Si è conclusa oggi, venerdì 1 agosto, la 43ª edizione dei soggiorni culturali dedicati ai giovani sammarinesi residenti all’estero. Trentaquattro partecipanti, di età compresa tra i 18 e i 28 anni, provenienti dagli anelli argentino, francofono e statunitense, hanno preso parte a tre settimane intense di formazione e scoperta nella Repubblica di San Marino.
La cerimonia di chiusura si è svolta a Palazzo Begni, dove il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, ha consegnato ai partecipanti gli attestati ufficiali. “L’interessante iniziativa continua a rappresentare un appuntamento estivo particolarmente sentito dai giovani concittadini per l’opportunità di rafforzare il proprio legame con la madrepatria,” ha affermato il Segretario di Stato, “approfondendo la conoscenza dei valori che rappresentano tutt’ora il miglior simbolo della Repubblica all’interno della comunità internazionale.”
Durante il soggiorno, i giovani hanno seguito un articolato programma formativo, volto all’approfondimento della lingua italiana e alla conoscenza del patrimonio storico e culturale del Paese. Il percorso ha saputo fondere momenti di studio con attività ricreative e di socializzazione. Particolarmente apprezzata è stata la partita amichevole di futsal tra la Nazionale del Consiglio Grande e Generale e i ragazzi dei soggiorni, occasione di sport, incontro e convivialità.
In occasione della conclusione del soggiorno, sono stati anche designati i tre giovani che prenderanno parte alla prossima edizione della Consulta dei cittadini sammarinesi residenti all’estero, in programma dal 10 al 12 ottobre: si tratta di Franco Cefarino Pividori (Comunità della Patagonia) per l’anello argentino, Louise Guenau (Comunità di Parigi) per l’anello francofono e Alessandro Marco Sales Felici (Comunità di Detroit) per quello statunitense.
La Segreteria di Stato per gli Affari Esteri ha infine rivolto un sentito ringraziamento alla tutor, al coordinatore, ai relatori e ai docenti che hanno contribuito al successo dell’iniziativa, offrendo ai giovani un’esperienza significativa di incontro con le proprie radici.