Oggi riprende l’attività del Tribunale di San Marino con i due processi già programmati.
Quello a Sergio Righetti, difeso dall’Avv. Luigi Mazza e quello a Casadei Franco, difeso dall’Avv. Amici. Entrambi imputati per l’art. 308 – immissione in Repubblica di merce contraffatta. Infatti i due imputati sono due negozianti del centro storico.
Il primo, quello di Sergio Righetti, non può essere celebrato in quanto l’Avv. Mazza oggi è impegnato in Consiglio e quindi ha sollevato il legittimo impedimento.
Si procede quindi solo con il processo a Casadei Franco imputato del misfatto previsto e punito dall’Art.308 del Codice Penale relativamente alla vendita di merce contraffatta, presso il suo negozio nel centro storico in Via Salita alla Rocca, 6/8.
Viene contestato al Sig. Casadei Franco il reato di aver introdotto e messo in circolazione merce contraffatta ovvero:
21 borse col marchio ‘Hello Kitty”, 16 foulard di marche varie (Fendi-Gucci-Chenel ecc.ecc.), 25 portafogli con il logo LV riconducibile al marchio Louis Vuitton, 5 portafogli con la marca Burberry, 3 portamonete con il logo LV, 36 borse con il marchio Louis Vuitton, Burberry e Chanel, Guess ed altri. Sono stati sequestrati anche 27 cappellini riconducibili a diverse marche (BmW, Ducati, Audi, Play Boy ecc.ecc.)
Sono stati escussi anche gli agenti della Polizia Civile Di Iulio e Menicucci, agenti da cui è partita la denuncia, che hanno confermato con piglio professionale – in sede processuale – gli addebiti al Casadei.
Procuratore del Fisco Dott.Cesarini: ”Non vuol dire nulla se alcuni prodotti erano nel magazzino oppure esposti in vetrina, dato che il loro scopo era quello di venderli. L’art.308 parla dell’introduzione in territorio, e non della sua esposizione. Con questo articolo si tutela il marchio, la provenienza attestata dal marchio. Ci sono, nel ns. ordinamento, anche altre norme a tutela del consumatore. Ci sono dei refusi nel marchio (falsi grossolani) come il nome Christan Dior anziché Christian Dior, oppure Olce & Gabbana con Dolce & Gabbana. Emerge, quindi, la penale responsabilità di Casadei Franco e c’è da considerare che lo stesso aveva avuto una precedente condanna, per lo stesso reato specifico, del 2008. La Procura Fiscale chiede la condanna dell’imputato alla prigionia di mesi 9, si oppone alla concessione condizionale della pena in relazione all’esistenza del precedente specifico, e la multa a giorni per giorni 40 per un totale di Euro 1200. Condanna spese di giustizia e il sequestro della merce.
Avv. Amici – Avvocato di fiducia di Casadei. L’avvocato Amici ricorda che Casadei non aveva nessuna intenzione di trarre in inganno il consumatore con riferimento agli articoli posti in sequestro. Casadei aveva solo il proposito di richiamare l’attenzione delle persone di passaggio. Evidenzia che anche se le circostanze potevano causare quella confusione il cliente non poteva essere tratto in inganno dalle caratteristiche del prodotto in questione, soprattutto in riferimento al prezzo molto più basso rispetto agli articoli con marchio originale. Si può generare confusione ma non c’è l’inganno. La perizia conferma la gran parte della contraffazione della merce. Casadei inoltre ha collaborato con le autorità, chiede pertanto di applicarsi la pena nel minimo, con l’applicazione dei benefici di legge.
Il Giudice di Primo Grado Avv. Roberto Battaglino ritiene sussistere la penale responsabilità dell’imputato Casadei Franco e lo condanna alla prigionia di mesi 7, revoca la concessione condizionale della pena in relazione all’esistenza del precedente specifico nel 2008 e l’imputato può scontare la pena presso i servizi sociali sammarinesi. Lo condanna anche alla multa a giorni per giorni 30 per un totale di Euro 600. Condanna l’imputato alle spese di giustizia e dispone il sequestro della merce.