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  • San Marino. Condanna Buriani. La Volpinari archivia senza istruttoria in una settimana e Morsiani condanna, ma si tratta sempre dello stesso fatto

    Oggi apprendiamo dall’Informazione di San Marino diretta dal valente Carlo Filippini che il COMMISSARIO DELLA LEGGE ALBERTO BURIANI E’ STATO CONDANNATO PER DIFFAMAZIONE. 

    I lettori devono sapere che Alberto Buriani da Bologna è stato condannato perché nella riunione del Consiglio Giudiziario Plenario (giudici+politici) del 19 dicembre 2017 ha espresso considerazioni false poche lusinghiere nei miei confronti e lo dicono gli atti del procedimento che ha portato alla condanna dello stesso magistrato Buriani.

    Dall’Informazione leggiamo la dichiarazione di Buriani che ha portato alla sua condanna e che è contenuta nel decreto penale di condanna: ”Non c’è magistrato del nostro tribunale che non sappia che tra i più assidui frequentatori del Magistrato Dirigente ci sono i distributori di ufficiali di false notizie e diffamatorie nei confronti di altri magistrati. Guardate come sono andate a finire le cause civili instaurate da o contro quei giornalisti o quei giornali: per quelli che sono allineati, in sede civile non ci sono mai state pronunce sfavorevoli, per quelli che, invece non sono allineati, ben che vada, le cause, rimangono pendenti per sempre”. ”La denunciante – scrive la nostra prima penna nostrana – sostiene poi che Buriani avrebbe fatto riferimento a Marco Severini e che mai ci sono stati favoritismi nei suoi confronti”.

    Proprio per questo anche il sottoscritto ha denunciato il Giudice Buriani senza esito. Infatti se il Commissario della Legge Morsiani – nella denuncia della Piefelici – è andato avanti sino alla condanna per diffamazione con decreto penale altri suoi colleghi si sono fermati alcuni giorni dopo l’arrivo della denuncia da parte del sottoscritto.

    I nomi sono Antonella Volpinari, in primo grado, e David Brunelli, in appello, entrambi senza fare attività istruttoria accampando delle scuse poco plausibili visti i fatti successivi.

    Si può essere più o meno d’accordo su tutto ma l’azione penale non può essere interrotta ed un giudice DEVE arrivare a capire come si sono svolti i fatti, sentenziare di conseguenza e a non fermarsi a dei formalismi: la verità va sempre accertata.

    LA VERITA’ VA SEMPRE ACCERTATA e nel caso della diffamazione di Buriani, sia la Volpinari che Brunelli non l’hanno fatto. E questo è un dato certo basta leggere le sentenze di archiviazione.

    LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI ANCHE E SOPRATTUTTO PER I GIUDICI.

    /ms

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