San Marino. Commissione Consiliare Riforme istituzionali, intervento dell’Avv. Valeria Ciavatta – Martedì 11 novembre mattina. Report by AskaNews

Nel corso della seduta mattutina della Commissione Speciale, prosegue il ciclo di audizioni. In programma l’intervento dell’Avv. Valeria Ciavatta. 

L’avvocato Ciavatta offre alla Commissione un contributo fondato sull’esperienza maturata nelle istituzioni sammarinesi, concentrandosi su gerarchia delle fonti, formazione delle leggi, ruolo della Reggenza e conflitto di attribuzioni. Ricorda che la riforma costituzionale del 2002 nasce dal percorso di modernizzazione avviato dopo l’adesione di San Marino al Consiglio d’Europa nel 1988, per rafforzare lo Stato di diritto, la separazione dei poteri e la certezza del diritto. Ciavatta sottolinea il valore storico e tecnico del diritto comune, che continua a integrare l’ordinamento soprattutto in assenza di norme scritte. Ritiene che non si debba cancellare questa tradizione, ma piuttosto consolidarla e tradurla in norme positive per garantire certezza e conoscibilità del diritto. In ambito legislativo, evidenzia la necessità di migliorare la qualità dei testi normativi: le relazioni alle leggi e ai decreti dovrebbero esplicitare la ratio delle scelte, gli emendamenti andrebbero depositati con anticipo, e sarebbe utile un parere tecnico preventivo per evitare contraddizioni. I decreti legge, a suo avviso, non devono essere demonizzati: sono strumenti di rapidità istituzionale, ma serve un ruolo più attivo della Reggenza. Propone inoltre di rafforzare il lavoro delle commissioni consiliari permanenti. I decreti più tecnici potrebbero essere esaminati o ratificati direttamente in commissione, mentre gli emendamenti potrebbero essere votati in questa sede, mantenendo comunque la ratifica finale in Consiglio. Per quanto riguarda la Reggenza, Ciavatta ritiene opportuno prolungare la durata del mandato, così da accrescerne il peso istituzionale. Sul conflitto di attribuzioni, osserva che l’attuale disciplina presenta criticità, in particolare sulla legittimazione attiva degli organi collegiali e sulla possibilità per i singoli consiglieri di agire autonomamente. Ritiene necessario un intervento di revisione. A proposito del Congresso di Stato, sostiene che vada sgravato da pratiche amministrative non coerenti con il principio di separazione dei poteri, attribuendo alcune competenze direttamente ai Segretari di Stato o a commissioni amministrative. Ricorda di aver già promosso, nel 2006-2007, una riforma in tal senso, volta a semplificare le delibere sul personale pubblico. Ciavatta richiama l’attenzione sulla necessità di rafforzare la Reggenza e la Segreteria agli Interni, considerate istituzioni oggi più deboli rispetto ad altre, e sottolinea l’importanza di valorizzare il ruolo del Consiglio e dell’opposizione, sia nelle sedi istituzionali — con spazi e tempi dedicati — sia nel dibattito politico più ampio, in cui i partiti continuano a svolgere una funzione fondamentale di confronto e formazione democratica. 

Ciavatta si sofferma anche sulla figura del consigliere, sottolineando l’importanza di riconoscerne la funzione non solo sul piano economico, ma soprattutto in termini di tempo e conciliazione con la vita lavorativa e familiare. Evidenzia che la categoria più penalizzata è quella dei lavoratori dipendenti del settore privato, che faticano a conciliare impegni istituzionali e professionali, e richiama l’attenzione sulla condizione delle mamme, in particolare delle neomamme, spesso costrette a ridurre l’orario di lavoro con conseguenze sulla carriera e sulla pensione. 

Di seguito una sintesi dei lavori 

20251111 – Commissione Consiliare Riforme istituzionali – Report martedi 11 novembre mattina