San Marino. Commissione Esteri del 23.07.25. Sintesi e gli interventi by Askanews

Torna a riunirsi, nella giornata di mercoledì 23 luglio, la Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri, Emigrazione ed Immigrazione, Sicurezza e Ordine Pubblico, Informazione.

I lavori si sono aperti con il comma “comunicazioni”. Il Segretario di Stato Luca Beccari ha offerto un’ampia panoramica sull’impegno della Repubblica di San Marino in ambito internazionale, in particolare riguardo alla questione palestinese. Ha annunciato la propria partecipazione alla conferenza ONU del 28-30 luglio sulla risoluzione pacifica del conflitto israelo-palestinese, inizialmente prevista per giugno ma sospesa a causa delle tensioni tra Israele e Iran. Beccari ha riepilogato le recenti posizioni espresse da San Marino in sede internazionale: alla FAO, all’Assemblea Generale ONU, all’OMS e durante il Consiglio di Sicurezza, sottolineando la coerenza dell’azione diplomatica sammarinese a favore del cessate il fuoco, della protezione dei civili e del riconoscimento dei diritti del popolo palestinese.

Durante la seduta è intervenuta Antonella Mularoni (RF), che ha chiesto chiarimenti su una lettera inviata dall’Ufficiale di Stato Civile, nella quale vengono sollevate “tutta una serie di problematiche che l’Ufficio si trova ad affrontare proprio per le questioni relative alla cittadinanza”. Ha lamentato il silenzio del Governo e sollecitato un confronto nella prossima sessione.

Infine, ha posto l’attenzione sulle criticità legate alla vendita di auto da San Marino all’Italia, chiedendo un monitoraggio costante. Il presidente della Commissione, Michele Muratori (Libera), ha risposto assicurando che la questione sollevata dalla dirigente dello Stato Civile è già stata portata all’attenzione del Segretario Belluzzi e sarà valutata la possibilità di un confronto ufficiale.

Matteo Zeppa (Rete) ha dato lettura di un Ordine del giorno per impegnare “il Congresso di Stato a porre in essere ogni azione utile al fine di sostenere l’apertura di corridoi umanitari o ogni altra iniziativa atta a garantire la tutela e l’accoglienza della popolazione civile in fuga dalla Palestina o già fuggita dalla propria terra per riparare in altre nazioni vicine, attivandosi concretamente – con modalità consone alla nostra realtà territoriale e statuale – anche al fine di garantire loro l’inalienabile diritto di rientrare nella propria terra d’origine una volta terminata l’emergenza umanitaria e la guerra”. L’ordine del giorno, sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, viene messo in votazione e approvato all’unanimità con 11 voti a favore.

Fabio Righi (Domani Motus Liberi) ha criticato la gestione – nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Grande e Generale – dell’ordine del giorno sul percorso di associazione con l’Unione Europea. Ha ribadito che la sua forza politica non è contraria all’accordo ma chiede maggiore trasparenza, strumenti di valutazione dell’impatto e coinvolgimento dei cittadini. Ha sostenuto che la dinamica messa in atto dalla maggioranza” ha impedito “di ottenere ancora una volta un ordine del giorno all’unanimità in Consiglio”. Righi ha inoltre approfondito il tema delle immatricolazioni in Italia, chiedendo di “implementare e potenziare la rete e gli strumenti di controllo a disposizione degli uffici, e attivare procedure che portino a un controllo integrato e a una maggiore sicurezza”.

Lorenzo Bugli (PDCS) ha replicato direttamente a Righi, accusando Motus di ambiguità. Ha spiegato che l’ordine del giorno della maggioranza si limitava a ribadire la volontà di proseguire nel percorso di associazione con l’UE e la necessità di migliorare l’informazione ai cittadini. Secondo Bugli, il rifiuto di firmare è stato motivato dalla volontà di inserire, in modo poco chiaro, riferimenti a una consultazione popolare.

“Per questo che c’è stata una certa fibrillazione nei vostri banchi, in quel momento in cui siamo venuti a proporvi la firma sull’ordine del giorno. Una fibrillazione evidente, che si è vista anche nelle successive evoluzioni politiche” ha detto Bugli.

Quindi un’esortazione, rivolta a Motus, affinchè chiarisca definitivamente la propria posizione sull’Europa. “La fibrillazione c’è stata nel momento in cui ci è stato sottoposto un testo immodificabile, e si è rifiutato di inserire un punto che era già stato approvato in un ordine del giorno votato all’unanimità a marzo” la replica di Righi.

Nicola Renzi (RF) ha riportato l’attenzione sulle distorsioni economiche, in particolare quelle legate al commercio di auto e liquori. Ha ricordato come, già da tempo, operatori economici seri avessero lanciato segnali d’allarme, sottolineando l’importanza di non banalizzare o eludere queste criticità. Renzi ha auspicato un’informativa riservata ai consiglieri sul lavoro degli uffici, sulle segnalazioni ricevute e sugli interventi messi in atto. Ha inoltre avanzato una riflessione sulla riorganizzazione dei corpi di polizia, definendo insostenibile l’attuale assetto tripartito nel lungo periodo.

Manuel Ciavatta (PDCS) ha sottolineato il valore storico e simbolico della recente visita a San Marino del direttore dell’Agenzia delle Entrate italiana. Un passaggio che, secondo Ciavatta, testimonia la maturazione del rapporto bilaterale e la credibilità internazionale riconquistata dal Paese.

Dalibor Riccardi (Libera), riprendendo la questione palestinese, ha espresso pieno sostegno all’ordine del giorno presentato da Matteo Zeppa, sottolineando come il contenuto del testo sia perfettamente in linea con i valori umanitari e storici di San Marino.

Gerardo Giovagnoli (PSD) ha suggerito di allargare lo sguardo oltre il solo conflitto israelo-palestinese, ricordando che nel mondo ci sono attualmente 56 conflitti attivi, molti dei quali ignorati dal dibattito pubblico. Giovagnoli ha poi proposto incontri diretti con due piccoli Stati già integrati con l’Unione Europea, Malta e Liechtenstein.

Maria Luisa Berti (AR) ha confermato il pieno appoggio della sua forza politica all’ordine del giorno sulla Palestina, considerandolo un segnale coerente di attenzione e solidarietà verso una popolazione martoriata. Berti ha proposto di organizzare un’audizione con i vertici delle forze di polizia, per comprendere le strategie in atto e affrontare eventuali criticità.

Di seguito gli interventi:

20250723 – Commissione Consiliare II – Report mercoledi 23 luglio pomeriggio