LA MANO DEL collegio giudicante del tribunale di Rimini è stata pesante: quattro anni e sei mesi di carcere. E’ questa la condanna che è stata inflitta ad un’imprenditrice riminese, (difesa dall’avvocato d’ufficio Elisa Pelaccia). Alla donna è stata comminata anche una multa salatissima di 390mila euro. Il pubblico ministero, Marino Cerioni, aveva chiesto per lei nove anni e dieci mesi di reclusione.
L’imprenditrice doveva rispondere di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di sostituzione di persona.
TUTTO era emerso nell’ambito di intercettazioni telefoniche riguardanti la maxi inchiesta di «Criminal Minds». Stando, appunto, alle indagini compiute, la donna, nel periodo che va da gennaio ad aprile 2011, avrebbe inoltrato domande, per via telematica, allo sportello immigrazione della Prefettura per poter assumere cittadini extracomunitari. Le domande presentate erano state venticinque, alcune a nome suo ed altre a nome di altre persone, di cui uno, un noto ‘mago’ della nostra provincia, completamente ignaro di tutto. Ed era stato proprio il sensitivo a far scattare le denunce quando si era visto richiedere dalla Prefettura ulteriore documenti per il perfezionamento della pratica.
«Ma io faccio il cartomante e non ho bisogno di alcun dipendente», si era difeso subito il mago, cadendo letteralmente dalle nuvole.
Le domande per le finte assunzioni avrebbero, stando sempre all’accusa, dovuto portare nella casse degli organizzatori soldi di contributi e incentivi previsti dalla legge, ma tutte le pratiche non sono mai andate a buon fine. Durante le indagini non erano stati trovati nè soldi, nè lavoratori extracomunitari. Questo però non ha cancellato il reato penale della ‘falsa assunzione’ che resta fin dall’inoltro della domanda stessa. E ieri mattina è arrivata la pesante condanna per la riminese. «Adesso aspettiamo di conoscere le motivazioni della sentenza–precisa l’avvocato Pelaccia che è subentrata, come legale d’ufficio, solo nelle ultimissime udienze del processo–. Poi decideremo se presentare ricorso in Appello».
L’imprenditrice doveva rispondere di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di sostituzione di persona.
TUTTO era emerso nell’ambito di intercettazioni telefoniche riguardanti la maxi inchiesta di «Criminal Minds». Stando, appunto, alle indagini compiute, la donna, nel periodo che va da gennaio ad aprile 2011, avrebbe inoltrato domande, per via telematica, allo sportello immigrazione della Prefettura per poter assumere cittadini extracomunitari. Le domande presentate erano state venticinque, alcune a nome suo ed altre a nome di altre persone, di cui uno, un noto ‘mago’ della nostra provincia, completamente ignaro di tutto. Ed era stato proprio il sensitivo a far scattare le denunce quando si era visto richiedere dalla Prefettura ulteriore documenti per il perfezionamento della pratica.
«Ma io faccio il cartomante e non ho bisogno di alcun dipendente», si era difeso subito il mago, cadendo letteralmente dalle nuvole.
Le domande per le finte assunzioni avrebbero, stando sempre all’accusa, dovuto portare nella casse degli organizzatori soldi di contributi e incentivi previsti dalla legge, ma tutte le pratiche non sono mai andate a buon fine. Durante le indagini non erano stati trovati nè soldi, nè lavoratori extracomunitari. Questo però non ha cancellato il reato penale della ‘falsa assunzione’ che resta fin dall’inoltro della domanda stessa. E ieri mattina è arrivata la pesante condanna per la riminese. «Adesso aspettiamo di conoscere le motivazioni della sentenza–precisa l’avvocato Pelaccia che è subentrata, come legale d’ufficio, solo nelle ultimissime udienze del processo–. Poi decideremo se presentare ricorso in Appello».