San Marino. Commissione Finanze. Discussione sull’attività di ”ComproOro”. Risposta del Segretario Arzilli

consiglioMozione, conseguente alla trasformazione dell’interpellanza presentata dal Movimento Civico R.E.T.E. per conoscere i dettagli connessi all’attività di “Compro Oro”
Roberto Ciavatta, Rete: “Sono passati due anni e mezzo dall’interpellanza e sono cambiati molti elementi. Chiedo al segretario di Stato se l’attività è ancora in piedi e se ci sono novità. In  particolare, sul Banconomat, chiedo se il macchinario è ancora attivo. Chiedo poi se a distanza di due anni all’ufficio tributario sono mai state dichiarate transazione superiore ai 15 mila euro e se si è proceduto, se la clientela non sammarinese, al pagamento dell’imposta del 5%. Si parlava allora di carenza normativa in questo settore, il segretario aveva anticipato di una proposta di legge in piedi dal 2011 che lui stesso aveva ripreso in mano, dato che si parlava allora di 8 attività di comproOro in assenza di una legge specifica. Chiedo se questa legge è andata avanti. Allora si parlava di 8 dipendenti e chiedo se oggi siano assunti o non lo siano più. Ancora si vedono poi insegne inaccettabili all’ingresso di San Marino e non sono un bel biglietto da visita. Che tipo di iniziative si vogliono prendere a distanza di oltre due anni per questo disagio?”.
Marco Arzilli, segretario di Stato per l’Industria: “Fino al 2013 molte cose sono cambiate e altre sono invariate. Le attività del comproOro restano quelle della risposta all’interpellanza, 4 attive e 3 sospese. Oggetto dell’interpellanza è stata la Titan Gold. Del Banconomat non c’è traccia, c’è solo il brevetto depositato dal defunto titolare, l’attività  fa mera attività di compro oro. Ha tre dipendenti a tempo indeterminato e l’attività è tuttora in funzione. E’ stata sanzionata perché faceva attività di vigilanza senza autorizzazione. L’insegna, malgrado le sollecitazioni della segreteria, è rimasta invariata. Nel frattempo sono stati fatti molti controlli dall’Aif. Non ho a disposizione dati su operazioni superiori di 15 mila euro, non sono stati comunicati, ma abbiamo dati sul controllo dell’Oro in generale, su ingrossi, gioielleria etc. Non si è mossa solo Aif,  ma anche il nucleo antifrode che ci ha permesso di avere una fotografia del settore. La bozza di legge del 2011 è stata rivisitata nel 2014 perché sono cambiati gli scenari, c’è richiesta eccessiva di ingrossi che il congresso di Stato non sta autorizzando, in attesa di norme specifiche. Dobbiamo decidere se il settore ci interessa o no e comunque è un settore da regolamentare. Sono d’accordo che va tenuto sotto controllo per il rischio di riciclaggio, le nostre norme sono stringenti ma vanno implementate. Ci siamo concentrati per ora sui controlli su ingrossi, meno evidenti dei ComproOro, e dobbiamo addivenire a breve  a norme. Le ditte di ComproOro sono limitate nei numeri, come in Italia hanno prima avuto boom e poi si sono ridimensionate. Se non ci sono inciampi, con l’iter normativa proseguiremo con un confronto a luglio”.