“Comitato Antenne Sicure”
1.Sì alle nuove tecnologie ma in modo sicuro per la salute e con un progetto condiviso con gli abitanti.
- Definizione di nuovi limiti più bassi per la repubblica sammarinese, che come stato indipendente può decidere per il bene dei suoi cittadini.
- Creazione di campagne di informazione sulle onde elettromagnetiche nelle scuole e nei castelli, per avere cittadini più consapevoli e una comunità più sensibile.
- Stazioni di radio base ad almeno 500 metri dalle abitazioni, emissioni elettromagnetiche sulle persone non oltre 2 volt per metro quadro, monitoraggio costante dell’ellettrosmog: le proposte del “Comitato Antenne Sicure” dei cittadini di Montegiardino
- Appello del “Comitato Antenne Sicure” con richiesta di aiuto da parte di tutte le Giunte di Castello della Repubblica
San Marino, 17 febbraio – La necessità di comunicare, di utilizzare smartphone, Tablet o PC, connettendosi alla rete di una stazione radio base (RSB), ovvero un’antenna telefonica, può e deve essere offerta nel rispetto e nella tutela della salute di chi le utilizza e di chi è comunque esposto a quelle radiazioni elettromagnetiche. È un obiettivo possibile e facilmente raggiungibile. Secondo letteratura scientifica e normative nazionali e internazionali ormai accertate e condivise, basta collocare le antenne a almeno 450/500 metri dalle abitazioni e non superare mai emissioni superiori ai 2 volt per metro quadro. Sono solo necessarie volontà dell’amministrazione pubblica, dei cittadini e un costante monitoraggio delle emissioni di ogni RSB ed essere costantemente ceri di restare entro i limiti prefissati.
È quanto emerso, venerdì sera (16 febbraio) aMontegiardino, durante l’incontro “Stai connesso ma Resta al Sicuro” organizzato dal “Comitato Antenne Sicure” e a cui ha partecipato Laura Masiero presidente di A.P.P.L.E. (Associazione per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog – Padova). Ed è stataValentina Cellini, rappresentate del “Comitato” a spiegare significato e valore del dibattito: “Essere informati e consapevoli di un problema sono le condizioni necessarie a affrontarlo e risolverlo positivamente. Conoscenza, condivisone e coinvolgimento dei cittadini sono elementi essenziali in progetti come questo. Non siamo pregiudizialmente contrari ma vogliamo essere sicuri della nostra salute e soprattutto di quella dei nostri figli”.
“Inoltre, essendo un’iniziativa di Stato c’è la possibilità di recepire i limiti alle emissioni stabiliti in altri Paesi ma anche di crearne nuovi più sicuri non ancora definiti sul Titano. In Italia siamo a 6 volt per mq. In nord Europa, nazioni più attente a un nuovo fenomeno come l’elettrosmog, i limiti sono ancora più bassi. A Salisburgo in Austria, la municipalità ha deciso di non superare la soglio degli 0,5 volt per mq. Quale migliore occasione questa per entrare nei paesi virtuosi e creare dei limiti nostri visto che il 6 non protegge la salute, ma abbassarli almeno a 2 per proteggere i cittadini sammarinesi. Nel rispetto della vita”, ha concluso Valentina Cellini.
È stata, invece, Laura Masiero e descrivere il panorama di un fenomeno nuovo e in costante crescita, l’emissione di frequenze elettromagnetiche dannose per la salute: “L’elettro-smog è un fenomeno dei nostri tempi. Ogni mobile device ne emette. Non ce ne accorgiamo ma siamo tutti il giorno sottoposti a queste frequenze elettromagnetiche. ONU e OMS già nel 2011 dichiaravano la loro pericolosità e la loro possibile correlazione con malattie gravissime, quali alcune forme di cancro. Dati confermati da studi epidiemologici in Brasile, In Canda e di centri di ricerca e Università di molte nazioni. Possiamo difenderci utilizzando in modo più sicuro i nostri smartphone e PC. Per esempio, non tenerli accesi o in carica sul comodino, non tenerli nella tasca die pantaloni, spegnere il wi fi quando non lo si utilizza. Soprattutto, essere coscienti che nel caso di bambini e adolescenti si possono creare le condizioni di un danno biologico, cosa che non avviene per organismi già formati come quelli degli adulti. Sulle antenne è però assolutamente necessario rispettare alcune precauzioni e avvertenze. Non farlo significa mettere a rischio la salute. Visto che siamo di fronte a un settore in costante evoluzione e che con l’arrivo delle nuove reti a 5G, il problema diventerà ancora più rilevante, non si può sottovalutare in alcun modo la cosa”.
“Comitato Antenne Sicure”