“Con la preferenza unica renderemo tutto più trasparente”.
Ne è convinto l’ex segretario di Stato alla Giustizia Augusto Casali, che ieri mattina, in qualità di rappresentante legale del Comitato promotore e affiancato dal legale del comitato, l’avvocato Maria Antonietta Pari, ha preso parte all’udienza davanti al Collegio Garante di Costituzionalità delle Norme per la presentazione del quesito referendario di tipo propositivo che chiede di ridurre a una unica preferenza, le indicazioni di voto alle elezioni politiche generali.
E quella di ieri davanti ai Garanti è stata infatti una udienza lampo, “molto breve” l’ha definita lo stesso Casali, spiegando che in pratica al Collegio Garante è stato presentato un quesito che raccoglieva le loro stesse indicazioni di poco più un paio di mesi fa, quando però un quesito simile fu dai Garanti dichiarato non ammissibile.
“In sostanza – spiega Casali – hanno verificato che tutte le indicazioni che erano state date precedentemente fossero state recepite. E ora – assicura l’ex segretario di Stato – il quesito è chiaro e inequivocabile. L’altra volta – ricorda Casali – il problema era derivato dal fatto che il quesito presentato era in sostanza lo stesso già ammesso nel 2003 e nel 2008, ma nel frattempo era intervenuta una modifica alla normativa elettorale che aveva tra l’altro tolto la preferenza agli elettori esteri. Quindi nel nuovo quesito ripresentato, è stato specificato meglio il tipo di elezione a cui si rivolge e a tutti gli elettori”. Casali si dice convinto che al Collegio Garante serviranno meno dei 20 giorni di tempo concessi dalla legge per decretare l’ammissibilità o meno del quesito, ma non ha timori sull’esito perché “ora i dubbi sono stati chiariti”.
Le difficoltà per il comitato promotore però adesso potrebbero essere di altro tipo. Nel caso venisse ammesso, ci saranno a disposizione solo 3 mesi di tempo per raccogliere le oltre 508 firme necessarie per la celebrazione. Però c’è il mese di agosto di mezzo dove sarà difficile organizzare eventi per la raccolta firme. Ma anche in questo caso Casali si dice fiducioso: “Quello della preferenza unica – spiega – è un tema così importante che normalmente ci vorrebbero meno di tre mesi per raccogliere le firme necessarie, ce la faremo ugualmente nonostante il mese d’agosto. L’auspicio – aggiunge – è che si possa poi fare una tornata elettorale unica con anche gli altri due referendum per i quali si stanno già raccogliendo le firme (quello per il tetto agli stipendi e quello per la cancellazione del quorum ai referendum n.d.r.), magari già entro novembre o dicembre”.
Il legale rappresentante del comitato promotore entra poi anche nel merito del quesito e delle ragioni che l’hanno mosso.
“Con la proposizione della preferenza unica – afferma – andiamo a contrastare in modo efficace le cordate elettorali che sono un fenomeno devastante in un piccolo paese come San Marino. Sono addirittura più micidiali di quanto causano in Italia e lo dimostrano i fatti giudiziari che presto verranno celebrati in Repubblica. Spero davvero – ha aggiunto Augusto Casali – che proprio da quanto sta emergendo grazie alla magistratura, abbia insegnato qualcosa ai sammarinesi”.
Per l’ex segretario alla Giustizia, una volta eliminate le attuali tre preferenze in ragione della preferenza unica, “ognuno in Consiglio – dichiara – ci andrà con la propria faccia e molto probabilmente sarà più facile il ricambio di giovani non contaminati dalle cordate perché oggi occorrono più voti per essere eletti, mentre domani, con la preferenza unica, ne serviranno di meno”. (…)
Franco Cavalli, La Serenissima