Negli ultimi giorni sono stati pubblicati diversi bandi riguardanti l’ISS che meritano profonda attenzione, emessi in tutta fretta, mentre il Comitato Esecutivo in carica si appresta a terminare il proprio mandato e prima dell’insediamento di quello nuovo, in previsione a giugno, come abbiamo appreso dai giornali.
Il primo che vogliamo esaminare riguarda gli Educatori Sociali: un Bando per Titoli ed esami del 29 aprile. Un concorso corposo nella sua articolazione e nei contenuti, che precede la stabilizzazione di luglio, la quale per legge avrebbe permesso a diversi operatori (in servizio su posti vacanti anche da più di tre anni) di essere stabilizzati secondo l’accordo del 2020 tra governo e sindacati, che prevedeva un “meccanismo automatico”. Ma questa volta – chissà perché? – qualcuno ha avuto fretta! La normalità delle cose avrebbe voluto che, avvenuta la stabilizzazione a luglio, venisse emesso un bando per i posti rimasti senza copertura. Nel bando invece non viene definito il numero di posti che dovranno essere ricoperti: cinque? Dieci? Quindici?
Inoltre se gli iscritti saranno più di venti (cosa probabilissima), verrà fatto un esame sbarramento di cultura generale per selezionare chi andrà avanti, sempre senza alcuna tutela per chi già lavora da anni su posti definitivamente vacanti ed ha progetti in essere con un’utenza delicata e fragile.
E non finisce qui: sarebbero, infatti, emersi ulteriori bandi di concorso pubblicati dall’Istituto Sicurezza Sociale per differenti profili di ruolo, strutturati in modo tale da risultare perfettamente aderenti ai titoli di studio e alle esperienze professionali di specifici candidati.
Dopo la pubblicazione di questi Concorsi tutti coloro che attendevano l’uscita di bandi per Dirigenti ISS dell’ambito Socio-Sanitario si sono chiesti quale livello di selezione ci sarebbe stato e quali requisiti richiesti per tali Dirigenze. Se gli Educatori Sociali devono conoscere e svolgere mansioni così ben definite e complesse, cosa verrà richiesto a chi tali figure dovrà dirigerle?
Il 15 maggio è stato svelato l’arcano, almeno per il Servizio Disabilità e Supporto Sociale, è uscito un bando che ha subito tranquillizzato tutti: come competenze specifiche valuterà quelle maturate durante la vita professionale e quelle manageriali ed attitudinali: due requisiti scarni contro i nove sostanziosi richiesti agli Educatori. Incredibile!
Rispetto a questo bando emergono poi anche interrogativi e difformità. Ad esempio non è chiaro perché vengano estromesse Lauree come “Scienze Pedagogiche” o la sua equipollenza, “Pedagogia”, oppure la Magistrale in “Progettazione e gestione di servizi socio educativi”, sempre riconosciute nelle selezioni precedenti per tale Servizio.
Il sospetto remoto è che stia intervenendo il vizio sammarinese di emettere Bandi con già il nome del vincitore o della vincitrice. Ma a questo punto se già si sono individuate le persone, invece di tentare di eliminare una eventuale concorrenza a suon di regolamenti ed omissioni di titoli, non sarebbe più semplice designare, ad esempio, un Dirigente per chiamata e reiterarlo dopo i dodici mesi previsti da Atto Organizzativo, così come sta avvenendo per altri Dirigenti dell’ISS? Magari anche specificando che essere Consigliere della Democrazia Cristiana è un requisito dirimente per vincere.
Comunicato stampa congiunto: Repubblica Futura, Domani Motus Liberi, RETE