
Deteneva 0,53 grammi di Cocaina ed alla vista della pattuglia della Polizia Civile si è sbarazzato di parte dell’involucro gettandolo dal finestrino della sua Audi. Mauro Fiorentino, seppur contumace (cioè non si è presentato questa mattina al processo) è stato condannato dal Commissario della Legge Morsiani per detenzione di sostanza stupefacente a 8 mesi di prigionia.
Ma andiamo ancora di più nello specifico. Alle ore 11,30 si è celebrato il processo a Mauro Fiorentino, noto imprenditore che seppur residente a Cerasolo di Coriano aveva un’attività di autonoleggio a San Marino.
Mauro Fiorentino, come emerge anche dalle testimonianze degli agenti della Polizia Civile date quest’oggi di fronte al giudice Morsiani, il 31 ottobre 2017 usciva da un’abitazione di Via ‘Ca Pontoso, in maniera un po’ frettolosa verso la sua auto (un’Audi A6 di colore scuro) forse perchè aveva notato la presenza dell’auto della Polizia Civile parcheggiata li vicino.
Questa circostanza, cioè il voler affrettarsi per entrare in auto, ed il fatto che fosse partito con l’Audi molto velocemente aveva destato sospetto ai due poliziotti che hanno cominciato ad inseguire l’auto solo con i lampeggianti, senza l’utilizzo delle sirene vista la tarda ora. Ad un certo punto i due poliziotti avevano notato che qualcuno aveva gettato fuori dal finestrino destro dell’Audi un piccolo involucro. Dopo questo episodio l’auto della pattuglia aveva accelerato e riuscito a fermare l’Audi del Fiorentino in Via Moretti, sempre a Serravalle.
Dentro l’auto erano presenti altre due persone, e cioè oltre a Mauro Fiorentino, c’era Daniel Francesconi che era al fianco del posto di guida e la rumena, ma residente a San Marino, Cristian Elena. E’ stato indagato sempre per questo procedimento anche l’albanese, e residente a San Marino in via ‘Ca Pontoso, Lila Lorenc, oltre tutti i componenti dell’auto. Solo il Fiorentino però è stato rinviato a giudizio.
Secondo quanto riferito da uno degli agenti, ”una volta fermata l’Audi, nel momento in cui Mauro Fiorentino stava per scendere dall’autovettura cadde a terra un altro involucro, similare a quello lanciato dal finestrino, contenente cocaina”. Mentre un poliziotto fermava il conducente l’altro ritornava indietro cercando l’involucro che era stato gettato dal finestrino. Tale agente trovò tale involucro, con molta fatica visto il buio che c’era in quel momento, in Via Moretti; anche questo conteneva cocaina.
Ci riferirono – ha detto l’agente di Polizia nella sua testimonianza di stamane – che l’avevano acquistata nell’abitazione dove avevamo visto uscire Mauro Fiorentino. Ed era per questo motivo – continua l’agente – che il suo passo si era fatto veloce una volta vista la nostra auto.
A domanda del giudice, uno dei due funzionari di Polizia escussi questa mattina ha specificato che probabilmente chi gettò dall’Audi l’involucro contenente cocaina fu Daniel Francesconi, che sedeva a fianco del guidatore dell’Audi, e non Mauro Fiorentino in quanto è difficile – sempre a detta dell’agente – che dal posto di guida uno possa gettare qualcosa nel finestrino dalla parte del passeggero, anche perchè probabilmente l’involucro, essendo piccolo e leggero, ritorna dentro l’auto in corsa. Sempre l’agente ha poi affermato di aver visto una parte di una mano nell’atto di lanciare l’involucro, fatto questo che confermerebbe l’ipotesi che molto probabilmente sia stato chi sedeva a fianco dell’autista a sbarazzarsi della cocaina e cioè Daniel Francesconi. A sinistra, dal lato guidatore, è difficile fare una simile manovra.
Mauro Fiorentino è anche stato sottoposto agli accertamenti sulla positività ed è risultato positivo alla cocaina. Condizione questa anche da lui confermata. In ufficio – riprende uno degli agenti – ci ha confermato che lui era un assuntore di tale stupefacente.

”Il benevolo capo di imputazione – come ha detto il Procuratore del Fisco Cesarini nella sua requisitoria finale – (benevolo in quanto a Fiorentino gli è stata contestata solo la detenzione e non lo spaccio di sostanza stupefacente ndr) fa riferimento al fatto di aver detenuto per uso personale 0,53 grammi di cocaina con l’aggravante di aver cercato di occultare il corpo del reato, quando dagli atti emergono delle circostanze che potevano portare ad una contestazione diversa e più grave (Spaccio ndr). Anche perchè dalle dichiarazioni degli altri componenti risulterebbe qualcosa di diverso.
Faccio riferimento – dice il Procuratore del Fisco – alla dichiarazione del sig. Francesconi Daniel, (***) il quale dice che la cocaina gli era stata data da Mauro Fiorentino prima di partire per Riccione.Quindi ha fornito questa sostanza al trasportato. Poi ha anche dichiarato che Fiorentino gli ha passato l’involucro contenente cocaina e chiesto di gettarlo dal finestrino.
Ma anche le stesse dichiarazioni di Mauro Fiorentino, anche la situazione con cui è stato ammesso dal giudice inquirente all’esperimento probatorio, sono confessorie in quanto conferma di aver detenuto la sostanza stupefacente, rinvenuta poi dalla Polizia Civile, come di aver deciso di buttarla dal finestrino unitamente al Francesconi. Sostanza stupefacente – afferma il PF – che dice che non ha pagato e che gli fu regalata e non sa perchè sia risultato positivo al test antidroga, dicendo che prima di allora non aveva mai consumato cocaina.
Come dicevo – continua il PF – tutto, oltreché queste ammissioni, avevano portato alla concessione dell’esperimento probatorio da parte dell’inquirente, che poi ha dato esito negativo in quanto il Fiorentino non si è presentato al servizio infermieristico per il prelievo di urina come non aveva svolto l’attività di lavoro socialmente utile. Era scontato che avvenisse la revoca dell’esperimento probatorio, come effettivamente è arrivata in ottobre 2020.
Ecco quindi – conclude il PF Cesarini – dai riscontri avuti oggi, dalle testimonianze avute dagli agenti della Polizia Civile, dalle dichiarazioni delle parti e dal fatto che si è provveduto ad una contestazione molto benevola, la Procura fiscale ritiene che possa essere applicata la prigionia di secondo grado da determinarsi in mesi 10 di prigionia, chiede anche la confisca della sostanza stupefacente e il pagamento delle spese di giustizia.
Il Commissario della Legge Morsiani, sentita anche l’arringa difensiva dell’avvocato d’ufficio, ha deciso per comminare la pena della prigionia di mesi 8, la confisca della cocaina già precedentemente sequestrata ed il pagamento delle spese di giustizia.
Marco Severini – direttore GiornaleSM
(***) Erroneamente è stato scritto il nome di Manuel ma solo per mero errore di trascrizione. Ci scusiamo con il sig. Manuel che nulla c’entra con questa questione.
