I tre rumeni Muresan Ioan, 1989, Vasilache Andrei, 1994, e Martinescu Ioan, 1983, domiciliati i primi due dall’avvocato Luca Della Balda ed il terzo dall’avv. Maurizio Simoncini sono stati condannati il 20 dicembre 2016 per furto aggravato dalla violazione di domicilio in concorso tra loro e dalla violenza sulle cose.
Ioan Martinescu, nella foto, è presente nel territorio sammarinese perchè lavora per una ditta sammarinese che si occupa di installazione e manutenzione impianti idraulici, termoidraulici e elettrici.
Il furto che ha portato alla condanna dei tre, e non si è potuto sapere se nelle altre 4/5 occasioni che sono venuti a San Marino abbiano commesso altrettanti furti, è quello del 1° marzo 2016 quando, previa forzatura di una porta finestra al piano terra di un’abitazione a Domagnano, i primi due si impossessarono indebitamente di tre profumi per uomo e di un sex-toy (una mano in lattice) per poi scappare a piedi. Fermati da una pattuglia, poco dopo il furto, perché camminavano con fare sospetto. I due rumeni anziché rispondere agli agenti si sono dati alla fuga non riuscendoci, in quanto i due agenti li avevano inseguiti e raggiunti. Vinta la loro resistenza li avevano arrestati e condotti in comando.
La Gendarmeria comunicava di aver proceduto all’arresto dei due rumeni e sequestrato oltre alla refurtiva anche attrezzi da scasso ed anche delle mascherine usate per coprire il volto e non farsi riconoscere.
Il terzo, Ioan Martinescu che è un idraulico che lavora per una ditta sammarinese, senza partecipare direttamente alle operazioni di furto, fornì un contributo ai suoi complici, trasportandoli in prossimità delle abitazioni dove sarebbero entrati, a bordo di un’autovettura con targa sammarinese per evitare controlli e identificazioni, con l’accordo che si sarebbero ritrovati dopo il furto in prossimità del Brico Center di Cailungo (che ovviamente nulla c’entra con questo caso). In quel caso Martinescu ammetterà di averli aspettati invano per molto tempo; infatti i primi due erano stati arrestati e non potevano presentarsi all’appuntamento.
In data antecedente al furto, ovvero il 18 febbraio 2016, i due rumeni erano stati fermati a piedi presso il confine di San Marino dalla Guardia di Rocca ed identificati venivano poi rilasciati. In quell’occasione dissero che erano venuti a trovare un loro amico a San Marino che a seguito di una loro chiamata telefonica era giunto sul posto. Era Ioan Martinescu arrivato, come passeggero, a bordo di un’Audi A6 con targa RSM L8705.
Visti gli artt.161 e seguenti del codice di procedura penale il Commissario della Legge Battaglino ha dichiarato gli imputati colpevoli di urto aggravato dalla violazione di domicilio in concorso tra loro e dalla violenza sulle cose (l’effrazione) il 20 dicembre li ha condannati a 2 anni di prigionia ciascuno e a 50 giorni di multa per complessivi euro 1.000,00, oltre alle spese del processo. Concede anche la sospensione condizionale della pena, nei limiti di cui all’art.61 c.p., ed il beneficio della non menzione.