San Marino. Condannato Marco Cervellini (alias Marco Dottore Cervellini su Facebook) per aver insultato il direttore di GiornaleSM

Marco Cervellini (alias Marco Dottore Cervellini su Facebook)

Il sammarinese Marco Cervellini (con l’alias di “Marco Dottore Cervellini” su Facebook), è stato sottoposto a procedimento penale per aver espresso una pesante espressione denigratoria e diffamatoria in danno del nostro direttore. Tale espressione è stata veicolata mediante il social network Facebook, in seguito alla pubblicazione di un editoriale da parte del Severini su GiornaleSM, il quale esprimeva un’opinione personale, un suo punto di vista sulla liceità o meno degli avvenimenti del 1° aprile, rivendicando il proprio diritto alla libera espressione.

Cervellini, in assenza di qualsivoglia precedente interazione diretta con Severini (i due nemmeno si conoscevano ed oggi si sono visti per la prima volta) si è reso protagonista di un attacco personale infamante attraverso un commento pubblicato sulla medesima piattaforma digitale, inducendo Severini ad avviare le dovute azioni legali. La fase processuale ha visto l’emissione iniziale di un decreto penale di condanna nei confronti di Cervellini a firma del Commissario della Legge Battaglino, contro il quale lo stesso ha esercitato opposizione, procedendo dunque ad un dibattimento che ha condotto alla sentenza di condanna pronunciata dal giudice di primo grado, il Commissario della legge avvocato Saldarelli.

In conseguenza dell’illecito perpetrato Cervellini è stato condannato al pagamento di una sanzione pecuniaria e al risarcimento delle spese legali del suo avvocato e quelle sostenute dalla parte in causa, oltre al risarcimento dei danni morali subiti dalla parte offesa, il direttore Marco Severini. La difesa di Cervellini è stata assunta dall’avvocato Rossano Fabbri, mentre la rappresentanza legale della parte civile è stata affidata all’avvocato Stefania Podeschi.

Il verdetto in questione sottolinea l’essenzialità di una condotta responsabile nell’uso dei social media, tenuto conto delle potenziali implicazioni legali derivanti da affermazioni diffamatorie. Emerge, pertanto, la rilevanza accordata dall’ordinamento giuridico sammarinese alla tutela della dignità personale contro attacchi mediati dalla rete, inserendosi nel più ampio contesto normativo internazionale che intende regolamentare l’utilizzo dei mezzi di comunicazione digitale. Questa sentenza rappresenta un ulteriore monito a valutare con diligenza le ripercussioni delle proprie espressioni online, distinguendo tra un’esercitazione critica, ancorché severa ma legittima e corretta, e condotte diffamatorie o ingiuriose, la cosiddetta contumelia come da copiosa giurisprudenza sammarinese, in cui la manifesta intenzionalità offensiva segna il confine tra l’esercizio del diritto di critica e la commissione di reato come in questo caso.