San Marino. CONGIURA IN TRIBUNALE. Severini pubblica che in 4 anni ha fatto 8 sentenze all’anno (8.235 euro a sentenza) e il commissario Di Bona si vendica nella ragioni dell’astensione di un processo

In febbraio del 2018 avevo scritto in un mio articolo sia su RepubblicaSM che su Giornalesm: ‘‘Vota contro il Magistrato Dirigente Valeria Pierfelici nell’ultimo Consiglio Giudiziario Ordinario (composto da soli giudici) e dice che vorrebbe come sostituto il Commissario Gilberto Felici!
Probabilmente alla base dell’astio o comunque dell’avversione verso il Magistrato Dirigente Valeria Pierfelici c’è il fatto che quest’ultima l’ha rimproverata per gli scarsi risultati che lo stesso Commissario Di Bona ha avuto dal 2014, ovvero da quando è giudice per le cause civili. Infatti dal 2 gennaio 2014 la professoressa Laura Di Bona di Macerata è giudice a San Marino per le cause civili, prima di essere stata nel penale per alcuni anni. In 4 anni ha emesso solo 34 sentenze, circa 8,5 sentenze all’anno; nemmeno una al mese e portando a casa un bel po’ di soldi ovvero 280.000 euro nei totali 4 anni! Circa 70.000 euro l’anno, soldi dei contribuenti sammarinesi! Tasse che quest’anno questo governo incapace aumenterà nuovamente con diversi balzelli, mantenendo diverse consulenze inutili e diversi privilegi.
Quindi circa 70.000 euro all’anno per 8,5 sentenze! 8.235 euro a sentenza! Con un arretrato di sentenze civili pari a 46!!!!; (La Pierfelici per fare un paragone negli ultimi anni ha emesso 523 sentenze con ZERO sentenze in arretrato!)”

Oggi, 3 luglio 2018 ricevo la richiesta di astensione del Commissario Di Bona in una causa civile con delle motivazioni a dir poco assurde, quanto infondate. Sembrerebbe una vendetta da parte di un magistrato per quello che ho scritto!

Nel mese di maggio 2018, quindi circa un mese e mezzo dopo la richiesta di astensione del commissario sammarinese arrivata quest’oggi e firmata il 28 giugno 2018, sono andato nell’ufficio della Di Bona a sollecitare per l’ennesima volta la sentenza civile del risarcimento danni del caso Licenzopoli, vista la sua lentezza nel procedimento in quanto la causa era ferma da parecchio tempo (dal 2013-5 anni solo per il primo grado di giudizio che ancora non è stato emesso ndr) dallo stesso Commissario Di Bona che, come scritto, in un anno ha fatto pochissime sentenze (in un mio articolo ho parlato di circa una decina in un anno). Tengo a sottolineare che in caso di vittoria il risarcimento lo pagherà l’assicurazione dello stato e non l’Ecc.ma camera, non lo Stato di San Marino.

E’ vero inoltre che moltissimi cittadini sammarinesi si lamentano del fatto che molte sentenze nel civile siano ferme da tempo con grave pregiudizio e danni degli stessi. E sicuramente, dato che se ne occupa anche lei, una dei responsabili è proprio la Di Bona.

A seguito delle affermazioni del Commissario Di Bona contenute nel provvedimento richiamato nel nostro articolo sono con la presente a smentire nel modo più assoluto di aver concordato, e tantomeno effettuato su pressioni della stessa, con il Magistrato Dirigente Pierfelici il ritiro della causa al Commissario Di Bona da me intentata per l’archiviazione dei fatti di Exit; è stata una iniziativa da me intrapresa per rasserenare gli animi di tutti.  

In tale incontro, del maggio 2018, mai ho parlato delle inesistenti pressioni da parte della Pierfelici sul fatto che ritirassi la causa civile contro la Di Bona dopo la sentenza Exit dato che con la Pierfelici mai è stato parlato di questo caso, che io ricordi.

Ricordo inoltre ai lettori la verità dei fatti, ovvero che il Commissario Di Bona è tra quei magistrati che hanno votato per sollevare il Magistrato Dirigente dal suo ruolo nella riunione del Consiglio Giudiziario quindi è probabile che ci sia un forte attrito con la stessa, ma di certo io non devo c’entrarci né c’entro. Da notare inoltre che nella sua richiesta di astensione si sofferma in maniera preponderante più sulla Pierfelici che su di me, cosa singolare perché il brutto e cattivo dovrei essere io o meglio gli ”articoli” con le virgolette come scrive lei li ho scritti io.

Sono altresì rallegrato che il commissario Di Bona si astenga da questo giudizio, e a questo punto da tutti i processi che la vedono come mio giudice – anche nel futuro – e la prego di promuovere la sua astensione da tutti anziché essere ricusata dal sottoscritto. Finalmente non ci avrò più a che a fare! E per me, visti i pregressi, è una buona se non ottima notizia.

Non è vero che abbia fatto pressioni alla stessa Di Bona sul farmi vincere la causa, anche perché è una causa di risarcimento danni su una mia vittoria in penale quindi con esito totalmente scontato, e denuncerò tutti coloro che diranno o scriveranno il contrario essendo falso e diffamatorio e cioè che io abbia in qualsiasi modo fatto pressioni.

E’ vero che io abbia parlato di cambiare vita (oramai lo sanno tutti che è una mia volontà vista la cattiveria e l’odio che si respira in Repubblica ndr) con la vendita di Giornalesm e con i risparmi degli anni ma non con l’esito della sentenza definitiva – l’assicurazione italiana pagherà non prima della sentenza di secondo grado – che a quanto pare arriverà solo nei prossimi 5/6 anni; abbiamo parlato amichevolmente su dove andare a vivere e che la montagna per me fosse una buona destinazione e che alla stessa Di Bona piacesse il mare.

E’ vero alla fine dell’incontro abbiamo parlato della sentenza Exit e della nostra discordanza di vedute sulla sentenza che la stessa Di Bona ha emanato. Sono ulteriormente rallegrato del fatto che lei citi la sentenza Exit, vedendo quanto è venuto fuori dalla stessa peraltro palesemente contraddetta dai video originali che Giornalesm.com ha pubblicato sul caso e che sono tutt’ora on line; si può sempre fare un processo per accertare la verità dei fatti ovvero se la sentenza dell’archiviazione del caso Exit sia errata o meno: io non ho problemi.

Trovo singolare che prima nella sentenza Mazzini, pubblicata anche da Giornalesm, poi ora in questa richiesta di astensione venga coinvolto nuovamente in maniera pretestuosa solo per gettare fango sul sottoscritto dopo che lo stesso ha pubblicato la famigerata ordinanza Titoli; addirittura sono stato citato sulla sentenza Conto Mazzini solo perché ho ricevuto un sms da Claudio Podeschi con il numero del Direttore Rtv Romeo cosa peraltro legittima, probabilmente dietro mia semplice richiesta ma senza nessun disegno recondito e non provato dallo stesso Felici, e quindi in nessun modo collegata alle condanne per fatti corruttivi degli imputati. Ma di questo il giudice Gilberto Felici dovrà rendere conto in un procedimento che ho già dato mandato di aprire in Italia.

Probabilmente la guerra in tribunale iniziata con l’illegittima defenestrazione della Pierfelici da Magistrato Dirigente sta continuando ancora; io probabilmente sono colpevole agli occhi di qualcuno perché ho scelto la legalità, quindi la difesa della Pierfelici contro un atto illegale, e non il colpo di stato come già detto più volte dalle opposizioni. Sono soprattutto colpevole di aver pubblicato l’ordinanza del procedimento titoli che ha svelato come il nostro stato fosse stato preda, o forse lo è tuttora, di poteri finanziari esterni.

Io continuerò senza alcun timore a rispondere a qualsiasi attacco pretestuoso, sia esso giudiziario, mediatico che politico con l’immediata querela presso i tribunali italiani per accertare la verità dei fatti. L’ho già fatto altre volte.

Marco Severini

 

Ecco la richiesta di astensione del Commissario Di Bona al Commissario Treggiari