“Occorre tutelare il Paese messo in pericolo da leggi incomprensibili”.
Riscontrati “principi contrari alle basi della rappresentatività delle imprese” nella bozza di progetto presentata dalla segreteria di Stato per il Lavoro. È quanto dichiarano in una nota l’Organizzazione sammarinese degli imprenditori, l’Unione sammarinese operatori del turismo e l’Unione sammarinese commercianti, le quali vorrebbero che fosse l’impresa ad essere “messa al centro dei criteri di rappresentatività, come dovrebbe essere in una legislazione moderna”.
Le tre associazioni di categoria fanno sapere, nello stesso comunicato, di essere convinte che, “insieme e nel rispetto delle rispettive visioni”, debba essere trovata “condivisione per una legge così importante per lo sviluppo democratico del Paese”, tenendo però conto del “contesto socio/economico della nostra Repubblica”, che attualmente versa in una “crisi economica” per la quale “il governo non ha ancora indicato soluzioni e visioni future”.
Appunto per questo l’Osla, l’Usto e l’Usc annunciano “la propria intenzione di confederarsi” non solo “per affrontare congiuntamente le problematiche più rilevanti relative allo sviluppo economico” ma anche “per tutelare un Paese continuamente messo in pericolo da leggi sempre più oscure ed incomprensibili che peggiorano, anziché migliorarle le regole democratiche di convivenza”.
Sempre Osla, Usot e Usc, già “allibite” da una normativa che ha “pastrocchiato” la Smac Sconti “confondendola con la Smac Fiscale”, rimangono ora “sdegnate anche dal recente progetto di legge sulla rappresentatività sindacale” e, per questo motivo, organizzano una conferenza stampa per le ore 12 di domani “per dire no al progetto di legge della segreteria di Stato al Lavoro”. (…) La Serenissima