Il Congresso di Stato ha affrontato oggi la questione relativa a procedimenti giudiziari in corso nel Tribunale di San Marino relativi in particolare al “conto Mazzini” ed alle accuse rivolte al Segretario di Stato per le Finanze, Claudio Felici, da Giuseppe Roberti, per il suo presunto coinvolgimento nella vicenda.
Il Segretario Felici ha chiarito ai colleghi la sua posizione, ribadendo quanto già espresso nella dichiarazione pubblica fatta pervenire alla stampa a titolo strettamente personale il 15 giugno scorso.
“Posso dare rassicurazioni circa la correttezza del mio comportamento – ha detto nella conferenza stampa odierna –, mettendo a disposizione della Magistratura tutti i conti privati, miei e della mia famiglia. Per quanto mi riguarda, è evidente che si tratta di una reazione di Roberti ai provvedimenti avviati dal Tribunale”. “Si tratta di un attacco alla mia persona, ma in qualche modo, colpisce anche il ruolo che ricopro. Valuterò quindi le eventuali necessarie misure da intraprendere sia a titolo personale che come Segretario di Stato per le Finanze”.
“Rispondiamo coi fatti” è la considerazione unanime espressa dai Segretari di Stato Mularoni, Valentini e Arzilli. Dal 2008 a oggi sono state avviate iniziative che hanno permesso alla Magistratura di operare con maggiore incisività. Abbiamo creato un sistema di norme adeguate agli standard internazionali, improntato alla trasparenza e alla legalità. Non è estraneo a nessuno che spesso questo percorso è stato ostacolato da chi aveva interesse a non fare cambiare le cose. Ma il Governo è andato avanti. Le direttive prefisse sono state chiaramente espresse nel programma di Governo del 2008, dove si dichiarava di perseguire un autentico cambiamento improntando l’agire politico alla legalità, ed anche in quello del 2012, dove si parlava di attuare politiche di contrasto verso gruppi di potere che hanno recato danno al nostro Paese sul piano dell’immagine, dell’economia, del lavoro.
E’ proprio grazie al clima di legalità instaurato – hanno sostenuto a più riprese i Segretari di Stato – che sono potute partire indagini che hanno messo in evidenza le distorsioni del nostro sistema.
La visita del presidente Napolitano – ha commentato Valentini – ha praticamente suggellato la presa d’atto da parte delle autorità italiane del cammino intrapreso da San Marino con la rimozione di ogni ostacolo allo “sviluppo economico virtuoso”, come lo ha definito lo stesso Presidente italiano. “Si era diffusa la convinzione che San Marino non avesse anticorpi contro i sistemi di corruzione”, ha detto il Segretario Valentini. “Ma – ha aggiunto Arzilli – abbiamo introdotto gli strumenti validi atti ad evitare il protrarsi di tali sistemi, un vero e proprio spartiacque tra ciò che è stato e la direzione verso la quale stiamo andando. L’attenzione degli investitori ci dà conferma della chiarezza ed efficacia del nostro operato”.
“Non vogliamo che polemiche, forse partite con l’intenzione di rallentare il nostro operato, adombrino quello che vogliamo fare per superare gli ostacoli che ancora si potranno presentare e creare ulteriori opportunità economiche e occupazionali nel Paese, in relazione soprattutto alle nuove generazioni”. In questo senso, – ha annunciato la Mularoni – proprio oggi il Governo ha anche esaminato il piano per creare un nuovo sistema di telecomunicazioni finalizzato a dare maggiore efficienza al servizio, a creare occupazione e ad aumentare gli introiti.
“Stiamo proseguendo anche nella preparazione del percorso di maggiore integrazione con l’Unione Europea – ha detto infine Valentini. – Proprio in questo fine settimana, da giovedì a sabato, insieme al collega Morganti, saremo a Malta, dove incontreremo il Ministro degli Esteri, per approfondire l’esame della loro esperienza nell’adesione all’UE. Cerchiamo di capire quali siano state le misure prese nel rapportarsi con l’Unione Europea, anche in relazione alla formazione specializzata di giovani”.