Mozione conseguentemente alla trasformazione dell’interpellanza presentata dal consigliere Elena Tonnini in merito alla possibilità di cambiare gli accordi con le regioni italiane allo scopo di importare rifiuti in Repubblica.
Elena Tonnini, Rete: “L’interpellanza chiedeva chiarimenti sull’eventualità di cambiare accordi con l’Italia per aprire alla possibilità di importare rifiuti, paventata a seguito di un documento della segreteria di Stato in cui si apprendeva la sua volontà di rivedere accordi per cambiare l’impostazione dei rifiuti e sono emersi così alcuni dubbi da cui è nata l’interpellanza.
La risposta all’interpellanza parla di avviare ulteriori verifiche, in contrasto a un documento della segreteria in cui si parla invece non di semplice verifica, ma dell’intento di innestare la possibilità di importare rifiuti a San Marino.
Sottolineo invece l’impegno per la strategia a rifiuti zero sollecitata da due ordini del giorno, che è ben diversa dalla possibilità di importare rifiuti, c’è quindi un paradosso: San Marino non è indipendente per la gestione dei suoi rifiuti e poi vuole cambiare accordi per introdurre rifiuti di altri. Ultima cosa: il rilascio di autorizzazioni, da un lato si dice che non viene contemplata la possibilità di introdurre rifiuti da parte di aziende sammarinesi, dall’altra ci sono eccezioni finalizzate al loro recupero. Rispetto alla risposta all’interpellanza non è vero che non è prevista dalla normativa attuale la possibilità dell’incenerimento, non risultano chiare neppure le autorizzazioni di alcune ditte, alla luce di queste contraddizioni, riteniamo importante che San Marino non si muova, nemmeno se si parla di recupero, verso l’importazione di rifiuti”.
Franco Santi, C10: “Una cosa è la gestione del rifiuto, la filiera del riciclo fino all’effettivo recupero della materia, che può aprire a una serie di prospettive a livello di sviluppo economico di impresa a San Marino, un conto invece è ragionare in maniera slegata attorno alle iniziative che alcune aziende hanno già intrapreso. La problematica del rifiuto non è solo legata all’ambiente, ma a una serie di attività economiche, legali e non. La prudenza è sempre ben accetta, avendo ben in mente l’aspetto positivo della politica condotta da qualche tempo dalla segreteria, che è quella del rifiuto zero, che ha anche aspetti economici”.
Stefano Canti, Pdcs: “Condivido che l’argomento dei rifiuti sia delicato, già la normativa attuale prevede la possibilità per San marino di importare ed esportare rifiuti. Detto questo se li importiamo, dobbiamo capire il perché, visto che non abbiamo alcun impianto di smaltimento finale, serve quindi cautela. La risposta all’interpellanza dice che il governo non ha preso alcuna decisione finale, ma qui va fatta comunque chiarezza. Se c’è un’azienda che importa rifiuti, bisogna capire cosa intende farne. Prima di prendere alcuna decisione in merito credo vada spiegato bene”.
Gerardo Giovagnoli, Psd: “Mi sembra che la risposta del governo contenga una verità, si dice che San Marino in base agli accordi con l’Italia può solamente esportare e importare rifiuti non è contemplato. Bisogna capire se parliamo di importazioni di materiale che andiamo a trattare per rimettere in una catena di valore, parlare di rifiuti allora non è corretto”.
Antonella Mularoni, segretario di Stato per l’Ambiente: “Come voi sapete, le risposte erano state preparate dal segretario Fiorini. Vorrei sgombrare il terreno dalla preoccupazione che San Marino intenda rinegoziare gli accordi con l’Italia per importare rifiuti. Rispetto alla società che ha maggiormente creato problematiche, capisco che possano insorgere preoccupazioni, sono condivisibili in primis da parte mia. Sono già state fatte verifiche, le sanzioni non hanno riguardato questo tipo di irregolarità. Da parte mia ci sarà attenzione e la mia massima determinazione affinché la questione della gestione rifiuti possa essere monitorata nella massima trasparenza e garanzia per tutti, nessuno deve pensare ci siano spazi di immunità. Se il terreno potesse lasciare maglie aperte e dubbi interpretativi ci sarà piena disponibilità a intervenire per evitare rischi alla collettività”.
Elena Tonnini, Rete: “Ringrazio il segretario per il chiarimento e sono contenta del suo ribadire in maniera netta la volontà di non favorire la possibilità di importare rifiuti. Resta aperto l’interrogativo su chi ha ottenuto già la possibilità di farli entrare per il loro recupero. Non presenterò l’ordine del giorno e do disponibilità per l’elaborazione di proposte sulla strategia rifiuti zero, mi auguro siano fatti controlli più specifici alle aziende in questione”.
Antonella Mularoni, segretario di Stato per l’Ambiente: “Sono certo che il Consiglio grande e generale su questi argomenti troverà l’unanimità”.
Fonte: Rete