Dopo la seduta segreta cominciata la mattina e proseguita nel pomeriggio, i lavori della Commissione sono ripresi in seduta pubblica con il comma “Comunicazioni”. Emanuele Santi (Rete) ha aperto il confronto partendo dalla relazione semestrale dell’IGRC, soffermandosi sui dati relativi al rimborso dei titoli senior.
“Sono stati rimborsati anche in questo semestre 6,8 milioni di titoli senior. Se li andiamo ad aggiungere ai 35 già rimborsati, significa che ne abbiamo già rimborsati 41,7 e ne mancano 28,2 da rimborsare”. Tuttavia, a questo dato positivo Santi ha contrapposto una valutazione molto critica sulle spese sostenute per il recupero. Spese che sono esplose fino a 1,2 milioni, ben al di sopra dei 450.000 euro ipotizzati nel piano.
Santi ha poi toccato il tema del comparto giochi, lodando la riforma avviata con il decreto del 2023.
A tenere banco è stato soprattutto il tema della riforma IGR, sul quale si sono consumate le schermaglie tra maggioranza e opposizione.
“Per sei anni – osserva Nicola Renzi (RF) – il Segretario Gatti ci ha descritto un Paese assolutamente magnifico, un Paese dove i conti sono in ordine, in cui il sistema bancario è solidissimo”. A questo punto, incalza Renzi, “i nodi vengono al pettine. Se le cose vanno così bene, che bisogno c’è di fare una riforma dell’IGR per imporre altri venti, trenta milioni?” Un appunto anche sul mancato coinvolgimento delle opposizioni: “Saremo chiamati a un confronto la settimana prossima, in maniera totalmente tardiva, quasi irrispettosa”.
“Visto che lo scopo è acquisire una determinata quantità di risorse, non sarebbe stato necessario fare la riforma, ma semplicemente applicare nella sua interezza la legge vigente e fare i controlli in maniera puntuale, come vanno fatti” ha commentato Gaetano Troina (D-ML).
Il commissario di Motus ha poi spostato l’attenzione su altri temi, come i progetti di riforma del settore dei trasporti pubblici e la gestione delle telecomunicazioni.
“Non possiamo oggi pensare di risultare attrattivi anche per chi viene a investire da fuori nel nostro territorio se non funzionano nemmeno le linee telefoniche”.
Infine, ha portato un esempio concreto legato al turismo, lamentando che durante eventi pubblici nel centro storico, come le Serate Medievali, siano state riscontrate situazioni poco decorose.
Luca Boschi (Libera) ha difeso l’operato del Segretario Gatti e della maggioranza rispetto alla questione IGR, sottolineando che l’atteggiamento mostrato è stato invece di apertura e disponibilità.
Ha ricordato che, nella scorsa legislatura, quasi tutte le forze politiche – inclusi RF e Rete – sollecitavano una riforma dell’IGR e l’obiettivo del pareggio di bilancio.
“Sul piano dei trasporti – ha aggiunto Boschi – ci si sta lavorando. Verrà presentato all’opposizione al rientro, quindi tra settembre e ottobre. Per quanto riguarda le telecomunicazioni, il Segretario Fabbri ha dichiarato che verrà data priorità alla dorsale della superstrada, da Dogana a Domagnano, fino ad arrivare a Borgo”.
Anche Sara Conti (RF) ha stigmatizzato il “metodo” adottato dal Governo sul tema dell’IGR.
“Continuiamo a ritenere un po’ una presa in giro il fatto che le opposizioni vengano convocate, così come le parti sociali, soltanto adesso, in netto ritardo rispetto a tutto quello che è il lavoro preparatorio di una riforma importante e complessa come questa”.
Nel finale, a prendere la parola è stato il Segretario di Stato Marco Gatti.
“La vera sfida di questo Paese è essere capaci di andare a un confronto portando delle alternative, perché dire che non va bene niente è la cosa più semplice”.
Gatti ha ricordato gli impegni assunti da maggioranza e Governo anche di fronte agli organismi internazionali.
“Se il Governo e la maggioranza saranno in grado di portare avanti quello che è nel programma di Governo, il giudizio sul Paese probabilmente si rafforzerà e diventerà ancora più forte. Se non saranno in grado, perderanno la fiducia. Ma perderà la fiducia il Paese, non soltanto il Governo in carica” ha aggiunto, mandando quindi alle opposizioni un segnale di apertura sulla riforma IGR.
“Non si può neanche dire che in questo Paese non si facciano controlli.
Nel 2019 sono stati fatti 859 controlli che hanno portato a casa 3 milioni e mezzo di maggiori introiti.
Nel 2020, anno del Covid, 568 controlli per 2,8 milioni di maggiori introiti.
Nel 2021, 614 controlli per 4,7 milioni di maggiori introiti” ha concluso.
La Commissione si è chiusa con il riferimento del Segretario di Stato Marco Gatti in merito alla presentazione del Programma Economico 2026.
Il dibattito non sarà affrontato in seduta serale, come inizialmente preventivato, ma nella prossima seduta della III Commissione Consiliare, che verrà convocata alla fine del mese di agosto, per dare tempo ai Commissari di esaminare il corposo documento alla base del Programma.
Qui di seguito gli interventi:
20250731- Commissione Consiliare Permanente III – giovedi 31 luglio 2025 pomeriggio (2)