il cognome ai figli in modalità paritaria, ovvero permettendo che entrambi i genitori possano concorrere alla scelta del cognome da attribuire al proprio figlio. All’epoca dell’entrata in vigore della legge, la novità ha ricevuto ampia diffusione sui media nazionali e la notizia è tuttora facilmente reperibile sul web. Inoltre, sul sito della Segreteria di Stato per gli Affari Interni è disponibile un’apposita sezione in cui sono riportate informazioni dettagliate e modalità pratiche per esercitare questa facoltà. Con note datate 24 e 28 febbraio scorsi, la Segreteria di Stato per gli Affari Interni ha dato indicazioni alla Direzione Generale dell’ELIS e all’Ufficio Stato Civile e Anagrafe affinché venga affissa una locandina informativa sulla possibilità prevista dalla Legge n. 173/2015. Tale materiale deve essere esposto sia nella sala d’aspetto del reparto di ostetricia e ginecologia, sia presso l’Ufficio Stato Civile e Anagrafe, in bacheche o altri spazi ben visibili al pubblico, in modo da garantire la massima informazione ai cittadini. 

Enrico Carattoni (RF): Faccio una riflessione. Se da un lato è diventato, possiamo dire, facile riuscire a trasmettere il doppio cognome – o anche uno solo dei due cognomi – perché la legge permette anche questo, ossia di scegliere quale cognome trasmettere al nascituro, allo stesso tempo però si è rimasti un po’ inchiodati – mi passi il termine – rispetto alle scelte delle persone già nate dopo l’entrata in vigore di questa legge, in merito alla possibilità di cambiare il proprio cognome o di aggiungere il cognome materno a quello paterno. Questo perché la legge citata chiaramente non disciplina questa modalità. Tuttavia, ritengo che, se una persona – magari già maggiorenne – sente la necessità di aggiungere il cognome materno al proprio, questa volontà dovrebbe già costituire un elemento sufficiente per consentire tale possibilità. Sappiamo però che la giurisprudenza si è scontrata con un quadro normativo forse non del tutto chiaro in materia di cambiamento del cognome, e ha fornito un’interpretazione probabilmente troppo restrittiva. Attualmente, infatti, tale possibilità viene concessa solo in casi gravi, ad esempio quando esiste un pregiudizio legato all’uso esclusivo del cognome paterno, oppure in contesti particolari come quelli dell’adozione. Ne consegue che molte istanze avanzate da cittadini nati dopo l’approvazione della legge del 2015 – e che vorrebbero aggiungere il cognome materno – vengono respinte, lasciando così irrisolta una questione che invece, a mio avviso, meriterebbe una maggiore apertura normativa e giurisprudenziale. Credo sia opportuno un intervento normativo. 

Segretario di Stato Andrea Belluzzi: Raccolgo questa sensibilità per fare degli approfondimenti.

10-Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi per la creazione e pubblicazione di un archivio completo delle registrazioni audio delle sedute del Consiglio Grande e Generale e delle Commissioni Consiliari Permanenti accessibile sempre a tutti (Istanza n.18 del 2 aprile 2023)

Segretario di Stato Andrea Belluzzi: Il sito del Consiglio Grande e Generale è stato recentemente implementato con una nuova sezione, visibile in basso a destra della home page, denominata “Sinedrio”. Questa area è dedicata all’archivio delle videoregistrazioni delle sedute del Consiglio Grande e Generale e delle Commissioni Consiliari Permanenti. All’interno della sezione “Sinedrio” sono disponibili i video di tutte le sedute consiliari, a partire dall’introduzione dell’attuale sistema di registrazione, risalente al 2015. Più di recente, l’archivio si è arricchito anche con le registrazioni delle sedute delle Commissioni, offrendo così ai cittadini uno strumento trasparente e accessibile per seguire da vicino i lavori istituzionali.

11-Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi affinché venga risolta la problematica della mancanza di loculi nel cimitero di Domagnano (Istanza d’Arengo n. 26 del 2 aprile 2023)

Segretario di Stato Andrea Belluzzi: Il tema dei cimiteri può essere affrontato sotto molteplici aspetti e rappresenta oggi, senza dubbio, un’emergenza. L’istanza d’Arengo relativa al cimitero di Domagnano nasce proprio da una situazione emergenziale specifica, ma – come già ho avuto modo di evidenziare nella scorsa tornata consiliare – la criticità riguarda anche altri cimiteri del territorio. Nei giorni scorsi, alcuni cimiteri sono stati oggetto di atti vandalici. Su questo punto, è in corso un’indagine: la collaborazione tra l’Ufficio Stato Civile, le forze dell’ordine e l’autorità giudiziaria è piena, e confidiamo di poter presto risalire ai responsabili e adottare i provvedimenti conseguenti. Per quanto riguarda Domagnano, sono attualmente in corso interventi di manutenzione straordinaria e ampliamento, che verranno estesi fino ai limiti territoriali disponibili. Tuttavia, è importante ricordare che il cimitero di Domagnano si trova oggi circondato da un’urbanizzazione ormai consolidata, e questo rende la sua espansione estremamente complessa. Di conseguenza, l’intervento non può limitarsi all’ampliamento: è necessario anche trovare soluzioni per liberare e riutilizzare gli spazi esistenti. La situazione riguarda anche altri Castelli: Acquaviva, Faetano, Montegiardino, per citarne alcuni, dove si riscontrano analoghe necessità. Inoltre – e anticipo implicitamente un tema che sarà affrontato nel comma successivo – in alcuni cimiteri sarà necessario prevedere spazi dedicati a sepolture conformi ai diversi credo religiosi. Ci sono cittadini sammarinesi che, sulla base di provvedimenti già adottati, stanno aspettando che questi spazi vengano finalmente realizzati. È una sfida non banale: avviare cantieri in tempi rapidi su più aree cimiteriali, ma anche individuare zone adatte a rispondere alla pluralità di esigenze della popolazione. Non affronto qui nel dettaglio un ulteriore tema che merita sviluppo – quello delle modalità per liberare spazi esistenti tramite misure incentivanti – ma ritengo che anche questo debba essere affrontato con ordine e rispetto per tutte le sensibilità. Un altro esempio di complessità è il cimitero di Fiorentino, dove non mancano gli spazi, ma si è verificato un problema strutturale che impone un intervento urgente di manutenzione straordinaria. Alla luce di queste criticità diffuse, ritengo fondamentale arrivare in tempi rapidi alla definizione di una roadmap di interventi, con un cronoprogramma chiaro e vincolante, per dare risposte concrete non solo a Domagnano, ma all’intero sistema cimiteriale del Paese. Voglio infine sottolineare la disponibilità e la collaborazione dimostrate dal gruppo di lavoro istituito, dai tecnici dell’Azienda, dai progettisti e dalla Segreteria di Stato al Territorio: un segnale positivo, che ci deve spingere ad agire con tempestività e visione. 

Maria Katia Savoretti (RF): Il problema dei cimiteri riguarda Domagnano ma anche tutta la Repubblica. E’ un problema che viene portato all’attenzione dell’Aula più volte. Occorre assolutamente intervenire, sia con ampliamento che con ristrutturazioni e prevedere altre situazioni che prevedano la sepoltura per chi ha altri credi. Occorre un intervento a 360 gradi che dia risposte definitive. 

Marinella Loredana Chiaruzzi (PDCS): Ringrazio il Segretario per l’attenzione verso il tema. Tema che è in linea con l’emergenza della natalità. In una popolazione che invecchia, può diventare un’emergenza. Apprezzo il concetto che non si debba perdere tempo. Sicuramente non vi sarà una soluzione soltanto. Bisogna ragionare su tante soluzioni per affrontare questo tema. 

14-Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi affinchè si trovi una soluzione che consenta di reperire loculi presso il Cimitero di Faetano (Istanza d’Arengo n.2 del 8 ottobre 2023)

15-Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi per una integrazione delle leggi in materia mortuaria prevedendo l’introduzione della pratica di “Capsula Mundi” (Istanza d’Arengo n.24 del 2 aprile 2023)

16-Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi per la rappresentazione in Centro Storico di un segno simbolico a sostegno dei diritti delle persone LGBT (Istanza d’Arengo n.12 del 2 aprile 2023)

Segretario di Stato Andrea Belluzzi: Con nota del 24 febbraio scorso, la Segreteria di Stato per gli Affari Interni ha interessato la Segreteria di Stato per il Territorio affinché si attivi per l’installazione, nel centro storico e potenzialmente anche in altri Castelli, di una panchina arcobaleno, sulla scorta di quelle già esistenti – ad esempio, le panchine rosse dedicate alla sensibilizzazione contro la violenza di genere. La proposta nasce come simbolo di inclusione e attenzione verso i diritti della comunità LGBT+, e rappresenta uno strumento di comunicazione immediata e visibile. Credo che il centro storico sia il luogo più adatto per la prima installazione, sia per il suo valore simbolico, sia per la forte presenza turistica – con oltre due milioni di visitatori l’anno – che potrebbe amplificare il messaggio della nostra sensibilità su questi temi. Ma ritengo altrettanto importante che una seconda panchina venga collocata in un luogo fortemente frequentato dai cittadini sammarinesi, proprio per trasmettere all’interno del Paese lo stesso messaggio di attenzione e impegno civile. Vorrei proporre una riflessione più ampia: perché non sviluppare una vera e propria politica delle panchine tematiche, in cui ogni colore rappresenti una causa sociale, una sensibilità o una battaglia civile? Non un’iniziativa isolata e puntiforme, ma un percorso coerente di panchine colorate, in grado di stimolare un dialogo pubblico strutturato. Pochi giorni fa, ad esempio, si è parlato della panchina viola dedicata alla fibromialgia, una tematica recente e fino a poco tempo fa completamente assente dal dibattito pubblico. Un percorso di questo tipo, diffuso sul territorio, può diventare uno strumento educativo e di sensibilizzazione trasversale, capace di toccare diversi aspetti del vivere sociale contemporaneo: dalla salute, ai diritti civili, alla memoria collettiva. Un messaggio alto, inclusivo, che racconta di un Paese attento, consapevole, e pronto ad affrontare – anche con strumenti innovativi – le sfide sociali del presente. 

Giulia Muratori (Libera): Condivido il pensiero del Segretario. A livello comunicativo è importante fare vedere qual è la sensibilità delle istituzioni e del nostro Paese sui diritti civili. In vista anche di una prossima serata di presentazione di una nuova associazione sammarinese, ho avuto la possibilità di vedere come in altri Paesi viene utilizzato questo strumento di comunicazione. 

Barbara Bollini (PDCS): Vorrei fare un riferimento diretto a due esperienze che ho vissuto nel mio precedente ruolo istituzionale di Capitano: la panchina rossa e la panchina viola. La panchina rossa è stata posizionata vicino alle scuole, proprio per parlare ai bambini e avvicinarli, in modo semplice ma efficace, a tematiche delicate come quella della violenza di genere. È stata accompagnata da una segnaletica esplicativa, per comunicare chiaramente il messaggio che si voleva trasmettere. La panchina viola, invece, è stata installata al Parco del Sorbo, a Ventoso, per sensibilizzare sulla fibromialgia, una malattia poco conosciuta ma che merita attenzione. Perché dico questo? Perché la panchina, di per sé, è un oggetto semplice, ma ha un valore simbolico profondo. È un luogo dove le persone si siedono, si incontrano, parlano e comunicano. E allora, vedere una panchina di un colore particolare, in un luogo specifico, suscita una domanda spontanea: “Perché è di quel colore?”. Ed è proprio da quella domanda che nasce il momento di riflessione, il desiderio di capire, condividere e trasmettere. Credo che questo tipo di comunicazione – all’aperto, in uno spazio pubblico, accessibile a tutti, adulti, bambini, anziani – sia potente nella sua semplicità. Parlare attraverso simboli visibili e concreti come una panchina colorata non è una banalità, ma anzi può essere un modo molto efficace per sensibilizzare e coinvolgere la comunità.

15-Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi affinchè sia adottata una normativa che punisca il reo – persona fisica o giuridica – di somministrazione di alcolici a minori (Istanza d’Arengo n.16 del 8 ottobre 2023)

16-Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi per l’eliminazione dalla normativa vigente della rinuncia alla cittadinanza di origine come requisito per ottenere la cittadinanza sammarinese per naturalizzazione (Istanza d’Arengo n.32 dell’8 ottobre 2023)

Segretario di Stato Andrea Belluzzi: In data 3 gennaio 2025 è stato depositato presso il Consiglio Grande e Generale un progetto di legge intitolato “Norme relative alla cittadinanza per naturalizzazione”, avviando così l’iter consiliare. Questo testo legislativo risponde puntualmente alle richieste contenute nell’istanza d’Arengo oggetto di discussione. Va però evidenziato che il percorso di questo progetto di legge è stato, in parte, atipico. Ne abbiamo discusso anche nell’ultimo Ufficio di Presidenza, e mi sento di rappresentare in questa sede quanto è stato detto in quella sede. Il progetto di legge, infatti, è stato portato in prima lettura senza essere assegnato ad alcuna commissione, per poi essere immediatamente calendarizzato in seconda lettura, una decisione assunta durante una convocazione “ad horas” nel corso della seduta consiliare. A fronte di ciò, ho presentato un atto formale all’Ufficio di Presidenza, rilevando che – a differenza dell’ultimo progetto di legge sulla cittadinanza, depositato nel 2018 e approvato nel 2019, che seguì un percorso ordinario – in questo caso si è scelto un iter non previsto dalla normativa vigente. La legge, infatti, consente il passaggio diretto dalla prima alla seconda lettura, saltando la fase in commissione, solo per specifiche materie, come il bilancio, le leggi elettorali e pochi altri casi ben circoscritti. Le leggi in materia di cittadinanza non rientrano in queste eccezioni. L’Ufficio di Presidenza ha preso atto della segnalazione e ha rinviato ogni decisione definitiva a una seduta successiva, ma desidero testimoniare l’impegno trasversale di tutti i capigruppo a portare il testo in approvazione entro il mese di settembre. Vorrei chiarire che non ho sollevato la questione per motivi puramente formali. Al contrario, ritengo che un tema così rilevante come quello della cittadinanza meriti il massimo livello di confronto istituzionale, e questo avviene in modo più profondo ed efficace proprio in commissione consiliare, prima ancora della seconda lettura. Il confronto in commissione consente, infatti, un dialogo più diretto, disteso e costruttivo, particolarmente importante su un tema che tocca posizioni sensibili e diversificate. Come ho già affermato in occasione del dibattito in prima lettura, ritengo che oggi vi siano le condizioni per innovare la normativa in materia di cittadinanza e, allo stesso tempo, raggiungere un ampio consenso. Anche perché, nel frattempo, il contesto normativo italiano è cambiato: oggi è possibile rinunciare temporaneamente alla cittadinanza italiana e poi riacquisirla, riducendo così il timore di perdere diritti in modo irreversibile. In fondo, ciò che l’istanza d’Arengo propone è di superare una rigidità tutta nostra, di natura più formale che sostanziale. E chiudo sottolineando un dato molto significativo: oggi, una buona parte dei cittadini sammarinesi possiede più di una cittadinanza, in alcuni casi anche tre. Si tratta di un elemento che non possiamo ignorare, e che deve guidare una riflessione seria e aggiornata sul tema dell’appartenenza e della cittadinanza nella nostra Repubblica. 

Emanuele Santi (Rete): La considerazione che mi sento di fare, Segretario, è innanzitutto di ordine pragmatico. Quando approviamo un’istanza d’Arengo, abbiamo il dovere politico e istituzionale di darle piena attuazione. In questo caso specifico, l’istanza chiede una cosa molto semplice e precisa: l’eliminazione dell’obbligo di rinunciare alla cittadinanza d’origine per ottenere quella sammarinese per naturalizzazione. Ora, dopo oltre un anno, ci troviamo con un progetto di legge depositato – correttamente – anche sulla base di quanto scritto nel programma di governo e presentato attraverso emendamenti. Questo progetto, che ricalca quanto richiesto dall’istanza, ha però avuto un percorso atipico, su cui è bene fare chiarezza. Come già discusso nell’Ufficio di Presidenza, il progetto non è stato assegnato a una commissione in prima lettura, ma è stato inviato direttamente alla seconda lettura in Consiglio Grande e Generale. Una decisione presa durante una convocazione ad horas, alla quale ero presente. In quell’occasione abbiamo sollevato dei dubbi, perché – come già è stato correttamente ricordato – la legge prevede il passaggio diretto in Consiglio solo per materie specifiche, come il bilancio o le elezioni, non per la cittadinanza. Tuttavia, nonostante le perplessità, si è deciso di procedere ugualmente in questo modo, anche su suggerimento della Segreteria istituzionale. Ora, se si vuole cambiare la destinazione del progetto – cioè decidere se discuterlo in commissione o direttamente in Consiglio – è necessario che sia di nuovo il Consiglio Grande e Generale a pronunciarsi, eventualmente attraverso un comma ad hoc. Al di là di queste considerazioni procedurali, c’è un punto politico che mi preme sottolineare: non possiamo permettere che un’istanza così chiara e puntuale venga trascinata in una discussione più ampia e complessa sulla revisione complessiva della legge sulla cittadinanza. Il rischio, che vedo già delinearsi, è quello di annacquare la richiesta dei cittadini dietro a un dibattito tecnico o politico su altri aspetti che non hanno nulla a che vedere con l’oggetto dell’istanza. Questa non è una riforma generale, è una modifica mirata, netta, semplice. I cittadini hanno chiesto di eliminare l’obbligo di rinunciare alla cittadinanza di origine. Il Parlamento ha detto sì, lo abbiamo approvato. Questo significa legiferare di conseguenza, con un progetto asciutto, chiaro, con pochi articoli, come quello depositato dal Segretario – che, tra l’altro, è sostanzialmente identico a quello già presentato anche da noi, salvo piccoli aggiustamenti tecnici. Ora va bene discutere in commissione, ma attenzione a non far deragliare il confronto, a non trasformarlo in un’occasione per riaprire l’intera legge sulla cittadinanza. Perché questo non è ciò che ci viene chiesto, e credo che abbiamo il dovere, come legislatori, di rispettare l’indirizzo politico espresso dal Consiglio e la volontà dei cittadini. Serve, insomma, più determinazione, più precisione, e un po’ meno tentennamento ogni volta che c’è una richiesta chiara e non sindacabile da parte della cittadinanza. 

Giuseppe Maria Morganti (Libera): Consigliere Santi, mi pare che il Governo si sia mosso in modo concreto: l’istanza è stata approvata e, di fatto, è stato presentato un progetto di legge in prima lettura. È chiaro che l’istanza d’Arengo, nella sua formulazione, non può essere esaustiva, non può cioè dettagliare tutte le casistiche e le implicazioni normative che un tema così specifico comporta. Proprio per questo, ritengo fondamentale il passaggio in commissione, che rappresenta lo strumento adeguato per definire nel dettaglio le modalità con cui quanto richiesto verrà attuato. Il punto, a mio avviso, è tutto qui: la politica ha il dovere di esercitare il proprio ruolo, specialmente su questioni importanti come questa, che toccano il cuore dell’identità e della cittadinanza della Repubblica. Non dimentichiamolo: un provvedimento come questo non ha precedenti nella nostra storia, o comunque non ha mai trovato attuazione concreta. Siamo quindi di fronte a un passaggio significativo, che merita tutta l’attenzione e la riflessione necessarie – ma sempre con l’obiettivo di arrivare a una decisione chiara e condivisa. Il Consiglio Grande e Generale ha tutto il diritto – e direi il dovere – di prendersi il tempo necessario per affrontare il tema con consapevolezza. Penso, ad esempio, a uno degli aspetti sollevati già durante la prima lettura: la questione del giuramento, che molti di noi considerano tutt’altro che secondaria. Personalmente, ritengo che il giuramento debba essere previsto come elemento fondamentale del percorso di naturalizzazione. E queste non sono “note a margine”, ma dettagli sostanziali, che possono essere affrontati e perfezionati solo attraverso l’esame in commissione, con emendamenti puntuali. Altri colleghi hanno giustamente sottolineato l’esigenza di rafforzare il principio dell’identità sammarinese, e credo sia un punto su cui riflettere con serietà. La nostra Repubblica ha una dimensione unica e fragile, che deve essere tutelata. Aprirsi non significa disperdersi: trovare un equilibrio tra apertura e salvaguardia dell’identità è il compito che ci aspetta. 

Marinella Loredana Chiaruzzi (PDCS): È un tema, quello sollevato dall’istanza d’Arengo, che certamente parte da un’iniziativa specifica ma che da tempo è oggetto di riflessione e attenzione da parte del Consiglio Grande e Generale. Si tratta, infatti, di una questione che tocca aspetti profondi della nostra identità istituzionale e che merita un dibattito all’altezza della sua importanza. Per quanto riguarda il dibattito all’interno dell’Ufficio di Presidenza, da quanto ho potuto comprendere, ci si è concentrati soprattutto sull’individuare l’iter più corretto e coerente con le disposizioni normative vigenti, anche in relazione alla natura del tema. In questo senso, l’Ufficio di Presidenza si sta attivando per valutare quale percorso istituzionale sia il più adeguato: se il passaggio diretto in Consiglio o, più opportunamente, un esame preliminare in Commissione. Va detto che, grazie all’istanza e al progetto di legge presentato, questo tema ha già generato un forte dibattito anche nell’opinione pubblica. Si sono costituiti comitati, si è avviato un confronto nella cittadinanza, segno che c’è un coinvolgimento ampio su dove vogliamo andare e su come affrontare la questione della cittadinanza per naturalizzazione. Personalmente, ritengo che il Consiglio abbia compiuto un passo maturo e condivisibile con l’approvazione dell’istanza nel 2024, ma ora chiedo uno sforzo ulteriore al Governo: nel momento in cui il dibattito entrerà nel vivo – sia in Commissione, sia in Consiglio – sarà fondamentale disporre di dati chiari, precisi e analitici. I numeri ci servono per comprendere meglio il fenomeno, ma anche per rassicurare chi teme un’eventuale perdita di sovranità o un approccio troppo superficiale da parte della politica. Paure che personalmente non condivido, ma che vanno prese sul serio e affrontate con strumenti oggettivi. Va inoltre considerato che, per accedere alla cittadinanza per naturalizzazione, sono richiesti vent’anni di residenza continuativa, e quindi il bacino effettivo di persone che potrebbero beneficiarne è limitato. Un ultimo elemento importante: con la legge del 2019, il termine per la rinuncia alla cittadinanza d’origine è stato esteso da un anno a cinque anni, con un ulteriore anno di proroga. Questo significa che, anche nel sistema attuale, si è cercato di andare incontro alle difficoltà e ai tempi richiesti per una decisione così delicata. Tutti questi elementi, numeri compresi, devono accompagnare il nostro dibattito per renderlo più consapevole, trasparente e responsabile. 

17-Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi per l’esposizione del ritratto dei Capitani Reggenti nelle sedi delle Segreterie di Stato, dei quartieri militari, dei plessi scolastici e negli uffici pubblici che ne facciano richiesta (Istanza d’Arengo n.1 del 6 ottobre 2024)

Segretario di Stato Andrea Belluzzi: Con nota protocollo n. 9496, la Segreteria di Stato per gli Affari Interni ha trasmesso a tutti gli uffici del settore pubblico allargato una comunicazione finalizzata a sollecitare l’inoltro delle richieste per il ritratto ufficiale dei Capitani Reggenti, da esporre presso le sedi ritenute opportune. In occasione della cerimonia di insediamento, è stato realizzato lo scatto ufficiale, attualmente in fase di stampa da parte del fotografo incaricato. Non appena pronte, le fotografie verranno tempestivamente trasmesse a tutti gli uffici che ne hanno fatto richiesta, che al momento risultano essere 30. In aggiunta, desidero informare che abbiamo colto l’occasione per fare un ulteriore passo avanti rispetto alla semplice trasmissione della fotografia. Stiamo infatti elaborando un progetto più articolato, che prevede, oltre all’invio in formato cartaceo e digitale, anche la possibilità di affiancare all’immagine un breve contributo video che racconti la cerimonia di investitura dei Capitani Reggenti. L’obiettivo è quello di valorizzare e diffondere la conoscenza delle nostre cerimonie istituzionali, promuovendo una maggiore consapevolezza del patrimonio civico e delle tradizioni repubblicane anche all’interno degli uffici pubblici. 

18-Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24 maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi per la pubblicazione sul sito del Consiglio Grande e Generale del documento di votazione dei singoli Consiglieri (Istanza n.7 del 6 ottobre 2024).

Alle 13 i lavori si concludono.