L’accordo di associazione tra la Repubblica di San Marino e l’Unione Europea potrebbe rappresentare una svolta importante per il paese ma anche un incredibile passo falso presentando un conto salatissimo per le persone che vi risiedono e che potrebbero impoverirsi in maniera importante. Quindi l’accordo potrebbe presentare anche alcuni aspetti negativi probabilmente sottovalutati dai nostri governanti.
In primo luogo, i lavoratori italiani potrebbero partecipare a bandi e concorsi pubblici a San Marino, creando per loro stessi nuove opportunità lavorative e sottraendo questi ai nostri ragazzi o in generale ai sammarinesi; sicuramente questi ultimi non saranno molto interessati al contrario ovvero a partecipare a lavorare nella Pa italiana visto la qualità del lavoro offerto e all’ammontare della remunerazione proposta per quei lavori. Questo accordo, quindi, potrebbe anche portare ad una concorrenza eccessiva e non voluta per i lavoratori e cittadini sammarinesi che ambiscono ad un posto nella PA.
Inoltre, l’accordo potrebbe anche aprire settori economici che sono attualmente monopolizzati dallo Stato, come l’erogazione di energia o le emittenti televisive. Stendiamo un velo pietoso per come è stata gestita sia la comunicazione che la insulsa politica delle tariffe a San Marino, come anche quella di approvvigionamento delle risorse tuttora ferma al palo nonostante tante chiacchiere. Di certo non potremo gestire le tariffe da soli e sicuramente vi saranno un aumento di costi visti i prezzi praticati in Italia.
La televisione di stato Rtv potrebbe essere messa in seria difficoltà dalla concorrenza delle televisioni italiane e straniere, che potrebbero stabilirsi a San Marino. Potrebbe essere stimolata dalla concorrenza e fornire un prodotto migliore di quello attuale, che sicuramente è un bene. Ma a lungo andare, vista la sproporzione di mezzi messi in campo, questa, la Rtv, probabilmente potrebbe soccombere di fronte a delle proposte molto più articolate ed importanti delle altre televisioni: la libera concorrenza non è per tutti.
L’accordo di associazione permetterà alla Repubblica di vendere i propri prodotti finanziari in Italia e in qualsiasi altra città europea, aprendo così nuove opportunità di finanziamento e investimento. Ed è questo più che altro che interessa il governo e i vari speculatori con il rischio di stravolgere il paese e l’economia sammarinese per l’interesse di pochi.
Fa sorridere poi quando si legge che l’aeroporto internazionale Fellini potrà anche beneficiare di nuove opportunità di finanziamento attraverso bandi europei. Quindi sviliremo il nostro stato anche per far diventare l’aeroporto di Rimini un ”Aeroporto internazionale” nonostante le debacle ed i fallimenti che si sono avuti negli ultimi tempi a Miramare? Quindi fondi europei che Rimini potrebbe gestire grazie a San Marino? Quindi anziché investire sul nostro territorio, stravolgendolo con l’ingresso di frotte di lavoratori sottopagati e residenti per le varie aziende, sottoscriviamo l’accordo di associazione per far progredire altri, i nostri vicini? In pratica facciamo un po’ come quando si danno i soldi a Misano, dove noi paghiamo gli oneri e gli altri hanno i benefici per ottenere nulla se non qualche invitata al politico di turno e magari qualche biglietto omaggio? Quindi passeremo ancora per i soliti coglioni?
Ma non fanno un referendum per sta roba? Non possono decidere i sammarinesi anziché i soliti politici che ultimamente non ne stanno azzeccando una e che sono alla ricerca di chissà che cosa quando basterebbe poco se non pochissimo per gestire ed al limite migliorare l’esistente?
Altra baggianata è quella che con l’accordo di associazione potremo riaprire il Casinò a San Marino, superando il vecchio veto italiano. Bene! Vi siete accorti che il Casinò è già stato riaperto da tempo? Che sta fruttando, grazie alla perizia del direttore Caronia, ben 18 milioni di euro all’anno, nonostante tutto e nonostante le mancate e veloci risposte della politica? Diciamocelo questo accordo di associazione è solo una baggianata pericolosa perchè avremo solo obblighi e stravolgeremo il nostro paese per delle prebende europee, ancora peggio l’accordo di adesione a cui qualcuno vuole sicuramente arrivare.
Ma, invece che rincorrere i soldi europei per essere mantenuti, perchè in realtà è quello a cui i nostri politici e alcuni potenti puntano, perchè non copiamo come hanno fatto gli altri piccoli paesi europei? Mi pare che tra i piccoli solo noi siamo messi così male!
Inoltre le regole per le residenze agli stranieri subiranno anche un cambiamento importante, in quanto saranno stabilite senza più discrezionalità e seguiranno una norma stabilita, rendendo più trasparente e prevedibile l’iter per ottenere una residenza a San Marino. Quindi di fatto San Marino aprirà i confini e chiunque, dato che non possiamo più influire su chi scegliere di far entrare – anche se ultimamente lo facciamo davvero poco -, potrà venire su senza che noi possiamo dire nulla? Immaginate solo agli artigiani e gli idraulici stranieri, i professionisti di qualsiasi settore ma anche i semplici operai stranieri, ma di esempi se ne possono fare tantissimi e per tutte le categorie, che possono fare concorrenza spietata e praticare un prezzo più concorrenziale rispetto ai nostri professionisti e lavoratori locali. Certo per il consumatore (vedi caso Amazon) sarebbe eccezionale ma farebbe fluire inevitabilmente all’esterno la nostra ricchezza impoverendoci ancora di più di quello che siamo ora. Quindi mancanza di lavoro e giovani che se ne vanno all’estero per farsi una vita degna di essere vissuta: in una sola parola povertà.
Eggià ma l’Europa ci può dare i finanziamenti …. camperemo (e faremo campare visto la mole di immigrazione a cui saremo sottoposti) quindi con i sussidi europei: è questo il nostro destino? Grazie ad una classe politica a volte imbarazzante quanto impreparata che ha una visione parassitaria ed amorfa dell’economia e dello stato dove al centro di esso vi sarà il ricorso al debito (se già non lo è) e non il serio e duro lavoro, che non esisterà quasi più per niente.
Pensateci bene, molto bene, prima di REGALARE le chiavi del nostro stato alla fantastica Europa, che pochi amano.
Marco Severini – direttore GiornaleSM