San Marino. Congo, una proposta per il (futuro) governo

Non ne fanno una giusta.

E ormai non gliene va dritta più neppure mezza. Sarà la legge del contrappasso: dopo avere vinto le elezioni e avere esaurito tutto il credito con la dea bendata ora i nodi vengono al pettine.

Così assistiamo prima ai silenzi imbarazzanti del Renzi nazionale sulle numerose magagne del nostro Tribunale, salvo poi vederlo letteralmente esultare come un ultrà di fronte alla condanna di un soggetto in appello.

Motivo di tanta ilarità?

I soldi che probabilmente introiterà San Marino grazie al sequestro delle somme frutto di riciclaggio.

Sorvoliamo sul giustizialismo becero, perché mai si dovrebbe godere delle disgrazie altrui. Anche perché chi sbaglia, giustamente paga: sia appunto con i sequestri, che quando ne ricorrono i presupposti, con la galera.

Senza contare comunque che ci sono i tribunali europei, dunque a volte sarebbe il caso di attendere prima di “ridere”.

 

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