Il consigliere socialista della Repubblica di San Marino, Alessandro Mancini, ha tenuto questo primo pomeriggio una conferenza stampa per replicare agli attacchi ricevuti dall’opposizione e per chiarire la sua posizione riguardo alle accuse di abuso di potere e di condotte illecite.
Mancini ha dichiarato di essere stato oggetto di una “macchina del fango orchestrata sulla mia persona da tempo”, con colpi bassi che hanno colpito non solo lui, ma anche le istituzioni. Ha poi fatto riferimento ad una sentenza emessa ieri che ha confermato la sua posizione e ripristinato la legalità.
Il consigliere ha poi precisato di non aver mai abusato della sua posizione politica per ottenere trattamenti di favore di qualsiasi natura e di non aver mai sfruttato il suo ruolo per sistemare o condizionare questioni personali. Anzi, ha sottolineato di aver dedicato molto tempo al suo ruolo politico a discapito del suo lavoro e della sua attività imprenditoriale.
Mancini ha inoltre parlato della questione del codice etico, sottolineando di aver partecipato attivamente alla stesura di questo documento e di aver recepito le raccomandazioni del GRECO (Gruppo di Stati contro la Corruzione). Ha dichiarato che il codice etico rappresenta un “bellissimo biglietto da visita per le nostre istituzioni” e che è importante seguirlo per garantire la trasparenza e la legalità all’interno delle istituzioni.
Mancini, quindi, ha voluto chiarire la sua posizione e ribadire la sua innocenza rispetto alle accuse ricevute, sottolineando di aver sempre agito nell’interesse del paese e del suo ruolo istituzionale. Ha inoltre fatto riferimento alla sentenza emessa ieri come una prima conferma della sua posizione e ha dichiarato di voler continuare a svolgere il suo ruolo politico fino a quando gli elettori gli daranno fiducia.
Si è capito che replicherà con atti giudiziari alle illazioni che sono state dette in questi giorni che sanno di attacco politico meramente strumentale volto ad indebolire la sua posizione nella maggioranza. Un probabile tranello politico per tutta la maggioranza.
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