L’unica certezza della vita è la morte. Ed essa arriva senza un perché. Purtuttavia è davvero difficile farsene una ragione. Lo dimostrano le innumerevoli espressioni di cordoglio per la dipartita del consigliere della Dc Gian Franco Terenzi, venuto a mancare in circostanze tragiche, ovvero mentre si trovava nel piazzale della sua azienda, travolto da un autocarro. La ricognizione cadaverica sul consigliere ha subito chiarito la causa della morte, evidenti infatti i segni lasciati sul corpo dal mezzo pesante, la dinamica non è però ancora del tutto chiara, saranno eventualmente le immagini della telecamera di sorveglianza della ditta a far più luce sui tragici fatti. Dal canto suo l’autotrasportatore lombardo che era alla guida dell’autocarro non avrebbe visto Terenzi investendolo mentre stava ripartendo per girare intorno allo stabile e caricare il mezzo. E’ dunque giallo sul fatto che non si sia accorto di nulla pur non essendo in retromarcia. Il corpo è stato ritrovato ad almeno 150 metri dal mezzo. Sul corpo di Gian Franco Terenzi verrà disposta l’autopsia. Frattanto sono ripresi i lavori del Consiglio Grande e Generale che in un primo momento erano stati sospesi. Terenzi aveva partecipato ai lavori del Consiglio di martedì che erano andati avanti fino a tarda notte per poi recarsi l’indomani al lavoro. La notizia della sua morte si è abbattuta come un uragano sulla Repubblica che improvvisamente si è fermata. I lavori del Consiglio sono ripartiti soltanto ieri alle 14 con un omaggio alla memoria del consigliere scomparso. “E’ davvero con grande tristezza – hanno esordito i Reggenti in apertura di Consiglio – che oggi apriamo questa seduta consiliare, profondamente addolorati e colpiti dalla improvvisa, tragica scomparsa del Consigliere Gian Franco Terenzi, fino a martedì scorso accanto a noi in quest’Aula. E proprio per questo, il non poterlo più vedere né condividere con lui l’impegno istituzionale, ci risulta davvero difficile da accettare. Con lui scompare un indubbio protagonista della vita politica della nostra Repubblica (…) Non sarà facile, Signori Consiglieri, abituarci all’idea che la sua presenza non vivacizzerà più i dibattiti che qui, nella sede più alta delle istituzioni repubblicane, si sviluppano. Così come – ne siamo certi – non sarà facile abituarsi alla sua assenza per tutte le realtà che lo hanno visto protagonista dinamico, tenace ed entusiasta, a livello imprenditoriale, sportivo, sociale. Tante le attestazioni che ci sono pervenute anche da fuori confine, attestazioni che confermano come Gian Franco Terenzi si sia fatto conoscere ed apprezzare per la sua intraprendenza, la sua determinazione e l’instancabile energia profuse nel promuovere, anche all’estero, iniziative che potessero valorizzare il nostro Paese e che potessero favorire proficui rapporti di amicizia e collaborazione con altre realtà, in particolare con la Cina. (…) Lo vogliamo ricordare così, mai stanco di pensare a qualcosa di nuovo, sempre pronto a nuove sfide, a nuovi viaggi: uno spirito indomito e infaticabile, al contempo ironico e saggio, capace di interloquire con tutti”. Il capogruppo della Dc Francesco Mussoni lo ha ricordato con queste parole: “La mia è una grande difficoltà perché è difficile sintetizzare in pochi minuti un uomo e un amico. Un uomo delle istituzioni che ha voluto portare il Paese all’esterno, un uomo che ha fatto dell’impegno politico un esempio, un uomo di coerenza politica, con idee politiche chiare che ha militato nel partito fin dal 1957, che ha saputo portare nelle istituzioni la sua energia, la sua creatività, arrivando a creare ciò che era impensabile: la costruzione di rapporti sani e seri con la Cina, rapporti rivelatisi molto utili al Paese. Noi lo ricordiamo come un amico, come una persona piena di energia, una risorsa per tutti”. Il consigliere di Rf Nicola Renzi lo ha celebrato ricordando tutte le cariche che ha saputo magistralmente ricoprire, “certo – ha affermato Renzi – avrà commesso anche qualche errore come tutti gli esseri umani fanno, ma eventuali mancanze sono ampiamente state compensate da ciò che ha saputo rappresentare per tutti noi e per il nostro Paese. La sua sintassi complessa, fantasiosa, irriducibile, era il segno della sua genialità che non sempre sta alle regole. La maniera in cui diceva le cose dava ancora più forza alla lucidità del pensiero che voleva esprimere. Era uno spirito assolutamente libero, non aveva paura di prendere posizioni proprie e questo non certo per fare sgarbi alla sua parte politica alla quale era attaccatissimo. Ora lo immagino già dall’altra parte impegnato a convincere le persone della bontà del suo pensiero”. Per il consigliere di Libera Giuseppe Morganti era soprattutto un Amico. “Mi associo alle parole dei Reggenti – ha detto Morgani con la voce rotta dall’emozione – che hanno fatto un quadro molto preciso, voglio parlare a nome di Libera ma anche con un pizzico di accento personale. Conosco Gian Franco da tempo immemorabile, siamo sempre stati avversari ma sempre amici, del resto come si fa a non essere amici di chi ha spirito critico? Le sue volontà, le sue aspirazioni, il modello critico, non devono andare disperse”. Molto commosso il ricordo tratteggiato dal consigliere di Npr Denise Bronzetti che si è rivolta direttamente al consigliere: “Io mi sono sempre chiesta come tu anche alla tua età e dopo tanti anni di militanza politica potessi esprimere ancora tanta vitalità e esuberanza nelle cose che facevi, ti ringrazio perché hai portato in alto il nome di questa piccola Repubblica anche di fronte a una super potenza come la Cina. Tutti i consessi internazionali ti hanno visto indiscutibile protagonista. Tanti Paesi hanno riconosciuto la tua grande vivacità e la voglia di far emergere San Marino in scenari internazionali che senza il tuo impegno si sarebbero accorti meno del nostro Paese”. Infine il capogruppo di Rete Gian Matteo Zeppa ha proposto un minuto di silenzio. Ci mancherai Gian Franco Terenzi.
Repubblica Sm