Diverse le questioni che vengono poste all’attenzione da parte dei Commissari. A tenere banco è soprattutto il tema della circolare applicativa emanata dal Dipartimento Affari Esteri relativa alle residenze fiscali non domiciliate (RFND). I Commissari riportano i dubbi, espressi nella giornata di ieri dalle organizzazioni sindacali, su una possibile estensione dello spettro delle strutture presso le quali è possibile porre le residenze fiscali non domiciliate. Si parla anche della situazione di San Marino RTV e sulla mancata approvazione, da parte del Cda, del bilancio 2023.
Sul tema delle residenze, dice Giuseppe Maria Morganti (Libera), “un’estensione di questa materia al di là di quanto il Consiglio Grande e Generale ha deciso, ci sembra veramente un fatto inqualificabile e che probabilmente richiede dei chiarimenti”. Rincara la dose Nicola Renzi (Rf): “Si era trovato un accordo sul fatto che gli hotel dei residenti fiscali fossero le strutture alberghiere cinque stelle. Sono arrabbiato per questa cosa perchè mi sento preso in giro”. Per Daniela Giannoni (Rete) è “grave il fatto della circolare che va a smentire quanto deciso in quest’Aula dal Consiglio Grande e Generale”.
Spazio quindi alle repliche del Segretario di Stato Beccari.
Sul tema delle residenze, “credo che siamo un attimo fuoristrada. Il punto è questo: non è che si vuole derogare al principio dell’albergo a cinque stelle ma si vuole rendere possibile utilizzare più strutture che offrono lo standard cinque stelle dislocate in territorio. Abbiamo considerato la possibilità che lo standard sia offerto da più strutture presenti sul territorio parte di uno stesso progetto aziendale. Avremo persone che potrebbero avere bisogno di servizi che non sono parte dello stesso blocco immobiliare”. Ciò detto, si tratta di “una circolare modificabile, non ci sono autorizzazioni in corso, possiamo modificare il passaggio per rendere più chiaro il concetto”.
E precisamente è stato detto: ”
Andrea Zafferani (Rf): Anche io chiedo dei chiarimenti sul tema delle residenze elettive. La circolare sembra mandare in soffitta la mediazione e il fatto che le residenze non domiciliate potessero essere date solo agli alberghi ai cinque stelle, ora addirittura si dice che possono essere strutture ad uso residenziale, questo mi lascia il dubbio. Chi è che valuta se le abitazioni sono di fascia alta? Abbiamo bisogno di un’integrazione del Catasto? Non è questo che chiedeva la norma, non era previsto tale allargamento.
Nicola Renzi (Rf): Anche io ho letto la circolare. Non può essere questo il modo in cui noi gestiamo una situazione così delicata. Non possiamo comportarci così prima delle elezioni. Si era trovato un accordo sul fatto che gli hotel dei residenti fiscali fossero le strutture alberghiere cinque stelle. Sono arrabbiato per questa cosa perchè mi sento preso in giro. Non è così che si fanno le cose. La circolare c’è e adesso ogni forza politica dirà che cosa ne pensa. Oramai il progetto c’è, la battaglia l’abbiamo fatta, io non metto nel programma abolizione immediata delle residenze fiscali non domiciliate. Le cose vanno fatte con correttezza, non con gli escamotage.
Daniela Giannoni (Rete): Grave il fatto della circolare che va a smentire quanto deciso in quest’Aula dal Consiglio Grande e Generale. Si è sottolineato più volte che le residenze fiscali non domiciliate dovessero fare riferimento solo agli alberghi cinque stelle. Invito il Segretario a far ritirare la circolare.
Segretario di Stato Luca Beccari: Per le residenze fiscali non domiciliate, credo che siamo un attimo fuoristrada. Mentre voi parlavate mi sono riguardato il testo della circolare. Il punto è questo: non è che si vuole derogare al principio dell’albergo a cinque stelle ma si vuole rendere possibile utilizzare più strutture che offrono lo standard cinque stelle dislocate in territorio. Abbiamo considerato la possibilità che lo standard sia offerto da più strutture presenti sul territorio parte di uno stesso progetto aziendale. Avremo persone che potrebbero avere bisogno di servizi che non sono parte dello stesso blocco immobiliare. Non si vuole derogare al principio originario della legge. E’ una circolare modificabile, non ci sono autorizzazioni in corso, possiamo modificare il passaggio per rendere più chiaro il concetto. Non capisco perche? il sindacato debba sollevare questo tema con questa veemenza quando l’intendimento è ben chiaro. Se la circolare ha creato confusione si corregge e si torna tranquillamente sui binari.
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Fonte Askanews