PARTE OTTAVA.
D’ADDARIO: ”Sentivo le telefonate in Banca Cis. Per il ruolo che avevo era facile sentirle dato che avevo libertà di movimento. (…) un giorno ero in banca, era il momento in cui alcuni gruppi internazionali si erano dimostrati possibilisti nell’acquistare delle banche sammarinesi ed era circa sette o otto mesi prima dell’arresto del Segretario Podeschi, e mi ricordo di una conversazione che Daniele fece con me che mi ha fatto pensare che il Gruppo Grandoni aveva chiesto al Segretario Claudio Podeschi di aiutare a vendere Banca Cis e mi ricordo la cosa che mandò in bestia Daniele fu la risposta che gli venne data, e cioè come si fa a vendere una banca messa in quel modo. La Banca quando è stata comprata era già in default, e tutti lo sapevano. L’hanno comprato con i soldi dei conti correnti dei correntisti che c’erano dentro. Quel giorno gridavano e dicevano: abbiamo fatto l’affare della vita. Abbiamo comprato la Banca senza soldi diceva la Lazzari. Però io dovevo stare zitto perchè mi tenevano ricattato per questa storia dello scoperto di conto corrente. Ho sento quella telefonata dove lo stesso Giudi urlava ”quello li lo devi arrestare, lo devi arrestare! Te lo dico io!”. Ho fatto due piu’ due quando ho saputo dell’arresto del Segretario Claudio Podeschi. Secondo me parlava con qualche commissario, con chi si può parlare di arresti?
*** FINE PARTE OTTAVA ****
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