San Marino. Comodato d’uso gratuito a Borgo dopo una vita politica in Ap a combattere sprechi e privilegi… Ma solo degli altri, vien da chiedesi oggi? … di Enrico Lazzari

Ricordo, ai tempi in cui la mia vita professionale mi portava a vivere o guidare qualche redazione giornalistica sammarinese, che un “chiodo fisso” dell’allora Alleanza Popolare, madre politica della Repubblica Futura odierna e, all’epoca, casa politica di Valeria Ciavatta, già Segretario di Stato e Capitano Reggente, coofondatrice nel 1993 della stessa forza politica per anni e anni guidata da Tito Masi, era la lotta ai privilegi.
Tutte le forze politiche sammarinesi, tranne la loro ovviamente, ad ascoltarli appariva come la scelleratezza fatta partito.

La moralizzazione della classe dirigente del Titano veniva presentata come la panacea a tutti i mali.

E la panacea, era ovvio, si chiamava Alleanza Popolare, unica forza capace di scardinare il sistema di clientelismo e privilegi.

Già, privilegi… Assunzioni clientelari nella Pa, favori in cambio di voti, concessioni di aree pubbliche… Un “malaffare” totale.
Ogni occasione, ogni discussione parlamentare era occasione per rimarcare questo imperativo obiettivo di combatter ogni privilegio, che in quanto tale avrebbe determinato mancati introiti o addirittura ingiustificati esborsi dalle casse pubbliche.
“Leggo in quanto è avvenuto -affermò Valeria Ciavatta, all’epoca Segretario di Stato agli Affari Interni- un segnale critico verso i nuovi criteri che la coalizione di governo ha adottato per impedire nella PA privilegi e ingiustizie”… Per impedire privilegi… Era il 25 novembre del 2006 e questo sfogo fu conseguente alla bocciatura di un ordine del giorno consigliare.

Se Ap, del resto, era in prima linea nella sua “guerra” ai privilegi, uno dei più combattivi “soldati” dell’armata del “generale” Masi era proprio la Ciavatta. Quella stessa Valeria Ciavatta che, con delibera datata 28 marzo 2022 e assunta con parere favorevole della Giunta di Castello di Borgo Maggiore (ma “scoperta” e resa nota ai più solo oggi da GiornaleSm), è fra i beneficiari di un “comodato d’uso gratuito” di una parte di proprietà dell’Ecc.ma Camera (ovvero proprietà pubblica).

Chissà, vien da chiedersi, come avrebbe commentato Ap se, all’epoca, un ex esponente di primo piano della politica biancazzurra avesse ricevuto in “comodato d’uso gratuito” un bene pubblico. Non lo sapremo mai. Ma possiamo immaginarlo… Ipotizzarlo…

Ben inteso, non c’è nulla di illecito in questa concessione, né è deprecabile a priori il “comodato d’uso” concesso su beni pubblici a soggetti privati.

E’ sul gratuito che, specie oggi in regime di crisi, quando tutti i sammarinesi sanno già che dal prossimo anno saranno chiamati a sacrifici più o meno ingenti -primo fra tutti l’aumento di almeno il 20% della tassa IGR-, appare sensato se qualcuno eccepisse.

Del resto, ogni occupazione del suolo pubblico, sul Titano, è regolamentata dalla Legge 42 del 28 maggio 1992 e al suo art.3, oltre a prevedere l’onere, per l’occupante, di pagare tasse e contributi, dispone addirittura un deposito a garanzia.

Perchè, quindi, in questo caso, l’esecutivo ha disposto il “comodato d’uso gratuito” su un bene pubblico che, in forza della stessa delibera, i beneficiari potranno rendere per ben 35 anni bene ad esclusiva disposizione degli stessi e non fruibile al pubblico?

Non sarebbe stato più sensato -e probabilmente anche più equo- optare per un comodato d’uso non gratuito, ma concesso in cambio di un equo corrispettivo economico?

Non conosco a fondo la vicenda e neppure i dettagli della delibera 33 del 26 aprile 2021 (Progetto di manutenzione straordinaria – Portici Borgo Maggiore – Solaio di copertura e servizi igenici), ma il senso non cambia.

C’è un Paese da risanare e tante piccole gocce, una recuperata qua e una recuperata più in là, sono capaci di erodere la roccia.

Non si possono chiedere sacrifici ai cittadini e poi “regalare” la disponibilità di beni pubblici che potrebbero generare introiti per le casse pubbliche. Un principio, questo, che la stessa Valeria Ciavatta, visti i suoi trascorsi politici e le sue priorità nell’azione al servizio del Paese, sarà di certo la prima a condividere perchè non ritengo che la sua battaglia passata sia stata ai privilegi, solo, degli altri.

Enrico Lazzari