E’ stato discusso questa mattina un caso che vede protagonista proprio un sammarinese, Gioi Fabbri, accusato di reati molto gravi.
I fatti risalgono a qualche mese fa. Secondo la ricostruzione dell’accusa, l’imputato, di notte, si sarebbe introdotto nella casa della parte lesa, alla quale era legato da un legame affettivo e contro la sua volontà avrebbe forzato la porta con violenza, penetrando all’interno dell’abitazione. Per questo dovrà rispondere di violazione di domicilio aggravata.
A quanto ha denunciato la vittima, l’uomo l’avrebbe poi picchiata colpendola con calci, schiaffi e pugni anche al viso, così causandole un trauma facciale con frattura scomposta delle ossa nasali, ecchimosi orbitaria bilaterale, emorragia congiuntivale sclerale occhio sinistro. Riscontrata anche cervicoalgia post-traumatica e piccola ecchimosi in sede dorsale sinistra.
Ben 30 giorni la prognosi: per questo fatto dovrà rispondere di lesioni personali aggravate. Non finisce qui perché l’imputato avrebbe anche sequestrato la donna per impedirle di allontanarsi e recarsi al pronto soccorso, nonché di uscire dalla abitazione per chiedere aiuto. Si parla di sequestro di persona.
L’aggressore il 37enne sammarinese è stato condannato questa mattina in primo grado a tre anni di reclusione. Fabbri, che doveva rispondere anche di violazione di domicilio e sequestro di persona oltre che di lesioni personali, oggi in aula ha ammesso parte degli addebiti a suo carico.
Il giudice ha inoltre disposto l’interdizione dai pubblici uffici per 3 anni e sei mesi ed una provvisionale di 15 mila euro.