San Marino. Compagni che vanno… compagni che vengono. Andrej Ceccoli si iscrive al Psd: “Paese a un bivio”

dowRiunione pacata ieri sera nel Psd. La maggioranza del partito ha deciso di dialogare la Dc. E la volontà è quella di preservare l’unità del partito. Impresa non agevole e tutto fa pensare che alcuni democratici dissidenti con la linea emersa a maggioranza in Direzione si accaseranno o in Su o con il Movimento Democratico di Lazzari. Come ha chiarito Marino Riccardi ieri a Tribuna, la questione coalizione è chiusa. Resta in piedi invece la partita per non perdere pezzi. Difficile infatti, se non impossibile, che Ssd possa sedersi al tavolo con la Dc: Sinistra Unita è stata categorica. Intanto per alcuni “pezzi” che vanno, altri ritornano nel Psd. E’ il caso di Andrej Ceccoli, Direttore della G.M.C. International: “Ho deciso di iscrivermi al Psd – ci dice – dopo cinque anni di inattività in cui mi sono occupato del mio lavoro e della mia famiglia, perché ritengo che la Repubblica sia ad un bivio, ad una fase decisiva che potrà determinare il futuro delle prossime generazioni. La mia idea di fondo è che si debba rendere San Marino un centro di attrazione per investimenti ed idee che possano portare benessere, occupazione e conoscenza. Per farlo, servono legislazioni apposite e che il Paese faccia ‘sistema’, che passi cioè dalla logica competitiva a quella collaborativa e si proponga all’esterno unito, forte e sovrano. L’esempio che più di altri rende l’idea delle nuove imprese che potremmo attrarre è quello delle aziende che operano nel digitale con orientamento al web. Questo tipo di attività ha bisogno di leggi che rendano facile e conveniente l’insediamento in Repubblica, di contratti di lavoro speciali e di altre agevolazioni che consentano di fare formazione. Basti pensare che i più vicini acceleratori di start up si trovano ora a Londra e Berlino! Se vi fossero a San Marino, molte della aziende italiane e mondiali si stabilirebbero qui. La mia attività lavorativa mi ha messo in contatto con importanti imprenditori dell’Est Europa ed ho toccato con mano tutte le difficoltà che hanno nel muovere i loro capitali ed attività in un Paese come il nostro. Alla luce della crisi mondiale, San Marino può, e deve e mio parere, svolgere un ruolo centrale per accogliere chi voglia investire in settori non ancora saturi e che creino lavoro e ricchezza. Dalla crisi e dalla miseria con cui alcuni terrorizzano la popolazione, si può uscire senza stravolgere il nostro tessuto sociale ed economico. Servono risorse sane ed un atteggiamento laico e pragmatico che permetta non solo di analizzare i problemi ma anche di proporre delle soluzioni. L’attuale Psd è a mi parere il luogo ideale, il laboratorio politico in cui idee come la mia possono crescere ed essere realizzate per dare un ordine al caos attuale.

La Tribuna.sm