San Marino. Commissione parlamentare mafie: il report conclusivo (Da Repubblica Sm)

La Commissione parlamentare italiana di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali presieduta dall’on.le Rosy Bindi ha presentato la propria relazione conclusiva. Repubblica sm ha potuto visionarla specie per la parte riguardante la Repubblica di San Marino visto che “l’attività della Commissione si è estesa anche al campo internazionale attraverso lo svolgimento di una serie di missioni all’estero (Parlamento europeo, Canada, Spagna, Repubblica di San Marino, Paesi Bassi, Malta), seguendo in particolare i temi del riciclaggio dei proventi derivanti da attività illecite delle mafie italiane all’estero, del traffico di droghe, della collaborazione transnazionale tra gli organi investigativi, della latitanza di esponenti della criminalità organizzata italiana in Stati stranieri nonché dell’infiltrazione della criminalità organizzata nel settore del gioco d’azzardo e delle scommesse anche on line. Lo sviluppo di una “diplomazia dell’antimafia” ha avuto un duplice obiettivo: da un lato, stimolare la diffusione di adeguati strumenti normativi e dall’altro promuovere la cultura antimafia anche al di fuori dei confini nazionali e dell’Unione europea. Si ritiene la dimensione internazionale la vera nuova frontiera”. “Per quanto riguarda il monitoraggio – si legge sul report – in relazione alla vicinanza con San Marino, è stato evidenziato che la Guardia di finanza, tramite i corpi specializzati di polizia tributaria, svolge un’attività nel settore della vigilanza fiscale. In merito è stato ricordato che, sino al 2013, San Marino ha vissuto una situazione cosiddetta “di paradiso fiscale”, così risultando attrattiva per aggirare gli obblighi di tassazione in Italia, soprattutto attraverso fenomeni di cosiddetta “esterovestizione” con l’utilizzo di strutture facenti in realtà capo ad attività svolte in forma stabile in Italia. Sono state svolte le audizioni del prefetto di Rimini, Gabriella Tramonti, e dei responsabili provinciali delle forze di polizia (Maurizio Improta, questore, Mario Conio, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, Antonio Giuseppe Garaglio, comandante provinciale della Guardia di finanza, Aniello Mautone, capo sezione operativa della DIA di Bologna); del prefetto di Ravenna, Francesco Russo; del prefetto di Forlì-Cesena, Fulvio Rocco De Marinis; del sostituto procuratore distrettuale di Bologna, Stefano Orsi; del procuratore circondariale di Rimini, Paolo Giovagnoli; del procuratore circondariale di Forlì, Sergio Sottani”.
“Le autorità di San Marino hanno invitato la Commissione parlamentare antimafia ad effettuare il 6 giugno 2017 una visita nella Repubblica del Titano al fine di uno scambio di vedute con le locali autorità politiche e di governo sui fenomeni criminali che interessano i due Paesi […] La ‘commissione consiliare sammarinese per il fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata’, istituita con legge nel luglio 2011, è un organo di diretta promanazione del Consiglio Grande e Generale cui competono attività di valutazione riguardo al fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata nel territorio della Repubblica del Titano, il monitoraggio delle attività economico-finanziarie e dei fenomeni sociali potenzialmente esposti al rischio di infiltrazione, nonché l’attività di sensibilizzazione su tali tematiche nei confronti delle istituzioni e degli organi dello Stato e dell’opinione pubblica. La legge istitutiva conferisce altresì il potere alla Commissione di sviluppare rapporti con istituzioni estere ai fini di scambio di informazioni ed esperienze ed instaurare rapporti di collaborazione nel campo della lotta alla criminalità organizzata. Nel corso della visita di studio la delegazione della Commissione ha incontrato le autorità di governo della Repubblica – il segretario di Stato per gli affari esteri e giustizia, Nicola Renzi, e il segretario di Stato per gli affari interni, Guerrino Zanotti – ed è stata ricevuta in udienza dai capitani reggenti, Mimma Zavoli e Vanessa D’Ambrosio. Ulteriori incontri hanno avuto luogo con il magistrato dirigente del tribunale, Valeria Pierfelici accompagnata da una delegazione di magistrati e i comandanti dei corpi di polizia, Maurizio Faraone, comandante del corpo della gendarmeria, Albina Vicini, comandante del corpo della polizia civile e Massimo Ceccoli, comandante della Guardia di Rocca. Una sessione specifica, infine, è stata riservata ad una riunione congiunta, cui hanno partecipato i parlamentari italiani e i membri della commissione consiliare di San Marino per il fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata, in cui sono stati discussi temi di comune interesse.
Le autorità sammarinesi incontrare hanno ringraziato la Commissione per aver accolto l’invito. Per la Repubblica del Titano si tratta di un evento di straordinaria importanza perché testimonia i grandi progressi raggiunti sul percorso della trasparenza e della lotta al crimine organizzato.
In tal senso, è stata ricordata l’introduzione del reato di associazione a delinquere di stampo malavitoso (Legge n. 99 del 7 giugno 2010), la riforma del sistema di confisca e di sequestro preventivo e probatorio (Decreto Legge n. 134/2010) e l’introduzione di requisiti di onorabilità di soci e amministratori (Decreti Legge nn. 150, 162 e 179 del 2010). Così pure la Repubblica di San Marino è stata in grado di allinearsi ai più recenti standard internazionali antiriciclaggio, sia attraverso l’introduzione delle necessarie norme penali che puniscono le relative fattispecie, sia attraverso il rafforzamento dei presìdi per prevenire che il sistema bancario e finanziario, sia utilizzato per il lavaggio dei proventi illeciti o per il finanziamento di attività terroristiche. Così pure sono stati fatti passi importanti sulla trasparenza anche fiscale delle operazioni societarie, bancarie e finanziarie che ha riscosso il vivo interesse della comunità internazionale.
In conclusione, la Commissione ritiene che anche nella prossima legislatura dovrà offrire il proprio sostegno alle Autorità politiche e di governo di San Marino nel proseguire il percorso di legalità e trasparenza ormai da tempo avviato, nonché instaurare un rapporto di collaborazione che si auspica durevole e fattivo con la Commissione consiliare per il fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata”.